18 lug 2025

Mirtilli USA: un mercato da 9,1 miliardi di dollari

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Dietro la dolcezza del mirtillo si nasconde una filiera che genera un impatto economico imponente: 9,1 miliardi di dollari (circa 8,4 miliardi di euro) all'anno negli Stati Uniti.

Il mese di luglio, oltre a rappresentare l’apice della raccolta del mirtillo in molti Stati americani, è anche l’occasione per celebrare il National Blueberry Month. Quest’anno, l’omaggio a questo frutto iconico arriva con numeri da record.

Secondo il 2025 Impact Report del U.S. Highbush Blueberry Council (USHBC), il comparto del mirtillo contribuisce con un impatto economico stimato in 9,1 miliardi di dollari (circa 8,4 miliardi di euro) all’anno per l’economia statunitense. La cifra comprende tutte le fasi della filiera: produzione agricola, confezionamento, logistica, marketing e ristorazione.

Produzione e occupazione negli Stati Uniti

Il settore sostiene oltre 61.676 posti di lavoro equivalenti a tempo pieno e genera 3,3 miliardi di dollari (circa 3 miliardi di euro) in salari e stipendi. “L’impatto dei produttori di mirtilli è tanto esteso quanto radicato nell’economia degli Stati Uniti,” afferma Kasey Cronquist, presidente dell’USHBC.

“Dalla creazione di occupazione alle entrate fiscali, i coltivatori di mirtilli alimentano una crescita economica duratura in tutte le regioni del Paese.”

Produzione nazionale e import

A luglio si concentrano i raccolti nei principali Stati produttori come Michigan, Oregon, New Jersey e Washington. Ma a sostenere la disponibilità nei mesi invernali e autunnali sono le importazioni da Perù e Messico, ormai parte integrante dell’approvvigionamento americano annuale.

Il prezzo medio nella settimana 27 si è attestato a 6,13 dollari/kg (circa 5,66 €/kg), segnando un aumento del 9% rispetto ai 5,62 dollari (circa 5,19 €/kg) del 2024.

I dati retail evidenziano una forte intensificazione delle promozioni a luglio, con volumi pubblicitari in aumento su tutte le principali catene.

Crescita del consumo e preferenze

La popolarità del frutto è in ascesa anche tra i consumatori: secondo un sondaggio del 2025, il 54% degli americani ha acquistato mirtilli nell’ultimo anno, contro il 37% di due anni prima.

Le aree del West e del Midwest guidano i consumi, con un’incidenza più alta tra le famiglie con reddito medio-alto.

Anche il biologico avanza: il 20% preferisce i mirtilli organici, mentre un ulteriore 24% alterna tra prodotto convenzionale e biologico in base a disponibilità e prezzo.

Innovazione tecnologica nella filiera

Per affrontare le sfide legate alla manodopera e aumentare l’efficienza, i produttori stanno investendo in tecnologia.

Il programma BerrySmart Fields dell’USHBC promuove soluzioni come droni, irrigazione di precisione, raccolta robotica e linee automatizzate di confezionamento.

Innovazioni che non solo rispondono a esigenze operative, ma rafforzano la resilienza dell’intero comparto.

Un modello moderno e flessibile

Il mirtillo si distingue nel panorama ortofrutticolo per la sua capacità di adattarsi alle stagioni, alla logistica e ai gusti del consumatore moderno.

La produzione domestica domina l’estate, mentre le importazioni garantiscono continuità nei mesi restanti. Questo equilibrio tra stagionalità e prontezza di fornitura consente al frutto di essere presente sugli scaffali tutto l’anno, alimentando un motore economico che va ben oltre il suo sapore dolce.

Fonte testo e immagini: agronometrics.com


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