Secondo un'indagine condotta da CNR-IBE nell'ambito del progetto europeo Breeding Value, i piccoli frutti occupano una posizione molto elevata nelle preferenze dei consumatori italiani.
Infatti, nella classifica dei frutti preferiti, le tre principali bacche della categoria si piazzano tutte entro i primi 10 posti: nel dettaglio, troviamo lampone, mirtillo e mora tra il quinto e il settimo posto. In queste posizioni superano frutti che fanno parte del paniere tradizionale delle famiglie italiane come arancia, mela, uva e banana.
D'altro canto, a questa preferenza non corrisponde un'adeguato posizionamento nella classifica delle vendite, che vede i piccoli frutti ancora relegati in un angolo degli scaffali della GDO italiana.
Quali sono gli ostacoli che impediscono ai consumatori italiani di concretizzare le proprie preferenze per i piccoli frutti e tramutare una classifica virtuale in concreti atti di acquisto?
Diversi fattori concorrono a questo spaccatura tra desideri e realtà: i prezzi al dettaglio sono tra i più alti in Europa, il prodotto che si trova sugli scaffali spesso non è agli standard più elevati, la rotazione ancora relativamente bassa causa problemi di shelf-life e deterioramento, la comunicazione verso il consumatore è ancora assente.
Tra questi elementi c'è spesso una correlazione (prezzi e qualità) e non raramente il consumatore è insoddisfatto dei propri acquisti.
La sfida è quindi cavalcare questa classifica e fare sì che si trasformi in un aumento di fatturato della categoria dei piccoli frutti. Finora i risultati sono stai inferiori alle attese sia dei consumatori che degli operatori della distribuzione e della produzione.
Classifica delle preferenze dei circa 350 partecipanti italiani
- Ciliegia
- Pesca
- Fragola
- Albicocca
- Lampone
- Mirtillo
- Mora
- Arancia
- Anguria
- Uva
- Ananas
- Mela
- Banana
- Susina
- Pera
- Kiwi
- Melagrana
- Pompelmo
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