08 ago 2023

Il ribes è acquistato da quasi un milione di famiglie italiane ma i consumi calano (-12,2%)

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Il ribes stenta a confermare l’interesse delle famiglie italiane dopo che il 2021, complice il Covid e l’entusiasmo per le torte fatte in casa, aveva visto un aumento record di vendite (+26% rispetto al 2020).

Infatti secondo i dati Italian Berry – GfK la spesa per ribes è calata del 9,3% negli ultimi mesi (luglio 2022 – giugno 2023), passando da 6,6 a 6,0 milioni di Euro. Le quantità sono calate in maggior misura (-12,2%), riducendosi da 537 a 471 tonnellate nel periodo in esame.

Il caso del ribes evidenza un altro problema che ha influenzato negativamente l’andamento dei consumi: nonstante la penetrazione sia rimasta invariata (3,5% delle famiglie italiane acquista ribes almeno una volta nel corso degli anni), il numero di famiglie acquirenti è calato a causa del calo del parco complessivo di famiglie italiane, che ha fatto perdere in un anno circa 6000 famiglie acquirenti.

Il fattore che ha maggiormente influito sul calo dei consumi è stato comunque l’acquisto medio per nucleo famigliare, passato da quasi 5 cestini da 125g l’anno a poco più di 4, con un calo dell’11,7%.

Anche la spesa media annuale è calata (-8,7%), passando da Eur 7,35 a Eur 6,71 per famiglia.

La spesa è diminuita nonostante i prezzi medi del ribes abbiano visto un aumento del 3,4% (contro un +2,6% della categoria piccoli frutti), passando a Eur 12,81/kg, pari a circa Eur 1.60 per una confezione da 125g.

La famiglia italiana ha acquistato ribes più spesso (mediamente 1,7 volte l’anno, +11,0%) ma per ogni atto d’acquisto è calata sia la quantità (0,300 kg con un calo del 20,4%) che il valore, che ha registrato un calo del 17,8% (da Eur 4,73 a Eur 3,89).

Sul mercato italiano si è realizzata una progressiva erosione dei prezzi del ribes e anche del differenziale con il prezzo del mirtillo, passato da +15% / +20% a +5% / +10%.

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