In un contesto globale di aumento della produzione e degli scambi, la produzione francese, disponibile essenzialmente tra maggio e settembre, si mostra relativamente stabile (Figura 5). Quelle di ribes nero e di mirtillo, specie raggruppate nell’ambito della Statistica Agricola Annuale, restano in testa, con 8.600 tonnellate raccolte in media negli ultimi tre anni, di cui circa 6.600 tonnellate di ribes destinate alla trasformazione per la fabbricazione di liquori, sciroppi, ecc.
La produzione stimata di mirtillo francese si avvicina quindi alle 2.000 tonnellate. Per quanto riguarda il lampone, la produzione mostra segni di sviluppo da cinque anni. Raggiunge attualmente le 5.800 tonnellate in media, di cui circa il 20% per la trasformazione.
Infine, la produzione di ribes rosso resta la più modesta, con circa 1.000 tonnellate per il fresco e altrettante per la trasformazione.
Figura 1: Evoluzione della produzione francese di piccoli frutti rossi
Fonte: Agreste - Statistica Agricola Annuale
Aumento delle importazioni
Sebbene la produzione francese fatichi a registrare uno sviluppo significativo, le importazioni francesi, analogamente a quelle europee, hanno mostrato un forte aumento negli ultimi dieci anni (Figura 6).
Dal 2013, il volume delle importazioni francesi di piccoli frutti rossi è quasi quadruplicato, raggiungendo oltre 40.000 tonnellate nel 2023. Tuttavia, l’aumento del volume complessivo delle importazioni francesi mostra un certo rallentamento dal 2020.
Figura 2: Evoluzione delle importazioni francesi di piccoli frutti rossi freschi
Media mobile su 3 anni – Fonte: Dogana francese
Il lampone resta, di gran lunga, il primo piccolo frutto rosso importato dalla Francia, con quasi 25.000 tonnellate, provenienti principalmente da Spagna (41%) tra novembre e giugno, Portogallo (23%) da maggio a ottobre e Marocco (22%) da novembre a maggio.
I principali frutti importati
Il mirtillo è l’altro principale piccolo frutto rosso importato, con attualmente quasi 14.000 tonnellate, provenienti principalmente da Spagna (47%) tra aprile e giugno e da Marocco (26%) tra marzo e maggio, ma anche da Portogallo (7%) tra giugno e agosto, nonché da Perù e Cile (10%) da ottobre a febbraio.
L’aumento della dimensione del mercato francese dei piccoli frutti rossi freschi è quindi principalmente dovuto alla crescita delle importazioni, dato che la produzione si mantiene relativamente stabile.
Ciò comporta meccanicamente una diminuzione della quota dell’offerta francese sul mercato (Figura 7). Per il lampone, questa si attesta al 17% in media tra il 2021 e il 2023, cioè 8 punti in meno rispetto a dieci anni fa. Per il mirtillo, si attesta anch’essa al 17% contro il 64% nel 2014.
Figura 3: Evoluzione della dimensione del mercato e della quota dell’offerta francese
Media mobile su 3 anni – Fonte: CTIFL da Agreste-SAA, Dogana francese
Acquisti delle famiglie
In un mercato francese di frutta e verdura fresca in cui le quantità acquistate dalle famiglie diminuiscono per il quarto anno consecutivo, la categoria dei piccoli frutti rossi, con lampone e mirtillo in testa, si distingue per l’aumento tendenziale del livello di acquisto.
Nel caso del lampone, questo aumento si misura tra il 2015 e il 2024 con un ritmo medio annuo del 6,2% in volume e del 7% in valore, contro un -1,6% in volume e un +1,9% in valore per la frutta in generale.
Lo sviluppo degli acquisti di lampone è tanto più notevole in quanto si verifica in un contesto di aumento tendenziale del prezzo medio – l’aumento degli acquisti in valore è infatti leggermente superiore a quello degli acquisti in volume.
Lo sviluppo degli acquisti di lampone deriva soprattutto da un regolare allargamento della dimensione della clientela (percentuale di famiglie acquirenti). Questa è infatti passata dal 18% nel 2015 a un picco del 28% nel 2022.
Trend di acquisto del mirtillo
Per quanto riguarda il mirtillo, la crescita degli acquisti da parte delle famiglie è più recente e ancora più marcata. La dimensione della clientela del mirtillo ha raggiunto il 16% nel 2023, mentre era solo del 5% in media tra il 2015 e il 2017.
La progressione degli acquisti di mirtillo avviene quindi con un ritmo medio annuo impressionante tra il 2015 e il 2024, pari a quasi il 28% in volume e il 26% in valore, mentre la tendenza dal 2015 resta orientata alla diminuzione del prezzo medio di acquisto.
Tuttavia, la crescita degli acquisti di piccoli frutti rossi ha subito un’interruzione nel 2023, in un contesto di inflazione particolarmente elevata nel settore alimentare.
Per il lampone, il volume di acquisto ha infatti subito un netto calo su base annua (-17%), accompagnato da una contrazione della dimensione della clientela per la prima volta da oltre dieci anni (-2 punti, al 26% di famiglie acquirenti).
Rimbalzo nel 2024
La diminuzione degli acquisti è rimasta più moderata in valore (-13%), grazie a un aumento del prezzo medio di acquisto (+5%). Per il mirtillo, gli acquisti hanno anch’essi subito una flessione inedita in volume (-8%).
Questo calo è stato più contenuto rispetto a quello osservato per il lampone, grazie in particolare a un nuovo allargamento della dimensione della clientela (+0,5 punti, al 16% di famiglie acquirenti).
Per il 2024, la domanda era quindi se la progressione degli acquisti di piccoli frutti rossi avrebbe ripreso dopo una pausa congiunturale oppure se questo mercato avrebbe mostrato i segni di aver raggiunto più durevolmente un punto di saturazione.
I dati del 2024 hanno invece mostrato una tendenza favorevole allo scenario più ottimistico. Infatti, gli acquisti di lampone hanno registrato una netta ripresa, sia in volume sia in valore (+11%), sostenuti da una dimensione della clientela che ha raggiunto un livello record (28,8% di famiglie acquirenti).
Per il mirtillo, questo rimbalzo è stato ancora più marcato in volume (+14%) che in valore (+11%), portando gli acquisti al livello più alto mai osservato (Figura 8).
Questa ripresa degli acquisti da parte delle famiglie consente di prevedere nuove prospettive di sviluppo per il mercato dei piccoli frutti rossi in Francia.
Esistono infatti margini di miglioramento, soprattutto confrontando il livello di consumo apparente dei francesi, inferiore a 500 g all’anno per abitante, con quelli osservati in Europa del Nord: oltre 1,5 kg in Germania e Regno Unito e più di 2 kg nei Paesi Bassi.
Figura 4: Evoluzione degli acquisti delle famiglie francesi
Fonte: Kantar; elaborazione: CTIFL
Fonte: ctifl.fr