27 nov 2025

Cresce il mirtillo in Cina: +35% produzione e qualità top dallo Yunnan alle vendite online

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La Cina sta entrando in una nuova fase per il settore del mirtillo: la produzione locale cresce del 35%, la qualità migliora grazie alla tecnologia e, nelle vendite online, i frutti domestici superano già quelli importati. Lo Yunnan guida questa trasformazione e le aziende puntano su varietà più dolci, pensate per incontrare i gusti dei consumatori cinesi.

Con l’avvicinarsi della stagione di raccolta, l’industria cinese del mirtillo sta vivendo una fase di forte espansione. Secondo gli ultimi dati del settore, la produzione nazionale dovrebbe superare 1,2 milioni di tonnellate, con un aumento del 35% rispetto all’anno precedente. Il salto non è solo quantitativo: grazie a tecnologie come la coltivazione su substrato e il monitoraggio digitale, nove indicatori qualitativi chiave sono migliorati in modo significativo, inclusi il rapporto zuccheri/acidi e il livello di pruina, e la percentuale di frutti conformi agli standard è passata dal 68% al 91% in un solo anno.

Lo Yunnan, una delle principali aree produttrici del Paese, concentra attualmente quasi il 30% del volume nazionale. Con l’arrivo della raccolta, il frutto locale entrerà gradualmente sul mercato da novembre. Manda, direttrice export di Hunan Dream of Fruit Agriculture Co., Ltd, ha spiegato: “Lo Yunnan è una delle migliori regioni al mondo per produrre mirtilli freschi. La marcata escursione termica tra giorno e notte, unita a un clima favorevole, dà origine a frutti sodi, ben colorati e con un evidente vantaggio qualitativo sul mercato cinese.”

Espansione varietale e produzione

Dream of Fruit ha ampliato la superficie coltivata a mirtilli nello Yunnan fino a 200 ettari, raddoppiando la produzione rispetto alla stagione precedente. Per quanto riguarda le varietà, l’azienda utilizza quattro materiali principali — M8, M9, L42 e Bianca — per servire segmenti diversi. “L’M8 ha un aroma floreale molto distinto, è molto dolce e ha una consistenza eccellente, motivo per cui lo consideriamo una varietà premium. L’M9 combina dolcezza e croccantezza, con oltre il 90% di pruina, che gli conferisce un aspetto commerciale molto valido. Il L42 si caratterizza per le dimensioni elevate e l’alta dolcezza, con diametri superiori ai 20 mm e, in alcuni casi, fino a 26 mm. Bianca è una nuova varietà introdotta quest’anno, con diametri tra 15 e 20 mm e un sapore fresco e dolce; sarà disponibile a dicembre”, ha aggiunto.

Per quanto riguarda i prezzi, i mirtilli dello Yunnan risultano leggermente inferiori rispetto alla scorsa stagione, principalmente perché la produzione è più concentrata e la filiera è stata ottimizzata. “In generale, i prezzi seguono la tipica stagionalità: alti all’inizio e più moderati verso la fine”, ha precisato Manda.

Esportazioni e gusti locali

Sul fronte estero, Dream of Fruit esporta già a Hong Kong, Thailandia, Malaysia, Singapore e Medio Oriente, con preferenze diverse a seconda del mercato. “I clienti che privilegiano sapore e aspetto tendono a scegliere l’M8; chi richiede calibri grandi preferisce il L42. M9 e Bianca si comportano molto bene nei canali distributivi e sono orientati principalmente al mercato all’ingrosso”, ha aggiunto.

Con la domanda interna in aumento, cresce anche il numero di produttori nello Yunnan. Manda ha osservato che, rispetto ad alcune varietà importate, i produttori locali si concentrano maggiormente sui gusti dei consumatori cinesi. “Le nostre varietà principali sono più dolci, come preferisce il mercato nazionale, mentre alcune varietà sudamericane sono più acide. Inoltre, il 70% delle nostre superfici coltivate è gestito con sistemi standardizzati. Sebbene alcune varietà locali possano essere leggermente più costose di quelle importate, la loro qualità e consistenza offrono un valore migliore. Questo si riflette già nell’e-commerce: la preferenza per i mirtilli domestici è cresciuta e oggi la loro quota supera di gran lunga quella dei prodotti importati.”

Prospettive e sfide future

Nonostante questa crescita, il consumo pro capite di mirtilli in Cina rimane molto inferiore a quello dei Paesi sviluppati — meno di un decimo —, un segnale che per Manda indica un enorme potenziale di espansione. “La concorrenza sarà più intensa, ma il futuro dipenderà da qualità e marca. La standardizzazione della coltivazione e il progresso tecnologico saranno fondamentali per garantire uno sviluppo sostenibile nel lungo termine”, ha concluso.

Fonte testo e immagine: www.internationalblueberry.org


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