E' stato inaugurato il 31 marzo 2022 il nuovo Centro di Ricerca e Sperimentazione Fragole e Berries di Nova Siri Genetics a Policoro (MT): hanno tagliato il nastro Carmela Suriano (Business Development Manager EMEA) e il cofondatore di NSG Josè Miguel Arias, pioniere del breeding delle fragole.
In questo reportage esclusivo Italian Berry raccoglie le impressioni della visita a questa struttura di avanguardia ed eccellenza al servizio dell’agricoltura italiana e mondiale.
Nell'occasione si sono riuniti i partner provenienti da Italia, Spagna, dal bacino del Mediterraneo e da varie realtà extra-europee, come Messico e Australia che hanno visitato il laboratorio, la serra tecnologica di accrescimento e i campi sperimentali.
Nata nel 2005, Nova Siri Genetics ha già brevettato nove varietà di fragole nell’Unione Europea e in altri paesi e a cui si aggiungono due varietà in fase di brevetto. L’orizzonte di Nova Siri Genetics è originariamente il bacino del Mediterraneo, con due fulcri principali di sviluppo In Italia e in Spagna e il graduale coinvolgimento dell’area del Maghreb.
Lo sviluppo internazionale ha recentemente portato alla conclusione di importanti accordi in Australia e in Messico per la diffusione delle fragole brevettate dell’azienda italiana.
Mentre le attività di ricerca e sperimentazione, laboratorio, serre tecniche di accrescimento sono concentrate Italia, Nova Siri Genetics si avvale di una collaborazione forte con un primario vivaio spagnolo, Viveros California, per la distribuzione delle proprie varietà nella penisola iberica. Sono inoltre numerose le organizzazioni commerciali e cooperative che in Italia e Spagna producono ormai migliaia di tonnellate delle fragole di Nova Siri Genetics.
Questa strategia si sta concretizzando anche nella creazione di NSG Network, che raggruppa le fasi della ricerca della produzione e della commercializzazione in un unico soggetto che ha lo scopo di comprendere lo sviluppo del mercato al fine di produrre varietà che ne soddisfino le richieste.
Fino a qualche anno fa l’area di Metaponto, pur avendo una consolidata tradizione nella produzione di fragole, non aveva sviluppato propri programmi varietà e quindi il suo sviluppo era subordinato a varietà non autoctone per le quali era necessario pagare royalty a costituitori non italiani. Con la creazione nel 2005 di Nova Siri Genetics questo flusso si è invertito: adesso le varietà che vengono sviluppate e brevettate in Italia sono esportate in Spagna dove hanno trovato un crescente successo tra i produttori locali.
Secondo Carmela Suriano “le linee strategiche principali che stanno guidando NSG nello sviluppo di nuove varietà sono innanzitutto la rusticità, necessaria per produrre in un contesto agronomico sempre più attento alla sostenibilità e che quindi tende a ridurre l’utilizzo di fitofarmaci.
Inoltre Nova Siri Genetics si concentra su varietà di fragole adatte ai climi mediterranei, in generale miti; le varietà che giungono alla fase finale di brevetto devono inoltre avere caratteristiche di buona vita commerciale e organolettiche (gusto e dolcezza).”
L’intero processo nasce in un moderno laboratorio dotato delle attrezzature tecniche più avanzate che da un lato permettono gli incroci che danno inizio al processo di ricerca di nuove selezioni e dall’altro garantiscono il mantenimento del materiale già brevettato in condizioni di perfetta sanità e stabilità genetica, necessarie per potere propagare ogni anno materiale garantito.
“Tutti i processi avvengono in ambienti estremamente controllati, dove tutte le condizioni ambientali e sanitarie sono controllate da sensori e apparecchiature per il mantenimento del materiale nelle condizioni migliori” ha affermato la responsabile Giovanna Lionetti.
Nova Siri Genetics è nata nel 2005 dall’incontro tra José Miguel Arias e un giovane studente italiano, interessato alle tecniche di breeding per completare una tesi di laurea sull’argomento. Il giovane Nicola Tufaro si appassiona subito agli insegnamenti di José Miguel, e la collaborazione tra i due porta alla creazione di una joint-venture con l’obiettivo di affrancare la fragolicoltura italiana dai costitutori statunitensi e spagnoli da cui dipendeva completamente. Adesso José Miguel ha 80 anni e dopo essere andato in pensione… due volte è ancora attivo e appassionato di breeding.
“La caratteristica principale di un breeder è di conoscere profondamente le piante, e questa conoscenza si costruisce creando un rapporto con esse. E' necessario avere la capacità di valutare ogni singola pianta individualmente: è un processo veloce per un bravo breeder, ma si tratta di un’attività che, se delegata alla fredda analisi numerica, rischia di perdere d’occhio il risultato finale; la fragola infatti ha delle caratteristiche genetiche di estrema complessità, trattandosi di un ottoploide, cioè un DNA caratterizzato da otto set di cromosomi, mentre nell’uomo per esempio sono solo due. Quindi per non perdersi tra le infinite possibili combinazioni di DNA, è fondamentale avere uno sguardo d’insieme e questo al momento ce l’ha solo un breeder di talento che non può essere sostituito da un algoritmo”.
Il processo che dal primo incrocio porta al brevetto di una varietà dura, nei casi migliori, dai sette agli otto anni. Nel primo anno si effettuano gli incroci in laboratorio e il materiale ottenuto viene trasferito nelle serre di accrescimento dove avviene una prima selezione.
Nel secondo anno circa 3000 selezioni vengono piantate in campo, ognuna con quattro piante; in questa fase viene effettuata un’ulteriore selezione che ridurrà a un decimo le selezioni per le quali il processo proseguirà.
Le 300 piante ottenute vengono a loro volta piantate nel terzo anno e ognuna viene rappresentata da una decina di piante sulle quali vengono fatte valutazioni più estese; nel quarto anno le migliaia di selezioni si riducono a qualche decina, per ognuna di queste vengono osservate in campo un centinaio di piante.
Le poche selezioni rimaste alla fine del quarto anno, nel corso del quinto anno sono oggetto di sperimentazioni in campo presso produttori situati in diverse aree e regioni climatiche, in modo da testarle in condizioni di maggiore variabilità.
Infine, dopo ulteriori due o tre anni di sperimentazione in campo, le migliori selezioni vengono brevettate e distribuite a livello commerciale.
Per quanto riguarda i piccoli frutti al momento sono all’orizzonte sperimentazioni su more e lamponi. “Nova Siri Genetics è nella fase della individuazione dei giusti parentali per iniziare ad effettuare gli incroci e avere una popolazione di partenza di qualità; ci stiamo basando su piante libere, spontanee, selvatiche, vecchie: tutto materiale di origine europea sul quale stiamo facendo un importante lavoro” ha dichiarato Nicola Tufaro, responsabile dell'attività di breeding di Nova Siri Genetics.
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