29 ott 2022

Il futuro del mirtillo in Italia secondo Spreafico

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In questa intervista esclusiva Gianluigi Bertelli, responsabile business unit berries di Spreafico, analizza i principali fattori che stanno caratterizzando lo sviluppo della filiera del mirtillo in Italia, con particolare riferimento alle criticità e agli obiettivi che interessano produzione e consumo.

Il mirtillo è stato, a livello globale, uno dei prodotti più dinamici del reparto ortofrutta. Qual è la situazione in Italia?

Il mirtillo si dimostra essere la referenza d'eccellenza all'interno del mondo Berries e i nostri dati di vendita lo confermano.

La continua e grande richiesta di Piccoli Frutti degli ultimi anni ci ha messo davanti alla necessità di studiare, implementare e rivedere le previsioni dei nostri progetti in essere.

La coltivazione del mirtillo in Italia, ad esempio, ha subito accelerazioni e cambiamenti non indifferenti portando un inevitabile impatto sull'intera filiera. Sono due, a nostro avviso, i fattori che dal punto di vista produttivo hanno particolarmente caratterizzato le ultime due stagioni: la stagionalità e il cambiamento climatico.

In merito alla stagionalità, abbiamo constatato che il mirtillo italiano ha ampliato la sua finestra produttiva. Quest'anno a fine marzo e inizio aprile la perla blu italiana era già disponibile nei punti vendita, in anticipo di 2/3 mesi rispetto agli anni precedenti.

Il raggiungimento di questo risultato è riconducibile agli investimenti, alle energie e al tempo che gli agricoltori hanno dedicato, negli ultimi anni, nella definizione e sviluppo di nuovi impianti produttivi nel sud Italia.

Così questa primavera abbiamo constatato che l'offerta di mirtilli presenti nei negozi fosse caratterizzata da 3 principali origini: Marocco, Spagna e Italia, periodo in cui le prime due raggiungono il picco produttivo.

Il secondo fattore, che a nostro avviso si lega al primo, riguarda il cambiamento climatico.A settembre il CNR ha dichiarato che il 2022 è stato l'anno più caldo mai registrato negli ultimi due secoli.

L'anticipo delle alte temperature già in primavera ha fatto sì che, dal punto di vista agricolo, la natura ci regalasse tanto prodotto in periodi diversi rispetto a quanto eravamo abituati.

Come in Italia, questa condizione si è verificata anche in altri Paesi e, di conseguenza, le diverse finestre di produzione sono cambiate: la presenza tanto prodotto in un periodo relativamente breve.

L'eccesso di produzione è un punto delicato, come avevamo già evidenziato alla fine della stagione 2022 del Duke italiano. Qual è il segreto per evitare queste criticità?

Sicuramente il tema della sovraproduzione è un argomento che va analizzato con molta attenzione prima di trarre determinate conclusioni.

Si tratta di un tema molto attuale e particolare che in Spreafico stiamo osservando confrontandoci con i nostri partner – fornitori e retail per trovare, insieme, la giusta soluzione.

Nel 2013 Spreafico ha avviato un progetto specifico per la categoria Berry dove abbiamo posto le basi di un grande lavoro che oggi, a distanza di quasi 10 anni, ci sta dando ottimi risultati.

Così facendo abbiamo avviato un percorso strategico in ambito produttivo molto chiaro: selezionare e supportare i produttori a 360° ponendoci come partner affidabile.

In che modo? Aiutando, ad esempio, i produttori nell'individuare le varietà più idonee da coltivare in base alle caratteristiche del loro territorio, definendo piani di produzione e, soprattutto, di programmazione.

Per riuscirci è fondamentale, a nostro avviso, ascoltare sempre le esigenze del mercato per definire le linee guida necessarie per prevedere, quantificare e gestire in modo consapevole le produzioni di mirtillo (e non solo).

La programmazione è stata il nostro punto di forza che ci ha garantito un efficace e “fruttuoso” post raccolta anche in periodo particolare come visto in questo 2022.

Quali sono gli altri fattori che stanno influenzando la sostenibilità economica della filiera del mirtillo in Italia?

Una cosa è certa, lo scenario produttivo in cui lavoriamo non è più quello a cui eravamo abituati fino a qualche anno fa.

A nostro avviso ci sono due criticità importanti alla quale occorre prestare molta attenzione: la difficoltà nel reperire manodopera e i costi di produzione. Oggi più che mai abbiamo constatato come la situazione economica attuale incida sulla sostenibilità economica della filiera piccoli frutti.

A nostro avviso il sacro Graal è rappresentato nell'immediato da tre fattori: programmazione ponderata, innovazione varietale per garantire piccoli frutti ottimi e innovazione tecnologica in fase di raccolta, ad esempio, meccanizzata che porterebbe ad una resa oraria decisamente diversa da quella manuale.

Al momento però a nostro parere non esiste ancora una macchina che possa rispettare la pianta e la qualità del prodotto; c'è molto lavoro da fare.

E il consumatore cosa ne pensa?

L'ascolto del mercato è per noi imprescindibile per affrontare tutte le sfide e trovare le giuste soluzioni, oggi più che mai. Il cliente ricerca sempre più prodotti di qualità, valore imprescindibile.

Possiamo affermare che si è conclusa la fase del “bastachesiablù!” e vanno oltre la caratteristica estetica: i mirtilli devono essere croccanti, di buona pezzatura e soprattutto sani. I dati di mercato ci danno chiare indicazioni: il particolare momento sociale/economico prevede un consumo di mirtilli stabile e per questo riteniamo che una giusta programmazione e pianificazione produttiva sia la soluzione giusta per soddisfare tutte le richieste che produttori, retailer e consumatori ci pongono.

Come sta affrontando Spreafico questo passaggio delicato nello sviluppo della filiera del mirtillo in Italia?

Come anticipato per governare la filiera il nostro mantra è: produrre il prodotto giusto al momento giusto nelle quantità giuste, ovvero, produrre su programmazione con la certezza di saper destinare gran parte del prodotto già nel momento in cui si progettano impianti.

Questo è lo spirito che spinge, e ha spinto, le aziende agricole Spreafico ad investire direttamente nella coltivazione del mirtillo: produrre-lavorare-distribuire direttamente il prodotto.


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