Grande partecipazione all’Incontro Tecnico su Fragola rifiorente, Mirtillo e Drosophila suzukii, tenutosi il 12 dicembre 2019 presso il Centro Sperimentale Agrion di Boves. Erano presenti produttori e tecnici provenienti anche da fuori regione e dalla vicina Francia.
La prima relazione, a cura del Dott. Carli, ha permesso di fare un bilancio dell’annata che si va a concludere, sia dal punto di vista meteoclimatico, che della problematica drosofila.
Le popolazioni del moscerino dei piccoli frutti sono state inferiori alle annate precedenti con danni limitati a pochi areali; i caldi estivi e le copiose piogge autunnali, infatti, ne hanno contenuto lo sviluppo. Per quanto riguarda i metodi per contrastare il fitofago, in attesa dei limitatori naturali, il metodo più efficace nelle situazioni più a rischio risulta è risultato l’impiego delle reti anti insetto. Come evidenziato dai risultati ottenuti dalle prove condotte nell’ultimo quinquennio, l’impiego corretto delle reti fornisce un ottimo sistema di contenimento del moscerino all’ingresso con un limitato impatto sul microclima all’interno degli impianti.
Il secondo intervento è stato dedicato al mirtillo che, nel panorama dei piccoli frutti, continua la sua diffusione nell’areale piemontese. Dopo uno sguardo all’evoluzione delle superfici, sono stati presentati i risultati dello screening varietale attivo presso il Centro Sperimentale. Oltre alle varietà in lista (le cultivar consigliate per l'areale piemontese sono Duke, Draper, Ozarkblue e Aurora) sono state descritte alcune nuove accessioni (Top Shelf, Alix Blue, Blue Ribbon, Huron, Gupton, Cargo, Last Call, Clockwork e Valor) focalizzando l’attenzione sulle epoche di maturazione, sulle caratteristiche pomologiche e sulle loro potenzialità di interesse.
È seguito poi l’intervento del Dott. Giordano sulla fragola rifiorente. Dopo aver dato uno sguardo all’andamento delle superfici e delle varietà di rifiorenti in Piemonte, ha passato in rassegna le accessioni valutate nel 2019 descrivendone i punti forti e le criticità. Un’ultima parte è stata invece dedicata alla tecnica colturale con una disamina delle tipologie di piante messe a disposizione dei vivaisti e all’influenza delle epoche di trapianto sulla raccolta.
In conclusione, l’intervento delle D.ssa Gilardi del Centro di Competenza per l’Innovazione in campo agro-ambientale AGROINNOVA – Università degli Studi di Torino, che ha relazionato in merito a un progetto sulla messa a punto di tecniche di difesa a basso impatto ambientale per la fragola in fuori suolo e scelta di substrati alternativi alla torba per il miglioramento della sanità delle produzioni. Il progetto, finanziato dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Torino, è stato svolto in collaborazione con la Fondazione Agrion. Nella prima parte del suo intervento, la Dott.ssa ha fatto il punto sulla situazione fitopatologica della fragola soffermandosi su un nuovo patogeno segnalato (Pestalotiopsis clavispora) e successivamente ha dedicato ampio spazio alle scelte possibili in termini di substrati per la coltivazione della fragola in fuori suolo nell’ottica della riduzione dell’impatto ambientale.
Fonte: Agrion