11 ago 2025

Tecnologia e raccolta: cosa possono davvero fare droni e satelliti per i mirtilli?

48

Negli ultimi mesi, le richieste da parte di produttori e tecnici si sono moltiplicate, tutte con un filo conduttore comune: la speranza che la tecnologia possa fornire una stima precisa della produzione agricola in modo rapido e automatizzato.

C’è chi chiede se un satellite possa fotografare i campi e prevedere i chilogrammi di frutti che verranno raccolti, e chi immagina droni capaci di sorvolare le coltivazioni per contare i frutti, rilevarne colore e calibro, e stimare in pochi secondi l’intera produzione.

Un’idea affascinante, ma che spesso si scontra con i limiti concreti della tecnologia e con i costi della sua applicazione su larga scala.

L’esperienza sul campo

L’esperienza sul campo: cosa può fare davvero la tecnologia? Qualche mese fa, uno dei principali esportatori di mirtilli del Paese ha proposto un progetto ambizioso: utilizzare droni per contare automaticamente i frutti in campo.

La risposta è stata chiara: l’intelligenza artificiale è uno strumento potente, ma non infallibile né economico, soprattutto quando si applica su colture estensive.

In effetti, la visione artificiale può riconoscere oggetti con notevole precisione, identificare i colori meglio dell’occhio umano e analizzare grandi quantità di dati in tempi ridottissimi.

Tuttavia, non è in grado di rilevare ciò che non è visibile: nei cespugli di mirtilli, molti frutti sono nascosti tra foglie, rami o zone d’ombra. In questi casi, non si tratta di contare, ma di stimare, e più si stima, più aumenta il margine d’errore.

Una questione di sostenibilità

Una questione di sostenibilità economica Realizzare un progetto pilota su un ettaro può sembrare una buona idea, ma quando si scala a centinaia di ettari, la situazione cambia drasticamente.

Servono diversi droni, operatori esperti, batterie di ricambio, connettività stabile anche in zone rurali, infrastrutture cloud, potenza di calcolo per elaborare milioni di immagini, assistenza tecnica, manutenzione, logistica.

Alla fine, il costo per ettaro potrebbe superare quello di un team di valutatori esperti, con il rischio di ottenere dati meno precisi.

Il vero ruolo della tecnologia

Il vero ruolo della tecnologia: integrazione, non sostituzione Il valore della tecnologia non sta nel sostituire completamente l’uomo, ma nel supportarlo con strumenti che aumentano l'efficienza e la qualità dei dati.

Un’app installata su smartphone può registrare i conteggi con geolocalizzazione, riducendo gli errori umani e garantendo tracciabilità.

Un modello statistico ben costruito può indicare il numero ideale di piante da campionare per ottenere dati realmente rappresentativi, evitando stime basate su osservazioni troppo limitate.

La fotocamera di un cellulare, integrata con algoritmi di intelligenza artificiale, può misurare il calibro dei frutti o rilevare lo stadio fenologico.

Tutti questi dati, se integrati in un software insieme a informazioni meteorologiche, curve fenologiche, dati di irrigazione e nutrizione, permettono una gestione più consapevole della produzione.

Guardare al futuro

Guardare al futuro con lucidità Sognare una soluzione completamente automatica che trasformi la stima della raccolta in un click è allettante, ma ad oggi resta un traguardo distante, soprattutto per chi opera su larga scala.

La vera domanda da porsi non è cosa possa fare un drone o un satellite, ma come utilizzare la tecnologia in modo strategico, affinché rappresenti un investimento utile e non un semplice costo.

Del resto, le stime attuali indicano che le aziende agroesportatrici di mirtilli possono arrivare a un margine di errore del 15% nelle previsioni di raccolta.

Su un fatturato annuo di 100 milioni di dollari (circa 92 milioni di Euro), questo significa potenzialmente 15 milioni (circa 13,8 milioni di Euro) “sfuggiti” a causa di una stima poco accurata. E anche se fosse solo un milione (circa 920.000 Euro), non sarebbe comunque una buona ragione per ripensare il proprio approccio alla raccolta?

Fonte testo e immagine: linkedin.com


Italian Berry - Tutti i diritti riservati

Potrebbe interessarti anche