Si è aperto lunedì 3 luglio 2023 il primo congresso IBO (International Blueberry Organization) in Europa. L’organizzazione che riunisce i principali attori globali della filiera del mirtillo ha scelto Lublino come sede del proprio incontro annuale, riconoscendo così l’importanza di un settore che in Polonia ha una storia lunga ormai 50 anni e che può contare su 11.900 ettari in produzione e un raccolto medio di 64.000 tonnellate l’anno.
La IBO è nata 13 anni fa da un piccolo gruppo di 14 membri e ora riunisce i leader global di tutti i segmenti della filiera dalla produzione al commercio, includendo l’indotto, le associazioni e gli enti pubblici in tutto il mondo. L’organizzazione ha tra gli scopi anche la condivisione di informazioni e conoscenza, e questo è uno degli obiettivi dell’evento di Lublino 2023.
Peter McPherson, presidente di IBO ha aperto la prima giornata di lavori: “La Polonia è un esempio di come sia stato possibile promuovere non solo la produzione ma anche il consumo di mirtilli” ha esordito Dominika Kozarzewska della Fondazione per la promozione dei mirtilli polacchi ed organizzatrice dell’evento.
“Infatti la Polonia non solo è il primo produttore europeo ma è anche il paese europeo dove negli ultimi anni si è realizzata la maggiore crescita dei consumi. Le condizioni climatiche, con una combinazione tra estati con temperature massime elevate e minime ridotte, favoriscono un perfetto equilibrio tra dolcezza e acidità”.
“La filiera intera si è adoperata per spingere anche i consumi nazionali che negli ultimi anni sono cresciuti a ritmi impressionanti, realizzando aumenti nella penetrazione, cioè nel numero di famiglie acquirenti, pari all’8% annuo, favorendo contemporaneamente le vendite di tutti gli altri piccoli frutti.”
Nonostante la Polonia sia un paese relativamente piccolo con una popolazione di circa 40 milioni, il consumo pro capite è cresciuto in modo sostanziale fino ad arrivare a 1,83 chilogrammi per persona nel 2022 punti virgola e consumo apparente è stato calcolato sommando produzione locale e importazione e sottraendo l’esportazione.
In base a questo calcolo del consumo apparente, la Polonia avrebbe addirittura superato gli Stati Uniti nel consumo che, nello stesso periodo, realizzavano un consumo pro capite di 1,78 chilogrammi.
D’altro canto i più grandi esportatori di mirtillo nel mondo hanno ancora molta strada da compiere per raggiungere questi livelli di consumo pro capite.
Un caso interessante è quello del Cile. Utilizzando il prodotto interno lordo pro capite, una misura con la quale confrontare la capacità di acquisto dei consumatori tra diversi paesi, il Perù, con un prodotto interno lordo pro capite di 15.000 $ è simile alla Polonia che realizza 18.000 $.
Il Cile è anche il secondo maggior esportatore di mirtillo al mondo con una lunga e distintiva storia di produzione di mirtilli. Con una produzione che è progettata per l’esportazione, il consumo nazionale è stato visto tradizionalmente come un canale per smaltire prodotto che non fosse adatto per l’esportazione.
Con il potenziale per aumentare le vendite nel mercato locale e nei paesi limitrofi, il Cile e altri esportatori di mirtillo con economie in crescita potrebbero essere in grado di replicare Quanto successo in Polonia.
Grazie a un primo piano di investimenti in promozione generica, l’utilizzo della produzione cilena nei consumi nazionali è arrivata a un livello interessante di 1,43 kg pro capite durante la stagione 2021/2022, ancora un 28% inferiore alla Polonia.
Tuttavia il paese sudamericano ha piani per modificare al rialzo questo dato.
Nel dicembre 2022 ASOEX ha lanciato una campagna per promuovere il consumo interno di Mirtilli.
Se il Cile aumentasse il consumo pro capite ai livelli della Polonia questo permetterebbe di vendere localmente altri 7500 t con un livello ridotto di rischio, grazie alla riduzione dei tempi di transito per portare il prodotto al mercato e alla riduzione dei costi logistici.
In Polonia l’aumento del consumo interno ha aperto l’opportunità per le importazioni di contribuire alla crescita del mercato con la fornitura di prodotto in controstagione.
In Polonia ormai le esportazioni sono molto simili all’importazioni, permettendo ai consumatori nazionali di mangiare i mirtilli tutto l’anno, non solo nei mesi estivi quando tradizionalmente ha luogo la produzione locale.
Come la Polonia dimostra, ci sono enormi benefici nel promuovere il consumo nazionale. In tutto il mondo la produzione di mirtilli sta crescendo e ci sono milioni di tonnellate previste aggiungersi alla disponibilità globale, tenendo conto delle attuali superfici in produzione e degli impianti che andranno in produzione nei prossimi anni.
L’esperienza storica ha dimostrato che il modo migliore per permettere un equilibrato assorbimento di quantitativi crescenti senza distruggere ricavi e margini, e far crescere la domanda più velocemente della crescita della produzione.
Assieme agli sforzi per aumentare la qualità del prodotto, la promozione istituzionale dei consumi sta diventando il più urgente strumento per raggiungere questo obiettivo.
La Polonia sta dimostrando in modo chiaro cosa è possibile raggiungere e costituisce per tutti i paesi, inclusa l’Italia, un esempio concreto da seguire.
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