Gli acquisti di mirtilli delle famiglie italiane sono aumentati negli ultimi 12 mesi del 15,1%. Il valore del mercato è infatti passato da € 130,7 milioni a € 150,5. I dati sono aggiornati al 30/06/2024 e sono raccolti da GfK per Italian Berry da un panel di un panel rappresentativo di famiglie italiane.
Si conferma così un andamento che ha portato negli ultimi tre anni a un aumento dell'80% nella spesa per mirtilli delle famiglie italiane, che a giugno 2021 erano pari a € 83 milioni.
I mirtilli rappresentano una quota crescente all'interno del paniere piccoli frutti delle famiglie italiane: la quota a quantità è infatti pari al 65% e la quota a valore è pari al 61%.
Negli ultimi tre anni c'è stato un graduale spostamento nelle preferenze delle famiglie italiane, che hanno preferito in modo crescente i mirtilli rispetto agli altri piccoli frutti.
Famiglie acquirenti in crescita
L'incremento nella spesa per i mirtilli delle famiglie italiane è determinato da diversi fattori. I più importanti negli ultimi 12 mesi sono stati nell'ordine la penetrazione e il numero di famiglie acquirenti.
Penetrazione al 28%
La penetrazione (il numero di famiglie che acquistano i mirtilli almeno una volta l'anno) ha raggiunto in Italia negli ultimi 12 mesi il 28%. Questo dato è costantemente cresciuto negli ultimi anni ed è un indicatore particolarmente importante siccome misura quanto i mirtilli stiano entrando a fare parte del paniere degli acquisti di un numero sempre maggiore di famiglie.
In linea di massima si può presupporre che la penetrazione non abbia ancora esaurito la sua spinta verso l'alto: da un lato il parco acquirenti italiani di mirtilli è cresciuto regolarmente negli ultimi anni, partendo dal 16,5% del 2020 e superando il 20% nel 2021. Dall'altro si può ragionevolmente mettere come obiettivo una penetrazione del 50%, che è già stata raggiunta e superata in diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Polonia, Germania e Paesi Bassi).
Oltre due terzi delle famiglie acquirenti (68%) si caratterizza per una maggiore propensione all'acquisto e consuma mirtilli due volte o più nel corso dell'anno, con un trend stabile negli ultimi due anni. L'indicatore del tasso di ripetizione colloca il mirtillo al livello più alto della categoria dei piccoli frutti, staccando di 15 punti percentuali il secondo piazzato, cioè il lampone.
Aumenta il parco consumatori
Un aumento di 2,4 punti percentuali nella penetrazione va ad aggiungersi a un aumento dell'1% nel totale delle famiglie italiane, pari a fine giugno 2024 a 25,8 milioni (contro i 25,6 milioni dei 12 mesi precedenti). Complessivamente quindi le famiglie italiane che hanno consumato mirtilli negli ultimi 12 mesi sono passate da 6,4 milioni a 7,2 milioni, con un aumento netto di 694 mila famiglie (+12,3%).
Prezzi medi oltre € 13/kg
Mentre secondo l'Istat i prezzi per i beni alimentari, della cura della casa e della persona sono cresciuti a tassi inferiori al 2% nel giugno 2024 rispetto ai 12 mesi precedenti, il prezzo medio dei mirtilli ha registrato un aumento dell'8,4% rispetto ai 12 mesi precedenti. Si è così posizionato a € 13.15/kg, di poco inferiore al massimo storico raggiunto nel 2023 (€ 13,39/kg).
Negli ultimi 3 anni i prezzi medi al dettaglio dei mirtilli sono aumentati mediamente del 5,2% l'anno, con una dinamica notevole se si pensa che nel 2020 erano pari a € 10,72/kg.
Crescono anche le quantità acquistate
L'aumento dei prezzi (+8,4%) non giustifica da solo l'aumento della spesa per mirtilli delle famiglie italiane (+15,1%): una componente importante è infatti data anche da un aumento del 6,2% nelle quantità, passate negli ultimi 12 mesi da 10.776 tonnellate a 11.448 tonnellate. Questa quantità equivale a oltre 330.000 confezioni da 125g o 42 tonnellate al giorno acquistate dalle famiglie italiane.
La rilevazione del panet GfK avviene tramite metodologia HomeScan, con l’utilizzo di uno strumento che consente la lettura ottica dei codici EAN nonché l’integrazione della rilevazione con altre informazioni fondamentali (Canale, Insegna, Informazioni da scontrino, domande specifiche al responsabile di acquisto). La rilevazione avviene in maniera continuativa e permette quindi di studiare nel tempo l’evoluzione dei comportamenti d’acquisto fornendo un quadro completo di interpretazione del comportamento delle famiglie Italiane.
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