29 lug 2023

Export Perù in calo: Proarándanos stima -15% rispetto al 2022

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Il Perù ha esportato da maggio 7.127 tonnellate di mirtilli freschi, con un calo del 9% rispetto alla stagione precedente.

L’associazione peruviana Proarándanos vede un’alta probabilità che il volume esportato in questa stagione si chiuda al di sotto della stagione precedente.

Da maggio, quando è iniziata l’attuale stagione dei mirtilli, fino a metà luglio sono state esportate 7.127 tonnellate di frutta fresca, un volume inferiore rispetto all’inizio della scorsa stagione. Di questo totale, l’88% è stato spedito via mare, mentre il 10% è stato spedito per via aerea.

Per quanto riguarda i mirtilli biologici, attualmente rappresentano il 7% del totale esportato, ovvero circa 500 tonnellate. Va aggiunto che le esportazioni registrate finora rappresentano un calo rispetto al volume inizialmente previsto dall’associazione.

Il motivo principale è il clima atipico del Perù, dovuto al fenomeno El Niño, che ha causato un aumento delle temperature tra i 4ºC e i 5ºC rispetto alla media degli ultimi 25 anni. Questo aumento sta avendo un impatto significativo sulla produzione di alcune varietà di mirtillo, a causa della mancanza di accumulo di temperature più basse per la produzione.

Luis Miguel Vegas, direttore di Proarándanos, sottolinea che “se le varietà che hanno subito ritardi a causa del clima atipico non si riprenderanno in seguito, vediamo un’alta probabilità che il volume della stagione attuale scenda tra il 10% e il 15% rispetto alla stagione precedente”.

“Anche se il volume di questa stagione è previsto in calo, ci aspettiamo di mantenere una fornitura costante ai nostri mercati di destinazione grazie all’ampia offerta proveniente da diverse regioni, che hanno risposto bene ai cambiamenti climatici”.

Luis Miguel Vegas, direttore di Proarándanos.
Luis Miguel Vegas

USA destinazione principale

Ad oggi, gli Stati Uniti sono la destinazione principale e rappresentano il 32% delle esportazioni totali, con 2.218 tonnellate; seguono la Cina con il 22%, pari a 1.541 tonnellate; l’Europa (escluso il Regno Unito), 19% con 1.339 tonnellate; il Regno Unito, 13% con 893 tonnellate. Altre destinazioni rappresentano il 14% con 980 tonnellate.

Nella stagione in corso, a livello dipartimentale, La Libertad è stata la regione produttiva che ha contribuito maggiormente alle esportazioni con il 50% del volume. Seguono Ancash con il 14%, Lambayeque con il 12%, Piura con il 10%, Lima con il 10%, Ica con il 3% e Moquegua con l’1%.

Priorità a nuovi mercati

L’accesso a nuovi mercati è una priorità per l’industria del mirtillo in Perù. Gli sforzi promozionali, commerciali e sanitari compiuti negli ultimi anni hanno portato all’apertura dei mercati di Taiwan (2020), India, Malesia (2021) e Israele (2022). Altri mercati come Indonesia, Corea del Sud, Vietnam, Giappone, Nuova Zelanda ed Ecuador sono attualmente in fase di apertura.

Fonte: Blueberries Consulting
Blueberries Consulting è parte del network globale di Italian Berry


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