La peruviana Camposol punta a continuare a rafforzare la sua offerta di prodotti per l'esportazione, specificamente nei mirtilli. Così la multinazionale - con sedi anche in Uruguay, Cile, Colombia e Messico - si prefigge di ampliare il portafoglio con nuove varietà nei suoi campi peruviani.
Il direttore generale dell'azienda, José Antonio Gómez-Bazán, ha dichiarato che è iniziato il ricambio varietale dei mirtilli. Ha spiegato che dispongono di un programma genetico, frutto di incroci, che ogni anno genera nuove varietà di mirtilli origine peruviana.
"Abbiamo molta fiducia nel nostro programma genetico che stiamo sviluppando da otto anni. Abbiamo avanzato con una genetica propria peruviana 'La Chola', che si adatta molto bene alle condizioni climatiche e crediamo che sia la grande scommessa di Camposol per il mirtillo", ha affermato.
José Antonio Gómez-Bazán, direttore di Camposol
Il dirigente ha precisato che attualmente ci sono 50 ettari piantati della nuova varietà 'La Chola', mentre quest'anno si punta alla messa a dimora di altri 250 ettari.
Riguardo al rendimento, Gómez-Bazán ha sottolineato che questa varietà supera le 25 tonnellate per ettaro e il suo calibro (dimensione) è il doppio rispetto alla varietà Biloxi, riducendo significativamente il costo di raccolta.
Gómez-Bazán ha indicato che l'anno scorso, a causa della presenza del Niño Costero e delle sue alte temperature, è stato evidenziato il buon comportamento di Biloxi nell'adattarsi a questo clima. Così, Camposol ha deciso di continuare con la coltivazione di questo tipo di mirtillo. "Con la base di questa varietà e con l'adattabilità al cambiamento climatico è stata sviluppata la nuova genetica", ha aggiunto.
In tal senso, Camposol mira a installare più ettari di mirtilli della nuova varietà 'La Chola', con l'obiettivo di aumentare il volume di produzione. Queste colture sono previste nella zona di Chavimochic, che presenta le condizioni ideali per lo sviluppo di questa coltura. "Ora, con l'espansione di Chavimochic, possiamo avere accesso a più aree che prima non avevano acqua, il che ci permetterà di ampliare la superficie coltivata a mirtilli", ha concluso.
Fonte: Gestion