“Velocità e freschezza, questo è il nostro segreto”, così ci spiega Matteo Scandola, CEO della Società Agricola Scandola Fruit. Fin dal 1971, quando sono state realizzate le prime serre, l'azienda si è specializzata in fragole, e a queste ha poi aggiunto mirtilli e lamponi per completare la gamma dei piccoli frutti facendone una delle principali aziende di produzione italiane del comparto.
Siete in provincia di Verona, un'area particolarmente favorita dalla vicinanza ai mercati e dai servizi logistici.
Spesso ci bastano poche ore per consegnare un ordine last minute ai nostri clienti. Questo è fondamentale per garantire un prodotto di alta qualità e che possa essere venduto al massimo della sua freschezza.
Quali sono le caratteristiche richieste dai vostri clienti?
Per le fragole, a seconda delle esigenze dei nostri clienti, stiamo puntando sul gusto, particolarmente apprezzato sui mercati all'ingrosso, sulla omogeneità di calibro e di colore, sulla resistenza cioè a un prodotto che non si segna dopo la raccolta.
Quale gamma di prodotti offrite nel corso dell’anno?
La nostra azienda è specializzata in tre prodotti: fragole, lamponi e mirtilli. Questo ci permette di essere ininterrottamente sul mercato da aprile a ottobre.
Le fragole, prodotte in 12 ettari di impianti fuori suolo, sono disponibili da aprile a inizio giugno e poi di nuovo da settembre a dicembre. I lamponi hanno una stagionalità da maggio a novembre, con un’interruzione in luglio.
Per quanto riguarda i mirtilli, abbiamo puntato su una gamma varietale ben calendarizzata, che ci permette di produrre da giugno a settembre, estendendo la stagione fino a ottobre con la frigoconservazione.
Avete recentemente dato una nuova veste grafica alla vostra azienda. Quali sono i principi che hanno ispirato il restyling?
Il logo è formato da tre elementi grafici integrati: un cerchio che rappresenta il mondo, una foglia verde che raffigura la nostra attività di propagazione di piante e un frutto rosso che racconta i nostri prodotti, la nostra produzione per i mercati. La stretta integrazione tra questi tre elementi descrive le nostre caratteristiche peculiari, in particolare la specializzazione che ci deriva dal controllare tutte le fasi dalla produzione, dalle piantine fino al prodotto finito.
Questa nuova immagine caratterizza i nostri imballaggi e tutte le attività all'interno dell'azienda: in magazzino, in campagna, sui nostri mezzi di trasporto.
Qual è il futuro della fragolicoltura Veronese?
Il settore della fragola a Verona ha subito drastico ridimensionamento negli ultimi anni, quando la produzione si è ridotta a un terzo rispetto ai massimi storici. Tra i vari motivi di questa crisi ci sono le difficoltà nel ricambio generazionale, gli elevati investimenti richiesti per convertire le produzioni e realizzare gli impianti di produzione fuori suolo.
Quindi c’è una prospettiva per le produzioni fuori suolo?
Noi abbiamo realizzato questa transizione partendo dieci anni fa con i primi impianti di fragole fuori suolo; da tre anni tutta la nostra produzione è fuori suolo. Complessivamente questo ci permette una gestione più controllata della qualità e dei risultati, con benefici che superano l’impegno richiesto dai maggiori investimenti. In altre parole, grazie alla maggiore standardizzazione, i maggiori costi vengono assorbiti grazie a una presenza sui mercati più costante ed affidabile.
Un’ultima domanda su come gestite il post-raccolta, la fase delicata che collega la produzione ai clienti.
La catena del freddo è un aspetto strategico per i piccoli frutti che trattiamo: poniamo un’estrema cura ai tempi e alla gestione del prodotto dopo la raccolta e non passa mai più di un'ora tra la raccolta e la refrigerazione. Gli impianti di abbattimento della temperatura sono vicino agli impianti di produzione e abbiamo sufficiente capacità frigorifera per gestire anche i picchi produttivi. Anche la sala di lavorazione è a temperatura controllata per minimizzare gli sbalzi termici e preservare la qualità e la durata del prodotto.