Il controllo biologico di Drosophila suzukii tramite la tecnica dell'insetto sterile offre prospettive positive: presto si potrebbe avere a disposizione un nuovo strumento per contrastare l'insetto che sta causando preoccupazioni non solo tra i coltivatori di fragole e piccoli frutti, ma anche tra i produttori di ciliegie.
Questo insetto, originario dell'Oriente, è stato rilevato per la prima volta in Italia nel 2009 e successivamente in Spagna; attualmente, è diffuso praticamente in tutta Europa. In Francia, dove è stato identificato nel 2010, i ricercatori stanno conducendo esperimenti con questa tecnica, che ha il vantaggio di essere sostenibile dal punto di vista ambientale.
I risultati degli ultimi test condotti durante la stagione 2023 sono stati presentati in un evento organizzato dal CTIFL con il titolo 'Rencontre technique protection des vergers de cerisiers contre Drosophila suzukii'.
La strategia dell'insetto sterile (SIT) si fonda sull'introduzione massiva di maschi precedentemente resi sterili, ovvero incapaci di fecondare. Questo viene realizzato attraverso la coltivazione intensiva e la produzione in grande quantità dei maschi. Le pupe vengono sterilizzate utilizzando diverse tecniche, tra cui l'irradiazione mediante raggi X ionizzanti.
Una startup britannica ha condotto una sperimentazione nel 2023: nel confrontare le coltivazioni soggette alla tecnica SIT con quelle trattate con insetticidi e monitorando la presenza di larve nei lamponi, i risultati hanno evidenziato una riduzione dell'80% della presenza di larve nei lamponi trattati con la tecnica SIT rispetto al gruppo di controllo.
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