12 lug 2024

Qualità a picco e rotture di stock: così non si salva nessuno!

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In questi giorni gli scaffali della GDO italiana offrono un quadro sconfortante nella categoria dei piccoli frutti. Rotture di stock, promozioni in difficoltà, qualità ai minimi storici.

L'Osservatorio Piccoli Frutti ha documentato nel dettaglio la situazione a Firenze, dove il 10 luglio 2024 è stato analizzato l'assortimento berries in 14 punti vendita della GDO, dal supemercato al discount e all'ipermercato.

I danni del meteo in Nord Italia

A livello produttivo le ultime settimane hanno evidenziato una vera e propria emergenza nella disponibilità di piccoli frutti di produzione italiana, principalmente a causa del maltempo che ha colpito le zone di produzione del Nord Italia. 

Già da fine maggio il Piemonte, la principale zona di produzione in Italia, era stato colpito da continui episodi di maltempo: le piogge avevano infatti lasciato pochi spiragli, con precipitazioni quasi il doppio della media climatica del periodo (+88%) e distribuite in modo abbastanza omogenee su tutto il territorio regionale. Nella metà dei giorni sono state registrate piogge “significative per il periodo”, cioè superiori ai 5mm considerati normali per il mese di maggio.

Le precipitazioni totali nel mese di giugno nella provincia di Cuneo sono state di 124mm (+28% rispetto alla norma del periodo 1991-2020) secondo i dati di Arpa Piemonte. A Saluzzo pioggia e temporali hanno caratterizzato le condizioni meteorologiche di 17 giorni su 30 nel mese di giugno, con tassi di umidità sempre superiori al 70%, con una punta del 97% il 24 giugno, nel pieno del periodo di raccolta del mirtillo (dati ilMeteo.it).

Gli effetti sugli scaffali

L'Osservatorio Piccoli Frutti ha evidenziato a Firenze una generalizzata difficoltà dei retailer nel gestire l'emergenza che ha colpito la disponibilità di mirtilli, lamponi e more.

Questo ha causato frequenti episodi di rotture di stock oppure di scaffali mal riforniti.

La qualità crolla

Ma è soprattutto la scarsa qualità che ha caratterizzato i prodotti a scaffale nel capoluogo toscano. Italian Berry misura la qualità in base a un'ispezione visuale dei campioni, attribuendo una valutazione su una scala 0-3, dove 3 corrisponde all'assenza di difetti evidenti e 0 corrisponde alla presenza di frutti guasti.

In particolare per mirtilli e lamponi il calo nella qualità è stato molto evidente. Mentre mediamente i mirtilli osservati nel primo semestre hanno avuto una valutazione pari a 2,61, nella rilevazione del 10/7 la qualità è precipitata a 1,24. 

Anche peggiore è risultata la qualità dei lamponi: a una media semestrale di 2,24 ha fatto fronte il dato medio di 0,63 rilevato a Firenze il 10 luglio 2024.


Gli scaffali vuoti

Oltre ai problemi di qualità, a Firenze erano evidenti anche le difficoltà nella gestione degli stock, con scaffali vuoti in un'elevata percentuale di punti vendita:

  • Mirtilli: scaffali vuoti in 4 punti vendita su 14 (29%)
  • Lamponi: scaffali vuoti in 1 punto vendita su 14 (7%)
  • More: scaffali vuoti in 1 punto vendita su 14 (7%)

Una gestione discutibile dell'emergenza

Solo Coop ha messo in atto delle azioni rivolte ai consumatori per gestire l'emergenza, e ne abbiamo parlato in questo post su Italian Berry. Coop ha dovuto spiegare ai consumatori perchè, in piena promozione, il prodotto non era disponibile a scaffale e lo ha fatto a suo modo.

Negli altri punti vendita visitati il consumatore, se trovava il prodotto, lo trovava di qualità generalmente inferiore alla media e, nel caso di mirtilli e lamponi (che rappresentano circa l'85% delle vendite della categoria) di qualità molto scarsa. 

Sicuramente un servizio deludente per i consumatori e che non aiuta la crescita della categoria. Si è trattato di una delusione trasversale, che ha interessato i consumatori di tutte le insegne presenti nel capoluogo toscano. E tutto ci fa pensare che, in questo periodo, la situazione non sia molta diversa a livello nazionale.

Approfondisci su myfruit

(myfruit.it 10-07-2024) L’Osservatorio Piccoli frutti si ferma a Firenze e non è un bel vedereLa qualità del mirtillo italiano è pessima: quasi tutte le rilevazioni non riscontrano prodotto idoneo alla vendita; comunque è segnalata la presenza di frutti guasti e scoppiati in tutti i cestini, per qualsiasi marchio e supermercato. Situazione simile per i lamponi, mentre le more raggiungono standard qualitativi discreti. A proposito di origini, more e lamponi sono di origine italiana, mentre per il mirtillo si trova anche prodotto proveniente dal Marocco (di scarsa qualità) e dalla Polonia (migliore). I prezzi sono medi ma ci sono anche molte promozioni ma il prodotto resta a scaffale. Forse anche perché i lotti non freschissimi, molti anche della settimana scorsa. 

Leggi l'articolo completo su myfruit.it.



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