Gli appassionati che hanno assaggiato il physalis in Italia lo conoscono come uno dei tanti frutti esotici, che proviene dai climi tropicali del Sud America. Ma è tra i piccoli frutti che il physalis sta avendo le performance di vendita più interessanti.
Il physalis è una bacca che a maturazione piena, nel momento della raccolta, raggiunge un colore giallo intenso; è di forma sferica e ha un diametro di circa 2 cm. Il frutto è circondato da un calice (non commestibile) che lo ricopre come una delicata velina; è nativo del Sud America (Colombia e Perù) e ha trovato ampia diffusione anche in Sud Africa. E' disponibile 12 mesi l'anno.
Con una consistenza simile al pomodoro (entrambi appartengono alla famiglia delle solanacee), al palato ha un gusto agrumato, rinfrescante e con una nota vanigliata. All'interno sono presenti piccoli semi morbidi simili a quelli del pomodoro.
Come si chiama
Il physalis (lat. physalis peruviana) è conosciuto con una tale varietà di nomi che scegliere una denominazione unica sta diventando una questione importante per il marketing. Il frutto viene infatti chiamato anche Aguaymanto, Inca Berry (per la sua provenienza andina), Cape Gooseberry (uva spina del Capo, dalla sua diffusione in Sud Africa), Ground Cherry (ciliegia di suolo, per il portamento arbustivo della pianta); in italiano viene chiamato anche bacca dorata, uvilla, coztomate, ciliegia di terra peruviana, pogapoga, pomodoro selvatico o tomatillo, alchechengio peruviano oppure uciuva (traslitterazione italiana dallo spagnolo andino uchuva). Nella lingua Quechua è anche chiamato topotopo.
A questo elenco si uniscono le denominazioni commerciali come Golden Berry (per il colore) e Pichuberry (ispirato alla sua origine andina).
Frutto esotico
Come frutto esotico è normalmente confezionato in piccoli cestini di plastica da 100g. I singoli frutti sono protetti dal calice che in modo naturale ne aumenta la conservabilità a oltre un mese. Quindi può agevolmente viaggiare via nave e raggiungere i mercati di tutto il mondo senza dovere fare ricorso al costoso e inquinante trasporto aereo.
Una volta acquistato, è da conservare preferibilmente nella parte superiore del frigorifero, siccome la sua temperatura ideale è tra 8° e 12° C.
Piccolo frutto giallo
Ma è senza la sua velina protettiva che il physalis si sta ritagliando uno spazio accanto ai piccoli frutti. Il calice viene rimosso a mano prima della messa in vendita al dettaglio: questa operazione viene effettuata non prima di 24 ore dalla consegna siccome riduce lo shelf-life del frutto a 4-5 giorni.
In cestini o bicchieri questo frutto risulta attraente per la regolarità dei frutti e il suo colore: infatti il giallo vivace è unico tra i piccoli frutti.
Il giallo nel mix
Il prossimo passo nello sviluppo della segmentazione del physalis è come ingrediente nelle confezioni miste di piccoli frutti: abbinato al rosso del lampone o della fragola, al blu del mirtillo o al nero della mora, il giallo oro del physalis dona alle confezioni miste una nota di vivacità e freschezza molto attraente.
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