Nel 2023 la spesa delle famiglie italiane per i mirtilli è cresciuta del 22,9% rispetto all'anno precedente, secondo i dati Italian Berry GfK aggiornati al 31/12/2023.
Mirtilli leader di categoria
Il valore complessivo del mercato è così cresciuto da 99,7 a 122,5 milioni di Euro. I mirtilli si confermano quindi come i leader della categoria, rappresentando oltre il 60% della spesa delle famiglie italiane per i piccoli frutti.
Questa rapida crescita continua ormai da qualche anno: il mercato italiano dei mirtilli, che nel 2020 era pari a 67,5 milioni di Euro, è infatti raddoppiato negli ultimi tre anni,
Penetrazione oltre il 25%
L’aumento dei consumi è stato trainato da un deciso incremento della penetrazione, cioè del numero di famiglie italiane che hanno acquistato mirtilli almeno una volta nel corso del 2023: questa quota è passata dal 21,3% (2022) al 25,4% (2023). Ormai una famiglia su quattro ha messo i mirtilli nel proprio carrello della spesa nel corso degli ultimi 12 mesi e questo ha portato a oltre 6,5 milioni le famiglie acquirenti, che solo 3 anni fa erano pari a 4,3 milioni (+51%).
La forte spinta inflattiva
Un fattore importante che spiega la crescita della spesa per mirtilli nel 2023 è stato l’aumento del prezzo medio, passato in dodici mesi da 11.38 a 13.39 Eur/kg. Il 2023 ha visto un aumento a livello globale dei prezzi medi a causa di fenomeni atmosferici che hanno colpito le principali zone di produzione globali e questo ha spinto i prezzi ben oltre l’inflazione media del paniere Istat, che nel 2023 è stata pari al 5.7%. Tuttavia in Italia questo trend continua regolarmente e negli ultimi tre anni ha determinato una spinta inflattiva del +33% sul prezzo medio dei mirtilli, che solo tre anni fa era pari a Eur 10.72.
Crescono anche i volumi
Nonostante l’aumento dei prezzi, nel 2023 è cresciuto anche il volume, che ha ormai superato le 9 mila tonnellate annue (circa 176 tonnellate al giorno), con un +4.4% rispetto ai dodici mesi precedenti. I mirtilli rappresentano così il 64% delle vendite a volume della categoria dei piccoli frutti. Nel 2023 i consumi a volume si sono spostati verso i mirtilli, che solo 12 mesi prima rappresentavano il 59% degli acquisti delle famiglie.
Le famiglie acquirenti soffrono l’aumento dei prezzi
I prezzi in aumento hanno determinato un peggioramento di alcuni indicatori dei comportamenti di acquisto delle famiglie. Sono infatti diminuiti gli acquisti delle famiglie acquirenti (-12,6% a volume), la frequenza di acquisto (-7.1%), le quantità acquistate per atto di acquisto (-6.0%). Sono contemporaneamente aumentati sotto la spinta inflattiva la spesa annuale, passata da 18.32 a 18.83 Eur (+2.8%) e la spesa per occasione di acquisto (+10.6%).
Il profilo del consumatore
I livelli di penetrazione dei consumi di mirtilli nelle famiglie italiane sono principalmente determinati da fattori geografici; mentre nel Nord-Ovest la penetrazione è superiore del 60% alla media nazionale, questa cala progressivamente spostandosi verso sud, con un minimo nelle regioni meridionali e Sicilia, dove la penetrazione è pari a meno della metà della penetrazione media italiana.
La classe socioeconomica ha una forte correlazione positiva con la penetrazione: sono infatti le famiglie con condizioni migliori ad avere la migliore penetrazione rispetto alla media.
Per quanto riguarda gli acquisti a volume per famiglia, i principali fattori correlati sono la collocazione geografica, la numerosità della famiglia e l’età del responsabile di acquisto. Hanno registrato acquisti sopra la media italiana le famiglie nel Nord-Ovest, quelle composte da un solo membro e quelle con responsabile di acquisto con età superiore a 65 anni.