I mirtilli rabbiteye (Vaccinium virgatum), pur essendo una tipologia storicamente apprezzata per la robustezza e adattabilità climatica, sono oggi considerati inferiori rispetto a tipologie più recenti, come i Southern Highbush e i Northern Highbush, per diverse ragioni legate sia alla qualità dei frutti che alle esigenze del mercato moderno.
Ciononostante continuano a essere interessanti per le loro proprietà salutistiche e nutrizionali, come ci spiegano Stefano e Silvia, produttori di mirtilli biologici e biodinamici in provincia di Sondrio.
"In una ricerca condotta dall’Università di Milano sono state confrontate le sei varietà di mirtilli che coltiviamo nella nostra azienda ed i risultati evidenziano che le le varietà tardive rabbiteye (Ochlockonee e Overtime) hanno un potere antiossidante maggiore rispetto alle classiche."
Questo studio, pubblicato su Agronomy, confronta sei genotipi di mirtillo (tre tetraploidi di Vaccinium corymbosum e tre esaploidi di Vaccinium virgatum), coltivati nelle Alpi italiane, analizzando il profilo chimico e il potenziale antiossidante.
Attraverso analisi metabolomiche e ioniche, i ricercatori hanno identificato significative variazioni tra i genotipi, con Ochlockonee e Overtime che presentano i livelli più alti di antocianine, fenoli e attività antiossidante.
Il genotipo influenza quindi in modo significativo le proprietà antiossidanti dei mirtilli. Questo è dovuto principalmente alle variazioni genetiche che determinano la concentrazione e la composizione di composti bioattivi come antociani, flavonoidi e acidi fenolici. Questi composti sono cruciali per l'attività antiossidante dei mirtilli e quindi la loro capacità di promuovere la salute.
L'analisi evidenzia in particolare l'importanza della qualità dei composti fenolici, più che della quantità totale, nell'influenzare l'efficacia antiossidante. I risultati suggeriscono un maggiore potenziale antiossidante per i mirtilli rabbiteye rispetto agli highbush.
La relazione tra quantità e qualità dei composti fenolici e l'attività antiossidante è complessa, ma gli studi suggeriscono che la qualità dei composti fenolici è più importante della loro quantità per determinare l'efficacia antiossidante. Questo concetto emerge chiaramente nell'analisi dei diversi genotipi di mirtillo nello studio in questione.
Ecco alcuni punti chiave che spiegano questa relazione:
- Quantità vs. Qualità:
- Alcuni genotipi, come Last Call e Legacy, avevano un numero maggiore di metaboliti, inclusi acidi organici e zuccheri. Tuttavia, questi genotipi hanno mostrato una minore attività antiossidante rispetto ad altri.
- Al contrario, genotipi come Overtime e Ochlockonee, pur non avendo la maggiore quantità di metaboliti, hanno dimostrato i livelli più alti di attività antiossidante, suggerendo che la composizione e la qualità dei composti fenolici sono cruciali.
- Composizione Specifica dei Fenoli:
- La composizione specifica dei composti fenolici, in particolare la presenza di antociani e altri flavonoidi, è un fattore determinante per l'attività antiossidante.
- Lo studio ha rilevato che Overtime aveva il più alto contenuto fenolico, seguito da Ochlockonee, entrambi con elevata attività antiossidante. I mirtilli rabbiteye in generale mostrano un potenziale antiossidante maggiore rispetto ai mirtilli highbush, indicando che l'efficacia antiossidante dipende più dalla composizione e qualità dei composti bioattivi che dalla loro concentrazione totale.
- Efficacia Antiossidante:
- L'efficacia antiossidante dipende dalla capacità dei composti fenolici di neutralizzare i radicali liberi. Genotipi con un profilo fenolico di qualità superiore, come Overtime e Ochlockonee, sono più efficienti in questa neutralizzazione rispetto a quelli con una maggiore quantità ma minore qualità di composti.
- Metaboliti chiave:
- Metaboliti come l'acido citrico, l'isoramnetina-3-O-rutinoside e l'acido 2-idrossicinnamico sono stati identificati come importanti per la difesa dallo stress ossidativo e la differenziazione tra i genotipi. Questi composti non solo contribuiscono al gusto del frutto, ma anche alla sua capacità antiossidante.
- Analisi multivariata:
- L'analisi multivariata ha confermato che i genotipi con maggiore qualità di composti fenolici si raggruppano in modo distinto e hanno una maggiore attività antiossidante.
La relazione tra quantità e qualità dei composti fenolici e l'attività antiossidante indica quindi che la qualità, ovvero la composizione specifica dei fenoli, è il fattore più determinante per l'efficacia antiossidante dei mirtilli. Questo suggerisce che la selezione di genotipi specifici, basata sulla loro composizione fenolica, è essenziale per massimizzare i benefici per la salute.
I mirtilli rabbiteye fanno parte del calendario di produzione dell'azienda agricola Alpes Agia per estendere la stagione di raccolta fino ad agosto. Proseguono Stefano e Silvia, due agronomi che da 13 anni gestiscono la produzione: "La nostra azienda si estende su una superficie di circa 2 ettari coltivati per la maggior parte a mirtillo e per una piccola superficie ad orticole. Sin dall’inizio abbiamo scelto di produrre in regime biologico e da cinque anni abbiamo scelto anche l’agricoltura biodinamica."
Per quanto riguarda le certificazioni "ad oggi oltre alla certificazione bio, siamo certificati anche BIOSUISSE e DEMETER, inoltre facciamo parte del BIODISTRETTO DELLA VALTELLINA (siamo tra i soci fondatori)."
La commercializzazione dei mirtilli "avviene tramite conferimento ad APOFRUIT mentre le verdure le consegniamo ai negozi NATURA Sì della zona. Grazie alla collaborazione con una cooperativa sociale della valle parte della produzione di mirtillo viene trasformata in nettari e composte BIO."