Ai partecipanti del 4° International Strawberry Congress è stato chiaro che in questo momento il settore delle fragole, come l’intera economia, deve fare i conti con quello che sembra la tempesta perfetta: a partire dal 2021 i problemi legati al Covid, alla logistica, all’energia, alle materie prime, alla carenza di manodopera, ai problemi geopolitici si sono aggiunti a problemi più strutturali.
Infatti sono ormai strutturali i fattori come la gestione delle forniture in tempo reale, la distribuzione dei rischi nella catena di fornitura, gli eventi atmosferici estremi, le criticità nell’approvvigionamento delle materie prime e degli input e l’invecchiamento della popolazione attiva.
Gli effetti sui consumi
Tutto questo che effetto sta avendo sui consumi di fragole? Indubbiamente i consumatori europei stanno iniziando a guardare al portafoglio e questo induce cambiamenti nelle loro abitudini di acquisto. Per le fragole si calcola una elasticità di prezzo compresa tra 0,5 e 1. Questo significa che a un aumento del 20% dei prezzi corrisponderà una diminuzione del 10-20% delle vendite.
Si sta già adesso assistendo a uno spostamento dei canali di acquisto, con un passaggio dall’horeca al dettaglio e dai supermercati ai discount. I consumatori si spostano di più verso le promozioni, verso la marca del distributore e si intravede già un indebolimento dei prodotti Premium. Per quanto riguarda i livelli di consumo, gli acquisti di ortofrutta stanno tornando alla normalità dopo l’entusiasmo del periodo Covid 2020-2021.
Non è previsto che il canale horeca riesca a recuperare i livelli di vendita pre-COVID nel breve termine. Finora le vendite di fragole non hanno subito contraccolpi negativi: le stime 2022 vedono un aumento di consumi sia in Germania che nei Paesi Bassi, mentre nel Regno Unito 2020 e 2021 hanno fatto segnare incrementi record negli acquisti di fragole da parte dei nuclei familiari.
Le criticità della produzione
Mentre i consumi sembrano non destare particolari preoccupazioni, le criticità sono soprattutto a monte, dove l’effetto combinato tra costi in aumento e un mercato del lavoro molto sotto pressione potrebbero mettere rischio la produzione in molti paesi europei.
I costi dei fattori di produzione sono elevati e l’aumento dei prezzi al dettaglio, quando si realizza, non è sufficiente a preservare i margini. Questo mentre negli ultimi anni si assiste a un graduale aumento dell’incidenza delle colture protette, che erodono superfici a quelle di pieno campo.
I tre fattori chiave
Il futuro delle fragole si basa quindi su tre fattori:
- una produzione sempre più sotto controllo per quanto riguarda le rese, la sanità del prodotto e la qualità;
- una crescente automazione per fare fronte alla dipendenza della manodopera,
- una maggiore sostenibilità con un uso limitato di fattori, un impatto ambientale decrescente e una redditività accettabile.
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Foto di copertina: Caleb Phillips