La stagione cilena del mirtillo 2025–26 ha preso ufficialmente il via nella settimana 35 con la prima spedizione. Nonostante le previsioni indicassero un avvio anticipato grazie alla maggiore accumulazione di degree-days, il ritmo delle spedizioni si è rivelato più lento del previsto.
Alla settimana 45, l’export totale raggiunge 1.135 tonnellate, pari a un +21% rispetto alla scorsa stagione. Il mercato di riferimento è, finora, la Corea del Sud, che assorbe il 78% delle spedizioni cumulative.
Per l’intero periodo 2025–26 si stimano esportazioni complessive pari a 91.512 tonnellate, con una crescita attesa dell’1% rispetto alla campagna precedente. Al di là del dato aggregato, emerge con forza il ruolo delle varietà di rinnovamento, previste in aumento del 67%, spinte dall’ampliamento delle superfici e da una maggiore produttività degli impianti. In netto contrasto, le varietà tradizionali dovrebbero continuare il loro declino, con una variazione stimata del -17%.
Alla settimana 45, il 69% delle spedizioni è attribuibile proprio alle varietà di nuova generazione, con Magnífica e Sekoya Pop in testa per volumi. Sul fronte delle origini, guida la classifica la Regione di Valparaíso, con il 46% delle spedizioni, seguita da Coquimbo al 35%.
La stagione cilena entra ora nella sua fase più intensa, con il settore internazionale in attesa di capire se la combinazione tra rinnovamento varietale, produttività crescente e selezione delle destinazioni riuscirà a consolidare il ruolo del Cile nel mercato globale dei mirtilli.
Fonte: Frutas de Chile

