19 dic 2025

Cresce il consumo di mirtilli in USA, Europa e Asia: export Perù e Marocco guidano il mercato

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Il consumo di mirtilli continua a crescere nei principali mercati. Negli Stati Uniti, il consumo si sta intensificando tra i principali acquirenti, ma la penetrazione nelle famiglie offre ancora ampi margini di crescita.

Emergono evidenze di un aumento significativo della domanda complessiva di mirtilli, che sta superando quella di altri frutti. Il consumo come snack rappresenta un’opportunità per la crescita futura della domanda, sia nei mercati tradizionali sia in quelli emergenti.

Il forte aumento delle esportazioni dal Perù ha aperto la strada a nuovi operatori, ma il settore resta frammentato. I primi segnali di consolidamento nel comparto dei berries indicano un cambiamento strategico verso scala produttiva, integrazione e fornitura continuativa durante tutto l’anno.

Espansione dell'offerta globale

L’offerta globale di mirtilli è in espansione e sempre più diversificata, con esportazioni superiori alle previsioni e nuove origini che stanno ridefinendo la concorrenza.

Il Perù resta leader, ma il Marocco sta guadagnando rapidamente terreno e potrebbe in futuro superare Cile e Canada. La produzione statunitense si mantiene stabile, il Canada mostra segnali di stabilizzazione, mentre il Messico è sotto pressione per migliorare l’efficienza dei costi.

Il Sud America sta puntando sull’innovazione varietale, mentre l’Europa deve affrontare difficoltà legate alla manodopera e al quadro normativo. In Africa, il settore si sta consolidando attorno alla crescita del Marocco.

Nel frattempo, la Cina rimarrà il principale produttore mondiale e ha iniziato ad affacciarsi anche all’export. Nel complesso, questi cambiamenti delineano un panorama globale sempre più integrato, in cui scala, genetica e logistica determineranno la competitività futura.

Slancio della domanda globale

La domanda globale di mirtilli sta acquisendo slancio, trainata dal Nord America e dall’Europa. Negli Stati Uniti, il consumo pro capite di mirtilli freschi supera 1,3 kg e continua a crescere, mentre nell’Unione Europea gli acquisti domestici restano solidi nonostante la volatilità dei prezzi e un’offerta discontinua.

L’Asia offre un potenziale di lungo periodo, con Paesi come India e Thailandia che mostrano i primi segnali di crescita delle importazioni. La Cina, pur essendo il maggiore produttore mondiale, consuma ancora meno di 0,5 kg pro capite, evidenziando ampi margini di espansione.

Con il perdurare dei trend legati a salute e praticità, lo sviluppo della domanda richiederà marketing mirato, qualità costante e un allineamento strategico dell’offerta.

Fonte testo e immagine: www.rabobank.com


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