19 dic 2025

Piccoli frutti in crescita in Italia: Terre della Luce punta su innovazione e sostenibilità

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Comunicato stampa

Mentre la fragolicoltura consolida il suo ruolo, Terre della Luce sta procedendo con costanza nell’ampliamento gli orizzonti produttivi: l’organizzazione, con i suoi associati, si occupa stabilmente della coltivazione di berries quali mirtilli, lamponi e more, adottando tecniche colturali moderne come la coltivazione fuori suolo.

Attualmente le superfici complessivamente dedicate ai piccoli frutti si attestano su 13 ettari.

Consumi in crescita

“I berries richiedono un’elevata specializzazione da parte dei produttori, sono frutti che rispondono perfettamente alle esigenze di quelle fette di mercato interno, sempre più attento alla qualità e alla sostenibilità”, ha spiegato Carmela Suriano, presidente dell’OP Terre della Luce.

Suriano ha poi aggiunto: “Le dinamiche del consumo in Italia confermano che i piccoli frutti stanno vivendo una fase di forte crescita. Dal 2021 i consumi in generale sono aumentati di oltre il 50%, i mirtilli registrano tassi di crescita nell’ordine del 20.

I piccoli frutti hanno segnato un +52% a volume nei primi due mesi dell’anno, un segnale chiaro di ripresa e di crescente interesse da parte dei consumatori italiani.

Prospettive per il mirtillo

A proposito di prospettive, i dati per il mirtillo sono particolarmente positivi: secondo un’indagine 2025, il mercato italiano del mirtillo è stimato crescere di circa il 10% annuo fino al 2030, con un valore di mercato che potrebbe salire dagli attuali 166 milioni di euro a circa 290 milioni.

«Siamo convinti che i piccoli frutti rappresentino il futuro dell’ortofrutta italiana — afferma Palma Albino, responsabile commerciale di Terre della Luce —. Con la coltivazione fuori suolo, l’idroponica e le tecniche più evolute, possiamo offrire prodotti di eccellenza, sostenibili e coerenti con le richieste attuali del mercato: qualità, praticità e salubrità».

Innovazione e sostenibilità

L’adozione di sistemi colturali fuori suolo consente un controllo più preciso delle risorse, un risparmio idrico, una riduzione dell’uso di fertilizzanti chimici, e una maggiore capacità di risposta ai cambiamenti climatici. I frutti così ottenuti, di elevata qualità organolettica, si inseriscono perfettamente in canali distributivi moderni e nella crescente domanda di “snack salutari” e prodotti di quarta gamma.

In questo scenario, Terre della Luce si propone come realtà dinamica e innovativa, capace di anticipare la tendenza del mercato e di valorizzare produzioni a elevato valore aggiunto, contribuendo a rafforzare l’eccellenza del “made in Sud” anche nel mondo dei piccoli frutti.

Palma Albino  Carmela Suriano 



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