I mirtilli della Serbia stanno diventando sempre più popolari all'estero. Julka Toskić, amministratore delegato di Agrobrand e manager della piattaforma Serbia Does Fruit, che mira a promuovere l'industria frutticola serba a livello internazionale, definisce il 2021 un anno positivo per i mirtilli serbi.
Il manager sottolinea anche le condizioni favorevoli che hanno favorito l'esportazione dei mirtilli serbi nella scorsa stagione: “Questa stagione è stata molto favorevole per i produttori e gli esportatori, poiché la raccolta in Serbia è iniziata almeno due settimane prima rispetto ad altri Paesi europei.”
Dejan Stajić, proprietario e fondatore di un'azienda di esportazione serba, è dello stesso parere riguardo al risultato del raccolto passato. “Siamo stati molto soddisfatti della stagione passata. Abbiamo fatto tutto il possibile per rendere la scorsa stagione più che positiva”.
Uscire rafforzati dalla crisi
Stajić si ricollega anche alla Covid-19 e alla realtà che ne è scaturita: “La situazione del Covid-19 ci ha reso più forti, perché abbiamo dovuto lavorare di più, impegnarci di più per trovare lavoratori per il raccolto e per il trasporto, e abbiamo avuto molte più pratiche da sbrigare.
Abbiamo imparato molto e abbiamo continuato a lavorare per ottenere i migliori risultati possibili. La domanda di mirtilli serbi sta superando le nostre aspettative. La nostra qualità e i tempi di raccolta rendono i mirtilli serbi un'avanguardia”.
Progetto residuo zero
Poi sottolinea la qualità dei mirtilli serbi: “Nell'ambito della nostra strategia di sviluppo e monitoraggio delle tendenze attraverso l'innovazione, abbiamo in programma di lanciare un progetto “residue-free” in cui certificheremo una certa parte della piantagione con zero residui e quindi senza residui di pesticidi. Questo tipo di produzione sta diventando sempre più popolare e c'è una crescente richiesta di prodotti privi di residui di pesticidi, garantendo così la sicurezza per la salute.”
Aiuto ai produttori
L'interesse per i mirtilli sta crescendo anche in Serbia. Nuove piantagioni stanno nascendo con il sostegno dello Stato. Nel 2020, il ministero ha fornito aiuti ai produttori che volevano iniziare a coltivare mirtilli. Con questa misura sono stati creati 150 ettari di nuove piantagioni. La superficie coltivata per tutti i frutti rossi in Serbia è di 40.000 ettari. La superficie coltivata a mirtillo è esplosa negli ultimi cinque anni e ammonta a circa 3.000 ettari.
I media serbi sottolineano che sempre più giovani agricoltori decidono di coltivare questo frutto perché il prezzo di acquisto è alto e la resa è buona e di alta qualità. Il valore dei mirtilli esportati nei primi otto mesi dello scorso anno è stato di 20,3 milioni di euro. Lo riferisce la piattaforma Serbia Does Fruit.
Paesi Bassi e Russia le principali destinazioni
Tra i principali Paesi destinatari figurano i Paesi Bassi (10,59 milioni di euro), la Russia (3,58 milioni di euro), la Germania (2,6 milioni di euro), la Gran Bretagna (1,59 milioni di euro) e la Polonia (0,98 milioni di euro). Nell'ambito del valore totale dei frutti di bosco esportati, i mirtilli raggiungono una quota del 49%.
Fonte: Fruchthandel
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