13 lug 2024

Al Simposio di Marsala focus su mercato e post-raccolta

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Produttori di fragola e piccoli frutti, imprese, mondo della ricerca e della formazione si sono dati appuntamento a Marsala, in provincia di Trapani, per il terzo Simposio della fragola e dei piccoli frutti che si è svolto ieri, 11 luglio all’azienda A piccoli di Frutti di Vito Gambina.

L’evento è stato organizzato dal mensile Agrisicilia che ha voluto fare il punto su tutte le novità del settore, dalla sperimentazione alle applicazioni tecnologiche, con ampio spazio ai risultati degli studi nati dalla collaborazione fra imprenditori e mondo universitario, ma anche alle proposte più innovative delle aziende di settore.

Dalle varietà fino al packaging a dimostrazione della grande attenzione che c’è intorno ai piccoli frutti, il cui mercato sta crescendo in un contesto generale di calo dei consumi di frutta.

La coltivazione del mirtillo, con le sue sfide e innovazioni, è stata al centro delle riflessioni di Cristiano Carli di Agrion, mentre Francesca Cerami di Idimed ha illustrato il progetto Tinfrut.

L’andamento del mercato

Thomas Drahorad, di Italian Berry, in video collegamento, ha fornito una panoramica sui dati relativi all’andamento del mercato italiano dei piccoli frutti.

Sul fronte della produzione, domina la fragola con 4070 ettari coltivati, seguita dal mirtillo con 1600 ettari. Se i consumi delle fragole si mantengono stabili, nel 2023 il valore è comunque cresciuto del +7.2% rispetto all’anno precedente.

I mirtilli invece sono cresciuti sia in quantità (+ 4,4% rispetto al 2022) che in valore (+22.9% rispetto al 2022). Stessa cosa per i lamponi con un aumento delle quantità del +3,4% e una crescita in valore del +21.0%.

Bene anche per le more che registrano un importante +16,3% in quantità ed un valore in aumento del +46,2%.

Aumentata la penetrazione nelle famiglie italiane: “Questo è un segnale di forte potenzialità. In mercati più evoluti, dove è stata fatta una forte promozione sui consumi, la penetrazione è di oltre il 50%. C’è dunque la possibilità di interessare più famiglie al consumo di piccoli frutti anche in Italia”, ha sottolineato Drahorad. Tutti i dati presentati sono disponibili per gli iscritti a Italian Berry.

Scarica la presentazione

Clicca qui per scaricare la presentazione di Thomas Drahorad.

Post raccolta, shelf life e seconda vita degli scarti

Tra gli studi in corso quello legato alla gestione del post raccolta di cui hanno riferito Ilenia Tinebra e Graziana Errera del Dipartimento Saaf dell’Università degli studi di Palermo.

Tre anni di lavoro, in collaborazione con Vito Gambina, per ragionare sulla possibilità di aumentare la shelf life dei piccoli frutti. Nel corso del tempo sono state applicate diverse soluzioni, tra cui tecnologie ad atmosfera modificata e rivestimenti commestibili per preservarne le caratteristiche.

Lo studio ha permesso di lavorare anche su una seconda vita degli scarti individuando, tra le tecniche di post raccolta, quelle che ha permettano di sfruttare al massimo la materia prima. Attraverso un processo di essiccazione, associato all’uso di ultrasuoni, si è arrivati all’ottenimento di una polvere di piccoli frutti che, come hanno dimostrato le successive analisi, ha mantenuto un alto potere ossidante e un elevato effetto anti-microbiotico.

La polvere è risultata anche dotata di un gusto piacevole, motivo per cui sono stati preparati dei biscotti che, sottoposti ad un gruppo test, sono stati apparsi di gusto piacevole così a successivi approfondimenti su eventuali possibilità di commercializzazione.

Il problema maggiore, tuttavia, riguarda il calore che i frutti assorbono in campo che può causare una perdita di consistenza, e pertanto di qualità, e una maggiore sensibilità ai patogeni.

Lo studio ha permesso poi di valutare gli effetti della temperatura durante la raccolta, attraverso l’uso di sensori, arrivando a registrare una temperatura di 39.4 gradi.

Evidenziata inoltre la correlazione fra elevate temperature del frutto e shelf life. Partendo da ciò, si sta lavorando adesso all’implementazione di strategie che permettano di ridurre il calore già in campo, in modo particolare con l’utilizzo di CO2.

Innovazioni Mugavero

Altra ricerca presentata è quella condotta dall’azienda siciliana Mugavero in collaborazione con l’Università di Palermo per valutare formulati innovativi su fragola e mirtillo.

Un filone si è concentrato sulla tolleranza della pianta agli sbalzi termici, il miglioramento della colorazione e della conservabilità mentre un altro era finalizzato all’ottenimento di un frutto nutraceutico. Raggiunto l’obiettivo di aumentare i livelli di iodio con tutti i benefici che ciò comporta per la salute umana.

La ricerca si è soffermata inoltre sull’aumento della differenziazione a fiore partendo dall’evidenza che spesso, in ambienti mediterranei, le gemme sottostanti non fioriscono. Lo studio ha permesso invece di arrivare alla tanto attesa sincronizzazione.

Del Monte in Sicilia

Uno dei passaggi più attesi della giornata è stato l’intervento di Gianluigi Bertelli, senior sales manager di Del Monte, che ha presentato il nuovo progetto di sviluppo industriale della nota multinazionale dedicato ai soft fruit. “Vogliamo puntare sulla produzione locale con prodotti che saranno distribuiti in Sicilia e nel sud Italia”, ha spiegato Bertelli.

All’interno di una più ampia operazione di diversificazione, Del Monte guarda all’isola perché in grado di offrire una stagione dei piccoli frutti di maggiore durata e perché gli stessi consumi sull’isola sono in crescita.

Il progetto dovrebbe partire già dal prossimo settembre ed è aperto alla collaborazione con i produttori locali purché abbiano tutte le certificazioni necessarie per garantire un alto standard qualitativo.

Il magazzino dell’azienda di Vito Gambina, che è già certificato in opzione A, sarà il punto dove convergerà tutto il prodotto, siciliano in prevalenza ma anche importato se dovesse essere necessario, che verrà poi controllato e distribuito.

“Per me rappresenta un grande onore, ma per tutti noi produttori del Trapanese, è un’occasione per crescere a livello commerciale”, ha osservato Vito Gambina.

Antonella Genna per Italian Berry


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