25 ott 2025

Fragole e lamponi neri contro il cancro colorettale: nuovi orizzonti nutrizionali negli Stati Uniti

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Il cancro colorettale (CRC) rappresenta una sfida significativa per la salute globale, classificandosi come la terza causa più comune di morte correlata al cancro negli Stati Uniti e la quarta a livello mondiale.

Un fattore di rischio particolarmente rilevante è rappresentato dalla malattia infiammatoria intestinale (IBD), una patologia cronica mediata immunologicamente (come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa) che impone un onere sanitario notevole e aumenta il rischio di displasia e CRC.

La cancerogenesi in questo contesto è strettamente correlata all'infiammazione cronica, che innesca stress ossidativo, instabilità genomica e disregolazione immunitaria.

Il legame critico tra infiammazione

Sebbene le attuali terapie antinfiammatorie utilizzate per l'IBD abbiano mostrato effetti limitati nella chemio-prevenzione del CRC e possano presentare tossicità a lungo termine, gli approcci preventivi basati su alimenti naturali offrono un potenziale significativo con profili di tossicità molto bassi.

In questo panorama, i frutti di bosco, in particolare la fragola e il lampone nero, sono stati ampiamente selezionati per interventi basati sull'alimentazione, grazie alle loro potenti attività preventive dimostrate in studi preclinici e clinici pilota.

Nei pazienti affetti da IBD, l'infiammazione persistente è un motore chiave della trasformazione oncogenica. Questa infiammazione favorisce mutazioni, instabilità genomica e cambiamenti nel microambiente immunitario.

È stato riscontrato che i pazienti con colite ulcerosa presentano un'incidenza di CRC 2,4 volte superiore rispetto ai soggetti di controllo.

Prognosi e meccanismi molecolari

Inoltre, il CRC che si sviluppa in pazienti con IBD tende ad avere una prognosi peggiore e insorge a un'età media più giovane (40-50 anni) rispetto al CRC sporadico (60 anni).

A livello molecolare, la cancerogenesi è guidata dallo stress ossidativo, causato da uno squilibrio nella generazione ed eliminazione di specie reattive dell'ossigeno (ROS) e dell'azoto (RNI), prodotti da cellule immunitarie come neutrofili e macrofagi.

Questi elementi possono danneggiare il DNA, le proteine e i lipidi.

L'infiammazione cronica è inoltre associata all'instabilità genomica e all'attivazione di citochine pro-infiammatorie come TNF-α e IL-6, che promuovono la crescita e la sopravvivenza delle cellule tumorali.

Ruolo dei frutti di bosco

Un elemento molecolare centrale in questa rete pro-infiammatoria è il fattore nucleare kappa B (NFκB), la cui attivazione può sopprimere l'eliminazione apoptotica delle cellule pre-neoplastiche e promuovere l'invasione.

L'evidenza scientifica suggerisce che diete povere di frutta e verdura e ricche di grassi animali possono essere fattori scatenanti per IBD e tumori.

Per contro, gli approcci alimentari naturali basati su componenti di frutta e verdura, vitamine e polifenoli, mostrano promettenti effetti di prevenzione con bassa tossicità.

I frutti di bosco sono ricchi di polifenoli, in particolare antocianine, oltre a micronutrienti e fibre.

Fragola, lampone nero e prevenzione

Nello specifico, la fragola è il tipo di frutto di bosco più comunemente consumato sul mercato attuale.

Studi preclinici hanno dimostrato che estratti di fragola e lampone nero hanno un'attività potenziale superiore nella prevenzione del CRC rispetto ad altri tipi di frutti di bosco.

Ad esempio, la fragola liofilizzata ha ridotto significativamente l'incidenza dei tumori nel modello murino AOM/DSS, sopprimendo lo stress nitrossidativo e diminuendo i mediatori infiammatori come TNF-α, IL-1β, IL-6, COX-2 e iNOS.

L'attività chemio-preventiva dei frutti di bosco è attribuita principalmente ai loro componenti bioattivi, in particolare i flavonoidi noti come antocianine, che conferiscono il colore a molti frutti.

Antocianine e meccanismi d'azione

Nella fragola, l'antocianina più abbondante è il pelargonidin glucoside.

È importante notare che la maggior parte di questi fitochimici non viene assorbita nell'intestino tenue superiore, ma entra nel colon, dove avviene il metabolismo microbico e l'interazione diretta con l'epitelio colico, il sito cruciale per la prevenzione del CRC.

I meccanismi d'azione della fragola e del lampone nero sono sinergici e molteplici:

  • Riduzione dello Stress Ossidativo: I frutti di bosco riducono i biomarcatori di stress ossidativo, come i livelli urinari di 8-OHdG e lo stress nitrossidativo tissutale.
  • Inibizione dell'Infiammazione: Essi sopprimono l'espressione di citochine pro-infiammatorie e mediatori chiave come COX-2 e iNOS.
  • Modulazione Genomica e NFκB: Il lampone nero (e in parte la fragola) ha mostrato la capacità di indurre l'apoptosi, di regolare i marcatori di proliferazione cellulare (come p21WAF1) e di inibire la via di segnalazione NFκB.

L'inibizione di NFκB è fondamentale, poiché questo fattore è coinvolto nell'infiammazione, nella sopravvivenza cellulare e nella carcinogenesi.

Il lampone nero ha anche dimostrato di modulare l'instabilità genomica, promuovendo la demetilazione di geni oncosoppressori.

Una dieta funzionale

La fragola e il lampone nero, come potenti frutti di bosco, hanno dimostrato un potenziale significativo nella chemio-prevenzione del CRC associato all'IBD, agendo su molteplici fronti molecolari: dalla soppressione delle citochine e dello stress ossidativo, alla riduzione dell'instabilità genomica e all'inibizione di cruciali vie di segnalazione infiammatoria come NFκB.

A differenza degli agenti farmaceutici, la forza di questi approcci naturali risiede nella loro capacità di offrire un'azione additiva e sinergica grazie alla loro complessità nutrizionale, in particolare alla ricchezza di antocianine e altri fitochimici.

L'evidenza scientifica attuale sottolinea il valore di includere strategicamente i frutti di bosco nella dieta.

Costruire un regime alimentare moderno e funzionale significa riconoscere e sfruttare il potenziale di alimenti che, attraverso il loro complesso profilo bioattivo, possono aiutare a modulare le infiammazioni croniche e rafforzare le difese cellulari, contribuendo così attivamente al benessere e alla prevenzione a lungo termine.

Questi risultati supportano l'idea di integrare le virtù intrinseche dei frutti di bosco come pilastri di una nutrizione orientata alla salute funzionale.

Fonte: Chen, T.; Shi, N.; Afzali, A. Chemopreventive Effects of Strawberry and Black Raspberry on Colorectal Cancer in Inflammatory Bowel Disease. Nutrients 2019, 11, 1261. https://doi.org/10.3390/nu11061261 


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