I frutti di bosco sono da tempo riconosciuti per le loro eccezionali proprietà nutrizionali, ricchi di vitamine, fibre e composti bioattivi.
Tra questi, il mirtillo si distingue per il suo profilo fitochimico unico, oggetto di crescente interesse nella ricerca scientifica per i suoi potenziali benefici sulla salute umana.
Un recente studio randomizzato ha approfondito come l'assunzione di mirtillo possa influenzare i marcatori infiammatori post-esercizio, offrendo nuove prospettive sul ruolo di questi preziosi frutti di bosco nel recupero fisico.
Lo studio: mirtillo e recupero
La ricerca, condotta da David C. Nieman e un team di scienziati dell'Appalachian State University, della University of North Carolina at Greensboro e della North Carolina State University, ha coinvolto 49 adulti non allenati, di età compresa tra 18 e 50 anni.
L'obiettivo era determinare se un'integrazione giornaliera di mirtilli per 18 giorni potesse mitigare il dolore e il danno muscolare, e migliorare la risoluzione dell'infiammazione, in seguito a un intenso esercizio eccentrico di 90 minuti, tipico di un'attività fisica a cui non si è abituati ("weekend warrior").
Ai partecipanti del gruppo d'intervento è stato somministrato un integratore di mirtilli liofilizzati equivalente a una tazza di mirtilli freschi al giorno, che forniva 805 mg di fenolici totali e 280 mg di antociani.
I fenolici e gli antociani sono composti bioattivi naturalmente presenti nei frutti di bosco, noti per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
I meccanismi d'azione
Il cuore della scoperta risiede nell'analisi delle oxilipine plasmatiche, molecole di segnalazione derivate dagli acidi grassi, che giocano un ruolo cruciale nella regolazione dei processi infiammatori nel corpo.
Queste possono essere sia pro-infiammatorie, promuovendo la risposta infiammatoria, sia anti-infiammatorie o pro-risolventi, contribuendo a spegnere l'infiammazione e a favorire il recupero.
I risultati dello studio hanno evidenziato cambiamenti significativi nel profilo delle oxilipine nel gruppo che assumeva mirtilli:
- Riduzione dei composti pro-infiammatori: Le oxilipine dell'acido linoleico (LA), in particolare i diHOMEs (come 9,10- e 12,13-diidrossi-9Z-ottadecenoici), generate dall'enzima citocromo P450 (CYP), sono risultate inferiori nel gruppo mirtillo rispetto al gruppo placebo (p = 0.051). Questi composti sono associati a processi infiammatori.
- Aumento dei composti anti-infiammatori e pro-risolventi: Un indicatore composito di nove idrossidocosaesaenoici (HDoHEs) plasmatici, derivati dall'acido docosaesaenoico (DHA, un acido grasso omega-3) e dall'enzima lipossigenasi (LOX), è risultato significativamente più alto nel gruppo mirtillo (p = 0.008).
- Allo stesso modo, una variabile composita di 14-HDoHE, 17-HDoHE e dell'oxilipina 18-idrossieicosapentaenoico (18-HEPE) derivata dall'acido eicosapentaenoico (EPA, anch'esso un acido grasso omega-3), identificati come intermedi di mediatori lipidici pro-risolventi specializzati (SPM), è stata significativamente più elevata nel gruppo mirtillo (p = 0.014).
Questi composti sono fondamentali per la risoluzione dell'infiammazione.
Questi cambiamenti positivi sono stati correlati direttamente con l'aumento dei livelli urinari di otto fenolici derivati dall'intestino, specifici del mirtillo, suggerendo un legame diretto tra il consumo del frutto, la sua metabolizzazione e i benefici osservati a livello delle oxilipine.
Implicazioni e limiti
È importante notare che, sebbene l'assunzione di mirtilli abbia influenzato positivamente il profilo delle oxilipine, lo studio non ha riscontrato differenze significative tra il gruppo mirtillo e il gruppo placebo per quanto riguarda il dolore muscolare, il danno muscolare o il calo della performance fisica durante i 4 giorni di recupero post-esercizio.
Questo suggerisce che i benefici si manifestano principalmente a livello biomolecolare, indicando un potenziale ruolo del mirtillo nel supportare i meccanismi interni di risoluzione dell'infiammazione, anche se gli effetti percepiti esternamente potrebbero richiedere ulteriori ricerche o diversi protocolli di integrazione.
I frutti nella dieta moderna
I frutti di bosco, e in particolare il mirtillo, continuano a rivelarsi risorse preziose per la salute.
Questo studio rafforza l'idea che l'integrazione regolare di mirtilli nella dieta possa contribuire a modulare la risposta infiammatoria del corpo, specialmente in contesti di stress fisico come l'esercizio intenso.
Le evidenze scientifiche relative ai frutti di bosco supportano la loro inclusione in un regime alimentare volto al benessere e alla funzionalità.
Essi rappresentano non solo un alimento gustoso e versatile, ma anche un componente strategicamente importante per una dieta moderna, funzionale e orientata alla prevenzione, offrendo benefici che vanno oltre il semplice apporto nutrizionale e si estendono alla modulazione di processi fisiologici chiave.
L'approfondimento della ricerca sulle loro interazioni con il corpo umano continua a delineare un futuro promettente per questi piccoli, ma potenti, doni della natura.
Fonte: Nieman DC, Sakaguchi CA, Omar AM, Davis KL, Shaffner CE, Strauch RC, Lila MA, Zhang Q. Blueberry intake elevates post-exercise anti-inflammatory oxylipins: a randomized trial. Sci Rep. 2023 Jul 24;13(1):11976. doi: 10.1038/s41598-023-39269-1. PMID: 37488250; PMCID: PMC10366094.
🫐 Benessere & Salute con i frutti di bosco 🍓Questo articolo fa parte della rubrica dedicata al progetto editoriale Benessere & Salute con i frutti di bosco, che avvicina la ricerca scientifica alla vita quotidiana, promuovendo i piccoli frutti come alleati del benessere. La rubrica propone contenuti chiari, aggiornati e basati su evidenze scientifiche, pensati per informare i consumatori e supportare tutti gli operatori della filiera dei frutti di bosco. |