Sant'Orsola chiude il bilancio 2021 come il migliore dell'ultimo decennio: il fatturato complessivo aziendale del 2021 ha raggiunto i 79 milioni di Euro, pari ad un incremento del 21,5% sul 2020. Quello caratteristico del settore piccoli frutti (non divulgato) è aumentato del 18% nel medesimo periodo.
Secondo la cooperativa trentina “i fattori più significativi sono l'ingresso in azienda di nuove risorse umane di qualità, il nuovo stabilimento nel Villaggio dei Piccoli Frutti, il rinnovo degli impianti, l'ampliamento del mercato, la capacità produttiva di durata annuale, il potenziamento di settori strategici e la capacità di interpretare ed anticipare l'andamento del settore e di reagire di conseguenza.”
Inoltre “l'incremento del fatturato del settore caratteristico aziendale ha consentito di riservare ai soci una remunerazione cresciuta del 6,8 per cento rispetto al 2020. Il patrimonio netto aziendale è passato da 8,6 mln del 2019 ad oltre 13 mln nel 2021, aumento capace di sostenere gli investimenti che seguiranno e le previsioni a lungo termine elaborate dalla Cooperativa, tese ad aumentare la produzione e la sua qualità.”
Il presidente Silvio Bertoldi, nel suo intervento rivolto ai soci in occasione della presentazione del bilancio 2021, ha dichiarato che “la situazione generale dell'azienda è buona ed è sostenibile dal punto di vista finanziario anche in momenti difficili come l'attuale”.
Il direttore generale Matteo Bortolini ha informato i soci che si “sta aggiornando e innovando il sistema di campionatura della frutta conferita.”
Dopo il mirtillo, la cooperativa Sant'Orsola prevede di immettere nel mercato entro la primavera un altro frutto a residuo zero di largo consumo.