05 lug 2023

Le interviste all’Italia che ha partecipato al congresso IBO 2023 in Polonia

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Al congresso globale della International Blueberry Organization che si tiene ogni due anni in una capitale globale del mirtillo, nell’edizione che si è tenuta nel 2023 a Lublino in Polonia, l’Italia era rappresentata da quattro aziende: NCX Drahorad, Unitec, Infia e Cartonpack.

Nel corso della manifestazione Italian Berry ha raccolto le testimonianze dei protagonisti italiani a questo evento di rilevanza internazionale.

Raffaele Benedetti (Unitec)

“Per me questo è un evento molto importante, soprattutto perché la Polonia è un primario paese produttore di mirtilli”.

“Ho visto una bella energia a livello di settore: tutti dicono che i mirtilli a livello mondiale stanno crescendo. Io credo che sia importante accompagnare questa crescita anche con le tecnologie e che la tecnologia possa essere di grande supporto”.

“Quando iniziano a crescere i volumi è importante dare ai consumatori un prodotto costante nel tempo a livello di qualità: solo così possiamo fare in modo che i consumi crescano proporzionalmente alla crescita della produzione”.

“Oggi grazie alle tecnologie Unitec, oltre a poter fare una corretta selezione del calibro, del colore e anche dei difetti esterni e della morbidezza, siamo andati alla ricerca anche di tecnologie per la selezione del gusto migliore, che si può identificare in due parametri: grado brix e acidità”.  

“E con questi due parametri abbinati insieme possiamo andare anche alla ricerca di un mirtillo che non è detto che sia più buono, più cattivo, ma sarà un gusto che andrà a coincidere con quello del consumatore, siccome c’è chi preferisce un mirtillo un po’ più acido, c’è chi lo preferisce un po’ più dolce”.  

“La Polonia, secondo me, sta facendo un ottimo lavoro. L’organizzazione dell’evento è stata veramente corretta, buona partecipazione anche da altri paesi”.

“Purtroppo, dall’Italia la rappresentanza è molto ridotta: se vogliamo, come Italia, essere competitivi anche su questo prodotto credo che sia estremamente importante anche partecipare a questi eventi che ti mettono nelle condizioni di conoscere bene l’esperienza e le strategie che altri paesi o altri player hanno già sperimentato”.

“Anche in Italia credo che il mirtillo possa avere la sua importanza a condizione che, oltre a piantare le giuste varietà, oltre a presentarlo nella modalità corretta alla grande distribuzione con una qualità coerente e omogenea, anche la stessa grande distribuzione prenda in considerazione il fatto di dedicare al mirtillo uno spazio adeguato e refrigerato all’interno del punto vendita”.  

Massimo Bellotti (Export Sales Director Cartonpack)

“La Polonia rappresenta per CartonPack un grande mercato, specializzato nella produzione di mirtilli e quindi un ottimo partner per moltissimi operatori del settore nel mercato inglese, olandese e tedesco. Per questa filiera offriamo una larga gamma di alternative, dalla polpa di legno al cartoncino con coperchio o senza coperchio, il top seal e naturalmente tutta la gamma di PET riciclato dall’80% in su a seconda delle richieste”.  

“Anche un operatore commerciale che di solito userebbe una confezione top-seal, con questa chiusura innovativa è in grado, in caso di problemi nel corso della distribuzione, di poterla aprire e richiudere. In questo modo si evitano inutili sprechi”.

“L’operatore lo gestisce come se fosse un clamshell o un cestino con coperchio: se c’è un frutto marcito oppure danneggiato per qualsiasi motivo lo può semplicemente estrarre e richiudere la confezione”.  

“Quello che forse è più innovativo in questo momento sono i film richiudibili “smilesys” che permettono di avere un prodotto snack in una confezione con un film che si apre e si chiude: il risultato è un prodotto ideale da portare in ufficio o in spiaggia”.

“Il sistema garantisce un numero adeguato di cicli di apertura e chiusura senza perdita di aderenze e quindi mantenendo le prestazioni tecniche necessarie”. 

Francesco Cavani (account manager NCX Drahorad)

“Abbiamo preso parte a un evento con partecipanti di altissimo livello da ogni parte del mondo: si respira un’aria di positività che rappresenta però anche una premessa per il molto lavoro da svolgere. Un lavoro che può essere portato a compimento solo tramite cooperazione e forti unioni tra tutta la filiera, specialmente nel comparto produttivo”.

“Peccato per la totale assenza di player commerciali e produttivi italiani del mirtillo, sintomo di un’ancora vecchia e frammentaria mentalità tutt’ora incapace di guardare oltre i confini nazionali e di emulare modelli di successo già applicati nel resto del mondo”.  

“Il mirtillo sta crescendo esponenzialmente e il settore ha l’appoggio di un’organizzazione seria con una strategia ben precisa. Spetta a noi prendere il treno che va già nella giusta direzione e partecipare attivamente, con investimenti e strategie innovative, a questo nuovo trend che aspetta (ma non per sempre) solo noi come sistema paese”. 

Alessandro Mariani (export manager Infia)

“Per Infia la Polonia rappresenta un mercato molto importante anche per la nostra forte specializzazione nel mercato dei berries: la filiera polacca è il mercato di riferimento nella nostra gamma berries”.

“Infia punta sempre di più verso l’economia circolare, cioè nell’utilizzare ciò che era un cestino per fare un nuovo cestino. L’obiettivo è usare quello che è già stato usato per ricreare… la stessa cosa. L’economia circolare è un obiettivo primario dell’Europa e Infia è all’avanguardia su questo tema”.

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