03 lug 2025

Dagli aspirapolveri alle fragole hi-tech: Dyson fa +250% in UK

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Un innovativo sistema di coltivazione verticale sperimentato da Dyson Farming nella sua serra high-tech di 26 acri (circa 10,5 ettari) nel Lincolnshire ha triplicato la resa di fragole, segnando un nuovo traguardo per l’agricoltura sostenibile in serra.

Coltivare in verticale: la “ruota panoramica” delle fragole

Nel cuore della vasta azienda agricola Dyson Farming, che si estende su 36.000 acri (circa 14.570 ettari) tra Lincolnshire, Oxfordshire, Somerset, West Berkshire e Gloucestershire – la più grande realtà agricola del Regno Unito – si sta scrivendo un nuovo capitolo dell’innovazione agroalimentare.

Nel sito produttivo di Nocton Estate, dove si coltivano oltre 1,2 milioni di piante di fragole in un ambiente controllato e attivo tutto l’anno, è stato recentemente testato un sistema ibrido di coltivazione verticale che ha portato a un sorprendente incremento del 250% nella resa dei frutti.

Il cuore del sistema è costituito da due grandi strutture in alluminio alte 5,5 metri – più lunghe di due autobus a due piani disposti in fila – che ruotano come una ruota panoramica, facendo girare vassoi di piante sospese. Questa rotazione permette una distribuzione ottimale della luce naturale durante l’anno, supportata da illuminazione LED nei mesi più bui.

Tecnologia Dyson al servizio dell’agricoltura

Il sistema è stato progettato interamente dagli ingegneri Dyson, che hanno impiegato oltre un anno per realizzarlo. Uno di loro, Robert Kyle, lo ha definito “un lavoro minuzioso e appassionante”. Le piante – 6.000 quelle impiegate nella fase di test – hanno risposto con produzioni abbondanti e frutti particolarmente dolci.

“Ottimizzare l’efficienza è il nostro obiettivo costante, e questa nuova configurazione dimostra quanto la tecnologia possa rivoluzionare la produzione agricola,” ha commentato Sir James Dyson. “È un esempio concreto di ciò che si può ottenere quando si applicano ingegno e innovazione all’agricoltura.”

Robot, luce UV e sostenibilità energetica

La serra Dyson non è solo teatro di innovazioni meccaniche: è popolata anche da robot avanzati che selezionano e raccolgono i frutti maturi grazie a sensori visivi, manipolatori meccanici e forbici robotiche. Altri automi percorrono i corridoi irradiando luce UV per prevenire muffe, e distribuiscono insetti utili al controllo biologico, evitando l’uso di pesticidi.

L’intero sistema è alimentato da un digestore anaerobico situato accanto alla serra. Questo impianto trasforma le colture dei campi circostanti in biogas, che fornisce calore ed elettricità, mentre il residuo organico viene restituito al suolo come fertilizzante.

Verso nuove colture e una visione agricola sostenibile

Il successo della sperimentazione ha spinto gli ingegneri Dyson a valutare l’applicazione del sistema verticale anche ad altre colture, mantenendo lo stesso approccio di precisione e sostenibilità.

Daniel Cross, portavoce di Dyson Farming, ha dichiarato: “Il livello di accuratezza che gli ingegneri Dyson applicano ai test è senza precedenti nel settore agricolo.”

Sir James Dyson ha sottolineato come la motivazione di fondo del progetto sia anche etica: “Credo che il Regno Unito debba produrre il proprio cibo, sia per garantire la sicurezza alimentare sia per migliorarne la qualità. Importiamo spesso frutta insapore e con un alto impatto ambientale.”

L’approccio di Dyson Farming coniuga quindi produttività e attenzione all’ambiente, grazie a bordure fiorite per gli impollinatori, pratiche rigenerative del suolo e la tutela delle specie di uccelli a rischio. Una visione moderna dell’agricoltura che guarda al futuro senza dimenticare la responsabilità ambientale.

Fonte testo e immagine: fruitnet.com


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