Dalla costa atlantica alle valli desertiche, l’agricoltura marocchina incarna innovazione e adattamento. La storia delle berries in Marocco è una storia di trasformazione — da pochi campi di fragole a Larache a una potenza diversificata orientata all’esportazione. Entro il 2025, oltre 14.000 ettari di berries saranno coltivati a livello nazionale, tra cui fragole, mirtilli, lamponi e more. Questa espansione riflette la capacità del Marocco di combinare vantaggi naturali — clima, posizione e manodopera qualificata — con tecnologia e ambizione.
I primi decenni furono dominati dalle fragole, ma con il cambiamento della domanda europea, il Marocco si è diversificato. Mirtilli e lamponi sono diventati i nuovi protagonisti, spinti da serre tunnel, irrigazione a goccia e fertirrigazione di precisione. Ora anche le more seguono lo stesso percorso — coltivate principalmente nelle regioni di Larache e Gharb, dove i produttori adattano le infrastrutture per i lamponi ai sistemi comuni di canne lunghe refrigerate e varietà di more primocane, soddisfacendo la domanda europea anticipata da febbraio a maggio.
Mercati di esportazione e crescita strategica
Il successo dell’export del Marocco è impareggiabile in Africa. Quasi tutta la produzione è destinata al mercato internazionale, con Europa e Regno Unito come principali destinazioni. Nel 2024–2025, le esportazioni hanno superato le 120.000 tonnellate, guidate da mirtilli e lamponi, ma con un notevole aumento delle more precoci. La loro dolcezza, consistenza e stagionalità fuori stagione conferiscono al Marocco un vantaggio strategico, mentre le esportazioni di fragole surgelate e berries miste raggiungono il Medio Oriente e l’Asia.
Dal punto di vista tecnico, il settore si è evoluto rapidamente — passando da irrigazione solare a sistemi di tracciabilità e automazione nei centri di confezionamento. I coltivatori ottimizzano la fertirrigazione con monitoraggi sempre più basati sui dati, e la logistica della catena del freddo collega ora le berries del deserto di Dakhla e i raccolti costieri di Larache ai supermercati europei entro 2 o 3 giorni. Tuttavia, persistono sfide: carenza di manodopera, scarsità d’acqua e severe norme UE sui residui mettono alla prova adattabilità e redditività.
Obiettivi futuri e strategie di resilienza
Nonostante ciò, prevale l’ottimismo. Il governo marocchino e gli investitori puntano a 17.000 ettari entro il 2030 e nuove partnership mirano ad aprire mercati asiatici e del Golfo. La ricerca su varietà più resistenti e adattabili, con l’obiettivo di creare un sistema sostenibile di substrato, fa credere alla maggior parte degli investitori che queste scommesse garantiranno competitività e resilienza nel futuro.
Fonti:
Aboulfaraj, Z. (24 aprile 2025). Fruits rouges: “Les agriculteurs veulent plus de volume d’eau dessalée et ils sont prêts à investir” (Amine Bennani). Médias24.
Blueberries Consulting. (15 settembre 2025). Il Marocco è al 4° posto al mondo per l’export di berries. (Blueberries Consulting)
FreshPlaza. (18 settembre 2025). Il Marocco rafforza il suo ruolo di esportatore strategico di berries. (FreshPlaza)
Fresh Fruit Portal. (4 febbraio 2025). Successi e prospettive del percorso dei mirtilli in Marocco. (FreshFruitPortal.com)
FreshPlaza. (4 settembre 2025). Esportazioni record di lamponi marocchini. (FreshPlaza)
InfoMaroc. (11 agosto 2025). Framboises et mûres: il Marocco conferma la sua leadership regionale nelle esportazioni MENA. (InfoMaroc)
Italian Berry. (18 novembre 2024). In Marocco, la carenza di manodopera e d’acqua potrebbe rallentare l’espansione delle berries. (Italian Berry)
Reuters. (13 giugno 2025). Il Marocco investe nella desalinizzazione e nelle vie d’acqua per mitigare la siccità. (Reuters)
Commissione Europea. (s.d.). Database dei pesticidi UE. (Consultato l’8 ottobre 2025). (Food Safety)
Afripick. (s.d.). Certificazioni e prodotti (esempi GlobalG.A.P., GRASP, BRC). (afripick.com)

