Chi coltiva mirtillo o pensa di piantare mirtillo in Italia deve prepararsi a una rivoluzione e decidere se vuole essere annoverato fra gli innovatori o fra i conservatori. Andrea Pergher, Condirettore commerciale EMEA - Europe Middle East e Africa Fall Creek® Farm & Nursery e parte del team europeo dell’azienda statunitense, guardando al panorama europeo della coltivazione di mirtilli vede una progressiva sostituzione delle varietà.
Quelle che possono essere considerate a fine carriera saranno presto soppiantate da quelle nuove, che seguono i gusti del consumatore. “Non appena arriveranno sui banchi del supermercato, con costanza, le nuove varietà più croccanti, saporite, grandi, il consumatore non potrà non notare la differenza”, ci ha raccontato durante una lunga conversazione telefonica. È un po’ come dire che il nuovo cova sotto la sabbia, ancora invisibile a chi non sa essere lungimirante.
Vivai gestiti direttamente per avere il pieno controllo
Fall Creek®, vivaio fondato più di 40 anni fa in Oregon (USA) e specializzato in mirtilli, produce ogni anno fra i 40 e i 50 milioni di piante di mirtillo, circa 10 mln sono per l’area Europa e Nord Africa. L’Italia vale solo il 2,3% delle vendite europee. Andrea Pergher si aspetta che la richiesta di piante di mirtillo a livello mondiale continui a crescere, anno dopo anno, seguendo l’aumento dei consumi.
A Fall Creek® sono infatti convinti che il mercato sia ancora in una fase emergente: “A un certo punto si stabilizzerà – ci ha detto – ma sono già 10 anni che si dice che negli States il mercato è stabile e invece continua a crescere. Gli impianti lì crescono di almeno un 10% annuo”.
Al momento Fall Creek® ha 8 vivai che gestisce direttamente nel Mondo: Oregon, Messico, Perù, Cile, Sudafrica, Spagna, Olanda e Cina. “Apriamo vivai in tutto il mondo per essere capillari e vicini ai produttori. Sono motivazioni logistiche ma dietro c’è anche la volontà di gestire in maniera diretta i processi di propagazione e quindi avere il controllo perfetto della qualità e della sanità delle piante”.
Oltre ai vivai già citati presto aprirà un nuovo vivaio in Marocco. Ad oggi le piante ad alto fabbisogno di freddo di Fall Creek® piantate in Nord Italia arrivano dall’Olanda, quelle per il Sud Italia arrivano dalla Spagna.
“La GDO presto rifiuterà le varietà ritenute vecchie”
Ed ecco che Pergher riesce a fare il quadro di ciò che si sta piantando in giro per l’Europa, rispetto al mondo Fall Creek®: “ArabellaBlue® 'FC14-062' e LoretoBlue™ 'FC11-118' sono le due varietà che stanno prendendo piede in Nord Europa, fra quelle che fanno parte delle Collection. Fra quelle invece che consideriamo standard, abbiamo consolidato Valor® 'ZF08-070', Cargo e Last Call. In realtà ormai ci chiamano chiedendo direttamente di piantare le Open Catalogue che comprendono, oltre alle citate anche Blue Ribbon e Top Shelf.
Le 5 coprono dal precoce al tardivo, per il Nord, e siamo convinti che andranno sostituite con Arabella Blue® e Loreto Blue™. Per il Sud l’unica fino a poco tempo fa era Ventura, ora ne abbiamo altre 3 molto interessanti: OlympusBlue® 'TH-1008' , AzraBlue™ 'FCM14-031', KeplerBlue™ 'FCM12-038'”.
I mercati sono globalizzati e se è vero che un impianto impiega anni per andare a piena produzione, è solo una questione di tempo: “Le varietà nuove sono più grosse di pezzatura, più croccanti e con un shelf life più lunga. L’innovazione è andata in quella direzione. In Italia si stanno rinnovando gli impianti al Nord, piantano Cargo e Valor™.
Al sud si pianta ancora troppo poco invece, le potenzialità sarebbero enormi. Si arriverà a un punto in cui la GDO non accetterà più varietà che non seguano i gusti del consumatore. Noi abbiamo dismesso la produzione di Aurora e quest’anno è l’ultimo anno che produciamo Draper. La dismettiamo, è una varietà vecchia mentre Duke ancora si difende perché è l’unica estremamente precoce.
Stiamo comunque lavorando per sostituirla. In Paesi come la Gran Bretagna ci sono già supermercati che non accettano certe varietà. Succederà anche qui. In Italia c’è chi sa essere innovatore e chi invece è conservatore e si accorgerà del cambiamento quando sarà troppo tardi. La concorrenza si farà sentire”.
Turchia, Georgia e Paesi -STAN come emergenti
In quest’area del Pianeta, oltre ai Paesi tradizionali di produzione come Germania e Polonia, ci sono infatti nuovi Paesi emergenti: “Il Marocco sta piantando molto – ha continuato ancora Andrea Pergher – poi fra gli Stati emergenti ci sono Turchia e Georgia e in più i Paesi -STAN. La Russia si è fermata a causa della guerra ma anche lì vogliono piantare”.
I consumi continueranno a crescere, per promuoverli, secondo Fall Creek® serve qualità, non solo di prodotto: “Occorre la parte di servizio ovvero i mirtilli si devono trovare sempre, bisogna abituare il consumatore a mangiarli e devono essercene in grandi quantità. Bisogna proporli anche negli hotel o al ristorante, sui dessert. Se diventano un’abitudine quotidiana, i consumi cresceranno”.
Formazione per non commettere errori in campo
Fall Creek® frequenta molto i campi dei produttori suoi clienti perché crede nella formazione. In questo modo l’azienda, tramite i tecnici, può aiutare i produttori a non sbagliare e c’è ancora da lavorare: “Gli errori sono tanti, già in fase di impianto: errori di scelta varietale e di terreno, di potatura, di gestione dell’acqua. Il mirtillo ha esigenze molto particolari”.
Sono passati 5 anni dall’evento bolognese ‘Mirtillo Business Day’, cui Fall Creek® partecipò come operatore di settore. Guardando alla coltivazione, Andrea Pergher non ha difficoltà ad individuare la maggiore innovazione recente, quella che ha permesso di aumentare le superfici coltivate e mirtillo, non solo in Italia: “Quando è arrivata la coltivazione in vaso, in substrato, lì c’è stato il cambio di passo. Fino a pochi anni fa – ci ha detto - si coltivava mirtillo solo in Nord Europa perché lì c’era il terreno giusto. Ora con il vaso si aprono orizzonti infiniti”.
Fall Creek® lavora a manuali di coltivazione
Cambiamenti stanno avvenendo anche all’interno di Fall Creek®, i breeder lavorano continuamente a nuove varietà: “Fino a non troppo tempo fa i breeder lavoravano in un campo prova, in una certa zona del Mondo. Oggi noi abbiamo moltissimi campi prova per testare le varietà a diversi climi. Si raccolgono dati ovunque, qualitativi e quantitativi, dati che poi vengono incrociati per scoprire pregi e difetti della varietà e capire dove questa si adatti meglio.
Oltre ai campi prova che solo in Europa abbiamo in Italia, Polonia, Olanda e Spagna, ci sono poi le prove fatte assieme ai clienti più fidati. Le nuove Collection, ArabellaBlue® e LoretoBlue™ sono state piantate in 111 posti diversi in Europa. Abbiamo 7 anni di dati e solo lo scorso anno sono iniziati i primi impianti commerciali, in Polonia. Oggi lì ci sono 100 ha.
L’obiettivo è arrivare ad avere dei manuali di coltivazione per le singole varietà, una volta che diventano commerciali. C’è un nuovo team di lavoro, con tecnici che raccolgono dati, sia per il Nord sia per il Sud”, ha concluso Andrea Pergher, Condirettore commerciale EMEA - Europe Middle East e Africa Fall Creek® Farm.