Fruit Attraction ha rappresentato un'importante occasione per riunire i principali attori della filiera globale del mirtillo in occasione dell'incontro dell'International Blueberry Organization (IBO).
Durante la riunione, gli operatori del settore si sono confrontati sulle prospettive future, individuando i principali fattori che sostengono lo sviluppo a breve termine dei consumi di mirtilli.
Tra i membri di spicco dell'IBO figurano aziende come Agrovision, Hortifrut e Surexport, le quali hanno sottolineato che la qualità gustativa sta diventando un elemento chiave, non solo per consolidare i mercati esistenti, ma anche per aprirne di nuovi.
Mercati emergenti e opportunità globali
Vi sono infatti vaste aree del mondo, come Cina e India, dove il consumo di mirtilli è ancora limitato.
In questi mercati, caratterizzati da oltre 1,3 miliardi di potenziali consumatori, il prodotto premium sta emergendo come strumento per attirare le fasce di reddito medio-alte e alte, che rappresentano circa il 5% della popolazione ma sono in grado di generare fino all'80% delle vendite.
Questo scenario potrebbe garantire uno sbocco per i mirtilli attualmente in produzione e per quelli che saranno disponibili nei prossimi anni, con un'offerta in costante crescita.
Crescita delle superfici coltivate
Gli ettari coltivati sono decuplicati negli ultimi vent'anni e raddoppiati nell'ultimo decennio, raggiungendo oggi i 260.000 ettari.
Se da un lato ci sono mercati emergenti con grandi potenzialità, dall’altro quelli già consolidati, come l’Italia, continuano a registrare una crescita regolare, anche se spesso più orientata al prezzo che alla qualità.
Negli ultimi tre anni, la spesa delle famiglie italiane per l’acquisto di mirtilli è quasi raddoppiata (+81% tra giugno 2021 e , dati Italian Berry – GfK).
Qualità e crescita sostenibile
Simili dinamiche si osservano in altri Paesi europei, come Germania e Paesi Bassi, dove la crescita dei consumi non è ancora pienamente trainata dalla qualità.
Tuttavia, per garantire una crescita sostenibile, è fondamentale costruire solide basi qualitative.
Secondo i partecipanti all’IBO, l’intero settore deve puntare a un miglioramento della qualità, e non solo i produttori più innovativi.
Attualmente, molti consumatori di mirtilli vivono esperienze di acquisto insoddisfacenti, il che provoca incertezza e scoraggia i riacquisti.
Conseguenze delle scelte dei consumatori
È stato rilevato che un consumatore deluso sospende l’acquisto di mirtilli per circa sette settimane, con ripercussioni negative su altre origini, varietà e produttori che si susseguono nel calendario produttivo.
Sebbene la domanda continui a crescere, i produttori devono prendere decisioni ponderate, evitando l’entusiasmo eccessivo.
Anche in un contesto di espansione, ci saranno vincitori e perdenti.
Un esempio significativo è il Messico, che, nonostante la vicinanza agli Stati Uniti, uno dei principali mercati mondiali, ha visto le sue esportazioni ridursi da 80.000 tonnellate a 66.000, con prospettive di ulteriore calo fino a 60.000.
Competizione internazionale
Il Cile, un tempo leader dell’export nell'emisfero sud, sta affrontando una crescente concorrenza dal Perù, che sta mettendo a dura prova la competitività cilena.
Nonostante queste sfide, il consenso tra gli operatori dell'IBO è chiaro: il settore del mirtillo continua a crescere e si prevede che questa espansione proseguirà a livello globale.
Alcuni esperti si spingono a dire che non si intravedono ancora limiti definiti all’aumento dei consumi di mirtilli.
Conclusioni e sfide future
Ciononostante, per realizzare pienamente queste prospettive rosee, il settore dovrà affrontare grandi sfide e criticità.
Molte di queste sono già evidenti e stanno avendo un impatto significativo sugli operatori.
Ma questa è una storia che merita di essere approfondita in un'altra occasione.