In un brevissimo tweet il profilo dell'associazione statunitense che raccoglie gli attori della filiera del mirtillo (USHBC) ha riassunto le caratteristiche principali che fanno del mirtillo un prodotto unico nel reparto ortofrutta.
Quando pensiamo al mirtillo ci vengono in mente tre caratteristiche estetiche che lo distinguono: il colore blu, la dimensione e la forma.
Ma quello che lo ha reso forse il frutto più amato al mondo sono le sue inconfondibili proprietà d'uso, grazie alla quali l'esperienza di consumo dei mirtilli è così unica.
Il mirtillo è 7 volte unico
- non si sbuccia, a differenza di banane, di tutta la categoria degli agrumi, delle pomacee (che vengono spesso sbucciate), dei kiwi. Sbucciare un frutto è spesso considerato dai consumatori un difetto: pensiamo ad esempio alle arance che stanno diventando una referenza secondario nella categoria agrumi nei mercati dell'Europa del Nord che preferiscono le clementine, chiamate appunto “easy-peeler”, cioè “facili da sbucciare“
- non si affetta: alcuni frutti vengono consumati a fette, come le pere, oppure tagliati come l'avocado e richiedono o preferiscono quindi un coltello per essere consumati.
- non ha scarti: nel mirtillo si mangia tutto, la buccia è morbida, la bacca non ha noccioli o semi,
- è facile da mangiare: la sua forma ergonomica facilita la presa, non c'è bisogno di guardare cosa si mangia, ogni frutto è uguale all'altro.
- è facilmente porzionabile: un bimbo mangerà un mirtillo alla volta, mentre per chi ne è goloso l'unità di misura sarà il palmo colmo della mano.
- non sporca le mani: il mirtillo lascia le mani pulite ed è quindi l'ideale per un consumo fuori casa (al lavoro oppure nel tempo libero)
- non ha succo che cola: molti consumatori non apprezzano l'eccessiva succosità dei frutti e il mirtillo sotto questo aspetto presenta una consistenza gradevole ed equilibrata.