Alessandro Lucchini è da anni un protagonista del settore italiano dei piccoli frutti. Attualmente ricopre il ruolo di CEO del Consorzio Piccoli Frutti, una realtà di punta nella filiera dei berries, con sede a Verona e che a novembre 2019 ha stretto un importante accordo con San Lucar,
Abbiamo raccolto il suo grido di allarme per la difficile situazione che si prospetta per la scarsità di manodopera per la raccolta dei piccoli frutti.
Codiv-19 ha accentuato la criticità del fattore manodopera per il nostro settore: è un elemento determinante per lo sviluppo ma non c'è la necessaria attenzione della politica.
Alessandro Lucchini, CEO Consorzio Piccoli Frutti
Se il personale impiegato nella raccolta è importante per tutto il settore dell'ortofrutta, lo è a maggior ragione per i piccoli frutti, che richiedono personale adeguatamente formato e che ha un'incidenza fondamentale sia sui costi che sulla qualità.
La raccolta richiede una cura particolare, e purtroppo non è sufficiente essere disoccupati per sapere raccogliere bene i piccoli frutti.
A differenza di altri paesi, in Italia non sono ancora state trovate soluzioni per gestire il problema in modo tempestivo ed efficace: secondo Lucchini “sarebbe necessario attivarsi come ha fatto il Regno Unito, che sta gestendo la doppia emergenza Covid-19 e Brexit, oppure la Germania, che ha attivato un corridoio aereo per portare manodopera dalla Romania.”
Voucher e corridoi per la mobilità internazionale sono gli strumenti che il nostro settore richiede da tempo.
Lucchini afferma inoltre che “la nostre necessità di manodopera potrebbe costituire un elemento per alleviare la crisi economica di altri settori. In molte zone convivono agricoltura e turismo e quest'ultimo si ritrova adesso con un'eccedenza di manodopera straniera spesso disponibile a fare il lavoro in campagna.”
Una soluzione è necessaria: non vogliamo che la naturale propensione al rischio degli imprenditori sia utile solo a prendersi i rischi per assumere manodopera quando la situazione legislativa non è chiara.
Alessandro Lucchini conclude riconoscendo che “il ministro Bellanova sta compiendo sforzi importanti per definire un quadro legislativo e di accordi internazionali per permettere il necessario afflusso di manodopera nelle zone di produzione. Purtroppo tutto questo impegno rischia di naufragare nelle pastoie della burocrazia italiana”.