20 nov 2025

Cape Town ospita l’IBO Summit 2025: il Sudafrica al centro dell’industria globale dei mirtilli

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Cape Town è diventata la capitale mondiale dei mirtilli questo settembre, quando leader del settore, ricercatori e produttori di tutte le regioni si sono riuniti per l’IBO Summit 2025, organizzato da Berries ZA. Con l’iconica Table Mountain sullo sfondo, i delegati si sono trovati insieme con un unico obiettivo: unire le menti e far crescere il futuro dell’industria globale del mirtillo.

«Ospitare il Summit in Sudafrica è stato un vero onore per noi», ha dichiarato Brent Walsh, CEO di Berries ZA. «È stata una splendida opportunità per accogliere la comunità globale dei mirtilli, mostrare le capacità del nostro Paese e rafforzare la collaborazione tra tutte le regioni del settore.»

Un vero benvenuto sudafricano

Il Summit si è aperto con musica ed energia, mentre un praise singer ha dato il tono a una celebrazione sentita di cultura e collaborazione. Il presidente dell’IBO, Mario Steta, ha ufficialmente dato il benvenuto ai partecipanti, ricordando «il potere di una piccola bacca blu che ci riunisce tutti».

Gli host Brent Walsh ed Elzette Schutte, Operations Manager di Berries ZA, hanno guidato un programma di tre giorni ricco e coinvolgente, sostenuto dagli sponsor e dai partner di quest’anno. La prima giornata ha visto un’importante keynote dell’ambasciatrice Darci Vetter, che ha offerto prospettive aggiornate su come i settori possano navigare il commercio globale in tempi di incertezza.

Forza regionale, visione globale

La seconda giornata è iniziata sotto un cielo limpido, preparando il terreno per uno dei dibattiti più significativi del Summit: il Sudafrica australe come regione produttrice del futuro, moderato da Louw Pienaar (BFAP). I relatori Brent Walsh (Sudafrica), Alistair Campbell (Zimbabwe) e Albert Basson (Namibia) hanno condiviso approfondimenti sull’evoluzione della regione, evidenziando collaborazione, innovazione e crescita responsabile.

Una sessione che ha incarnato perfettamente il tema del Summit: Connecting Minds, Growing Futures.

«Dopo aver partecipato al Summit, la mia impressione generale è che si tratti di un settore dinamico e in crescita, che sta implementando cambiamenti importanti che hanno portato a una fornitura più stabile tutto l’anno e a una qualità superiore del prodotto. Ciò, a sua volta, ha migliorato la soddisfazione dei consumatori e contribuito a stimolare i consumi», ha dichiarato Andrés Armstrong, Direttore Esecutivo del Comitato Cileno del Mirtillo.

«Mentre il Perù continua a guidare le esportazioni e la crescita dell’offerta globale, altri Paesi come Marocco e Cina stanno ampliando stabilmente la propria produzione. Nel frattempo, Paesi produttori tradizionali come Stati Uniti, Cile e Sudafrica stanno affrontando una crescente concorrenza, che li costringe ad adattarsi e innovare per rimanere competitivi.

Innovazione e tecnologia varietale

Vorrei sottolineare gli sforzi di Sudafrica e Cile, dove il rinnovamento varietale sta giocando un ruolo chiave nel ridefinire le esportazioni, migliorando la qualità e permettendo una nuova crescita dei volumi.»

Dal Nord America, Kasey Cronquist, Presidente della U.S. Highbush Blueberry Council (USHBC) e della North American Blueberry Council (NABC), è intervenuto nel panel sulla Produzione Globale e ha moderato la sessione “Machine Harvesting: Genetics and Technology Advancements.” Insieme ad altri leader internazionali, ha evidenziato l’importanza dell’innovazione, dell’adattamento varietale e della tecnologia per garantire competitività ed efficienza tra le diverse regioni.

Luis Miguel Vegas, General Manager di ProArándanos, ha moderato una delle sessioni più illuminanti del Summit, Genetic Development — How Much Further?, che ha riunito esperti leader per discutere l’innovazione genetica e la prossima frontiera dello sviluppo varietale.

Dopo l’evento, Vegas ha condiviso su LinkedIn alcuni punti chiave: l’importanza del rinnovamento varietale come decisione strategica per la sostenibilità del business, il ruolo crescente della segmentazione di mercato (varietà premium, standard e orientate al consumo), le innovazioni in ambito di impollinazione grazie all’unione di scienza e analisi dei dati, e il fatto che la sostenibilità secondo criteri ESG sia ormai indispensabile per competitività e investimenti. Ha anche sottolineato l’ambizione del Sudafrica, insieme a Namibia e Zimbabwe, di affermarsi come un forte hub di esportazione verso mercati emergenti come India e Cina.

Prospettive strategiche

Una sessione speciale guidata da Mario Steta e Gustavo Yentzen (IBO Secretariat) ha presentato la IBO Strategy 2025/2026, illustrando le priorità dell’organizzazione per il prossimo futuro. Le loro riflessioni hanno ruotato attorno a domande cruciali:

Come sta evolvendo l’IBO dopo 15 anni di crescita?
Come finanziare responsabilmente le ambizioni future?
Come valorizzare i punti di forza affrontando al tempo stesso le debolezze?

La presentazione, breve ma incisiva, ha fornito una roadmap per il ruolo di leadership dell’IBO nella ricerca, nei dati e nella collaborazione.

Riflessioni finali

La sessione conclusiva, moderata congiuntamente dall’ambasciatrice Darci Vetter e dal presidente Mario Steta, ha riunito Theo Lombard, David Jackson, Miguel Bentin e Peter McPherson per un confronto diretto sullo stato del settore.

Punti chiave emersi

  • Evitare la commoditizzazione: riecheggia l’avvertimento del professor David Hughes del 2015, «Non lasciate che i mirtilli facciano la fine delle banane.» Valore, differenziazione e costruzione della domanda restano essenziali.
  • Unità attraverso la filiera: dai vivai ai retailer, «Restiamo blu insieme.»
  • Politiche e commercio: accesso ai mercati, condivisione dei dati e cooperazione tra Paesi sono fondamentali per la resilienza.
  • Efficienza e innovazione: rinnovamento varietale e qualità costante tuteleranno la redditività.
  • Sostenibilità prima di tutto: quando è stato chiesto ai delegati di stabilire delle priorità, sostenibilità sociale e ambientale sono state collocate al primo posto.

Il Summit si è concluso con una cena di gala, durante la quale Mario Steta ha espresso sentiti ringraziamenti al Comitato IBO, a Berries ZA e agli host sudafricani per il loro calore e la loro professionalità. Ha elogiato il loro “spirito lekker” e ha ricordato ai delegati che l’essenza della comunità del mirtillo risiede nella condivisione, della conoscenza, della visione e dell’impegno.

«Il prossimo capitolo dovrà portare mirtilli più grandi, migliori, più croccanti, più dolci e un’industria più forte e unita.»

Fonte testo e immagine: internationalblueberry.org


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