Durante la recente Morocco Berry Conference (Agadir, 14 novembre 2024), Alfonso Lopez, New Products Launching Manager presso Planasa, ha analizzato la situazione competitiva dell'industria marocchina dei piccoli frutti, con particolare attenzione all'innovazione e alla sostenibilità nel settore delle fragole e dei lamponi.
Fragole in riposizionamento
La produzione globale di fragole si stabilizza intorno a 9,1 milioni di tonnellate. Dopo una crescita significativa fino al 2019, la produzione sembra essersi stabilizzata negli ultimi anni.
In relazione al valore globale del mercato della frutta fresca (568,7 miliardi di dollari), i piccoli frutti rappresentano il 7%, con le fragole che costituiscono il 50,6% del segmento. Considerando il valore di mercato di una regione che include Europa e paesi del Mediterraneo, le fragole valgono 4,5 miliardi di dollari. La regione mediterranea detiene il 53% di questo valore, con il Marocco che contribuisce per il 22%.
Tuttavia, la superficie coltivata a fragole in Marocco è diminuita negli ultimi anni, con un crescente focus su colture di maggior valore e una tendenza generale verso sistemi di produzione tecnologicamente più avanzati.
Il principale fattore determinante della performance economica è la tempistica, in particolare il momento della presenza sul mercato. In generale, il Marocco esporta fragole da ottobre a maggio, con un picco tra febbraio e marzo. Questo picco di volumi corrisponde solitamente a un picco di valori assoluti, ma segna anche l'inizio del periodo in cui i prezzi, scendendo sotto i 3,50 dollari al chilo, sono considerati bassi.
Tra ottobre e gennaio, i prezzi variano da 5,20 dollari al chilo a 4,00 dollari al chilo, e a novembre e dicembre l'Egitto esporta più del doppio del volume del Marocco. Ciò evidenzia che il Marocco trarrebbe beneficio dallo spostamento dei suoi volumi in anticipo nella stagione, massimizzando le quantità durante la prima parte del periodo di raccolta.
Attualmente, la produzione di fragole in Marocco è segmentata in base a diverse caratteristiche distintive: precocità (50% della produzione), qualità (8%), durata (21%), sapore e resistenza.
Il boom dei lamponi
La produzione globale di lamponi ha registrato una crescita costante, quasi triplicando tra il 2007 e il 2022. Il valore del mercato globale dei lamponi è di 5,2 miliardi di dollari, pari al 13% del valore totale dei piccoli frutti. Il Marocco detiene il 40% della produzione di lamponi nella regione mediterranea.
Rispetto ad altri paesi dell'area (Portogallo, Spagna e Italia), il Marocco si classifica come il maggior produttore ed esportatore, anche grazie a condizioni climatiche superiori.
La produzione di lamponi segue un calendario con due picchi: il primo tra novembre e dicembre e il secondo tra aprile e maggio. Questi picchi corrispondono ai volumi della produzione di lamponi rifiorenti, generalmente associati a prezzi più bassi. Al contrario, la produzione di lamponi uniferi (limitata alla parte centrale della stagione, da gennaio ad aprile) garantisce prezzi significativamente più alti, nonostante volumi di produzione inferiori.
Scegliere quale tipo di lampone coltivare è una delle decisioni fondamentali per i produttori: la scelta è tra una produzione più elevata a prezzi più bassi (varietà rifiorenti) o quantità ridotte con prezzi significativamente più alti (varietà unifere).
Attualmente, le varietà unifere rappresentano il 37% della produzione marocchina, mentre le varietà rifiorenti costituiscono il 63%.
Fonte: tutte le slide di Planasa, foto di Andrew Wilson da Pixabay