Durante il picco della stagione dei mirtilli italiani, i commenti dei consumatori mettono in evidenza come questo piccolo frutto, sempre più presente sugli scaffali della GDO, continui a dividere il pubblico tra entusiasmo e delusione.
Un recente post intitolato "Ieri ho comprato questi mirtilli (400g / € 4.79)" sul gruppo "Recensioni Prodotti Lidl" ha acceso il dibattito e generato numerosi commenti.
Qualità: giudizi contrastanti
Le opinioni raccolte mostrano un quadro variegato. Molti consumatori dichiarano di aver acquistato confezioni “ottime, dolci e buonissime”, mentre altri lamentano frutti acerbi, insapori o addirittura ammuffiti. Non di rado, nella stessa confezione i mirtilli risultano disomogenei, con bacche mature e aromatiche accanto ad altre acerbe. In diversi casi gli acquirenti si scambiano consigli pratici per migliorarne la maturazione, ad esempio conservarli con mele o banane, oppure lasciarli a temperatura ambiente per alcuni giorni.
Prezzi e percezione di valore
Il fattore prezzo è al centro del dibattito. Secondo i commenti, in Italia il costo varia dai 4-5 euro per 400 grammi al supermercato fino a oltre 10 euro/kg, mentre all’estero, come ricordano alcuni consumatori, i prezzi possono essere sensibilmente più bassi (meno di 3 euro/500 g in Germania, 2 euro/kg a Tirana). Molti clienti lamentano una sproporzione tra prezzo e qualità, spingendosi a preferire i mercati locali o le aziende agricole, dove – a parità di spesa – la qualità viene percepita come superiore.
Stagionalità e origine: chiarezza necessaria
La stagionalità genera non poca confusione. Alcuni consumatori credono che, al momento del post (9 luglio), la stagione sia già conclusa, altri sottolineano come la raccolta naturale in Italia si concentri tra giugno e settembre, con differenze significative tra pianura e montagna. In molti distinguono tra mirtilli coltivati, più grandi ma meno saporiti, e quelli di bosco, piccoli e aromatici. Sullo sfondo resta il tema dell’origine: oltre ai frutti italiani (Sicilia, Piemonte, Lago di Garda, Cuneese), una quota rilevante di prodotto arriva dall’estero, con il Perù che continua a essere il principale esportatore mondiale.
Consumi e usi domestici
Nonostante le criticità, i mirtilli mantengono un ruolo centrale nelle abitudini alimentari. Nei commenti i mirtilli sono apprezzati per le proprietà salutistiche – ricchi di vitamina C e antociani – e consumati soprattutto con yogurt, oppure utilizzati per muffin, composte, torte e persino gelati casalinghi. Alcuni li acquistano solo in promozione, altri dichiarano di consumarli quotidianamente.
Prezzi, qualità e comunicazione
Il dibattito tra i consumatori evidenzia una forte domanda di mirtilli italiani maturi, dolci e freschi, ma anche un’insoddisfazione diffusa verso la qualità non sempre costante e i prezzi considerati troppo elevati.
Per il settore produttivo e distributivo la sfida è duplice: comunicare meglio stagionalità e origine del prodotto, e garantire standard qualitativi coerenti lungo tutta la filiera.