“In tre anni parleremo di 500.000 tonnellate. Il mirtillo peruviano sta raggiungendo sempre più Paesi nel mondo e anche questo è un motivo di orgoglio”, ha dichiarato Luis Miguel Vegas, direttore generale di Proarándanos.
La crescita esponenziale dell'industria peruviana del mirtillo può rallentare ad un certo punto, ma è quasi impossibile che la produzione e l'esportazione di mirtilli peruviani cessino di aumentare nell'immediato futuro. Al contrario, il direttore generale di Proarándanos, Luis Miguel Vegas, ha detto chiaramente che l'industria peruviana continuerà a crescere costantemente.
Nell'ambito del XXIV Seminario Internazionale di Consulenza sui Mirtilli, tenutosi l'8-9 marzo presso il Centro Congressi di Lima, Luis Miguel Vegas ha illustrato in dettaglio lo stato dell'industria peruviana: in termini di livelli di produzione, che raggiungeranno le 300.000 tonnellate, di cui 287.000 tonnellate corrispondono ai mirtilli freschi esportati; in termini di superficie coltivata, che supera i 18.000 ettari; in termini di ritorni economici, che hanno raggiunto i 1.400 milioni di dollari; e alla proiezione di crescita, fissata tra le 340 e le 360.000 tonnellate per la stagione 2023/2024, di cui circa il 15% corrisponderà a mirtilli biologici.
esportazioni ancora in crescita
Il giovane leader dell'industria peruviana ha mostrato con orgoglio i dati ufficiali che dimostrano come il mirtillo sia diventato il prodotto principale nel paniere delle esportazioni agroalimentari del Perù, a capo di una lista in cui ha superato l'uva, il caffè, l'avocado, il mango e altri prodotti che storicamente hanno guidato le esportazioni del Paese, motivo per cui nella sua presentazione ha incoronato il mirtillo come il re delle esportazioni peruviane.
“Il mirtillo peruviano sta raggiungendo sempre più Paesi nel mondo e anche questo è un motivo di orgoglio per noi”, ha dichiarato, elencando tutti i Paesi in cui il mercato del frutto peruviano si è diversificato.
La produzione peruviana, che solo pochi anni fa si basava principalmente sulla varietà Biloxi, non solo ha conosciuto una crescita straordinaria già nota a tutti, ma ha anche (e soprattutto) innalzato notevolmente i propri standard qualitativi, consegnando al mercato mondiale un frutto sempre più competitivo, con buon sapore e aroma, di dimensioni maggiori e soprattutto in ottime condizioni per raggiungere il consumatore finale.
obiettivo 500.000 tonnellate
Questi miglioramenti riguardati la qualità della frutta peruviana sono state raggiunti grazie al rapido cambiamento varietale che l'industria peruviana ha avviato molto presto, tanto da poter offrire al mondo un frutto altamente competitivo perché prodotto con varietà migliorate, che garantiscono una produzione di frutta di qualità eccellente.
Nei campi dell'industria peruviana ci sono attualmente circa settanta varietà diverse di mirtillo, che non solo permettono di mantenere una fornitura di frutti di migliore qualità, ma sono anche molto più produttivi, motivo per cui la crescita dei volumi dell'industria continuerà ad aumentare grazie a questi alti rendimenti.
In questo contesto, il dirigente di Proarándanos ha dichiarato dopo il primo blocco del Seminario in corso a Lima:
“Se ci incontreremo tra tre anni, parleremo sicuramente di 500.000 tonnellate”, chiarendo così l'incertezza di molti membri del settore che si chiedono se il mirtillo continuerà a crescere in Perù.
Fonte: Blueberries Consulting
Blueberries Consulting è parte del network globale di Italian Berry