Appuntamento per il 21 ottobre a Marsala con il “1o Simposio su fragola e piccoli frutti” organizzato dal Centro di ricerche Isvam. Numerosi i contributi dal mondo della ricerca
Marsala torna al centro del sistema produttivo fragolicolo nazionale grazie ad una rinata attenzione per questa coltura ma anche grazie al boom di richieste di piccoli frutti. Da questo rinnovato interesse per le coltivazioni siciliane in serra nasce l’organizzazione del “1° Simposio sulla fragola e i piccoli frutti” del prossimo 21 ottobre. Una intera giornata di studio, presso il complesso monumentale di San Pietro nel centro di Marsala, che vedrà dialogare insieme produttori siciliani, ricercatori, docenti italiani e stranieri e le tante aziende presenti che forniscono soluzioni, tecnologie e formulati utili allo sviluppo di una agricoltura sempre più produttiva ed ecosostenibile.
Sono oltre venti le aziende italiane ed europee che hanno, infatti, deciso di sostenere questo ambizioso progetto messo in campo dal Centro Ricerche Isvam di Palermo e dalla sua testata mensile di agricoltura professionale “Agrisicilia”.
La giornata di studio e confronto che inizierà alle 9,00 per terminare intorno alle 19,00, permetterà ai produttori dell’areale marsalese di scoprire le tante novità in termini di ricerca genetica, materiali innovativi per le serre e formulati per la difesa e la crescita delle piante. A Marsala si parlerà anche di fuori–suolo in sacco e di idroponica, così come di serre intelligenti.
«Dopo tanti anni di “Simposio del pomodoro” offerto ai produttori del Ragusano – spiega il direttore del mensile Agrisicilia Massimo Mirabella – abbiamo il piacere di offrire gratuitamente una analoga intensa giornata di studio ai produttori di fragola e di piccoli frutti della provincia trapanese. Per i piccoli frutti in particolare, nell’immediato futuro si prevedono forti crescite sia in termini produttivi che di remunerazione: la richiesta per questi frutti, considerati giustamente salutistici, è, infatti, sempre più pressante e in aumento da parte di clienti di tutto il mondo». «Il produttore siciliano – conclude Mirabella – può cogliere al volo questa occasione per essere da subito competitivo offrendo sul mercato nazionale un prodotto a Km0».
Fra i tanti relatori saranno presenti Walther Faedi e Gianluca Baruzzi del Crea di Cesena da sempre impegnati nella ricerca genetica e varietale sulle fragole, poi Lara Giongo della Fondazione Mach di Trento, una delle voci più autorevoli in Italia e all’estero per quanto riguarda la ricerca varietale sul mirtillo. Tratteranno, invece, il tema della coltivazione in fuori-suolo, con particolare riferimento alla coltivazione idroponica, Stefano Corrà e Niccolò Rizzati. Dal Marocco, invece, verrà offerta una interessante panoramica della coltivazione e della commercializzazione della fragola e dei piccoli frutti grazie alla presenza a Marsala della docente universitaria Latifa Bouissane. Dall’Università di Palermo, poi, diversi gli spunti offerti dalle ricerche in corso per il settore grazie agli interventi di Salvatore La Bella, Leo Sabbatino e Benedetto Cosentino.
Inoltre, con uno studio commissionato dal Centro Isvam alla cattedra di Vittorio Farina, sarà possibile scoprire nuove possibilità di prolungamento naturale della shelf-life dei piccoli frutti. Contributi anche dall’Università di Napoli Federico II che con il docente Gianluca Caruso approfondirà gli effetti dell’uso dei biostimolanti su fragola. Anche in questo caso si tratta di una ricerca commissionata dal Centro Isvam.
Le aziende sponsor, oltre venti, offriranno ai produttori siciliani numerosi aggiornamenti su mezzi tecnici e tecnologie utili ad una agricoltura professionale e sempre più modera.
Il programma, infine, prevede un approfondimento di tipo economico-statistico. Per la prima volta in Sicilia, verranno resi noti da Thomas Drahorad, amministratore delegato NCX Drahorad, i dati relativi alle ricerche di mercato sulla produzione e sulle scelte dei consumatori in termini di acquisto di piccoli frutti. Un faro per quanti vorranno cimentarsi nella futura produzione e commercializzazione di questi remunerativi prodotti.
L’ingresso ai lavori è gratuito fino ad esaurimento posti per i produttori agricoli, mentre sarà a pagamento per le aziende fornitrici non sponsor. Gli abbonati alla rivista Agrisicilia avranno invece il proprio posto riservato in platea.