Sebastián Ochoa Münzenmayer è il protagonista dell’ultima intervista di Berry Talks: un agronomo di livello internazionale specializzato in mirtilli che ha iniziato la sua attività negli anni novanta in Cile per estenderla poi a tutti principali paesi produttori a livello globale.
In questa intervista Sebastián Ochoa Münzenmayer analizza i principali temi caldi: il passaggio della produzione cilena dalla sovraproduzione al nuovo indirizzo strategico basato sul rinnovamento varietale e l’incremento dello standard qualitativo, l’importanza della gestione colturale abbinata alla scelta della varietà più adatta per ogni contesto produttivo, il ruolo e il futuro di quelli che considera i Big Four del mirtillo mondiale: Perù, Messico, Marocco e Cina.
Berry Talks è format ideato e prodotto da un pool internazionale composto da Jorge Pedro Rosa Duarte (Portogallo), Shiham Zahidi (Marocco), e Thomas Drahorad (Italia).
Sebastián Ochoa Münzenmayer, dopo il percorso di studi universitari ha iniziato la sua carriera in Cile come responsabile del controllo qualità in un’azienda da 150 ettari di produzione di mirtilli che confinava con l’azienda agricola di sua nonna. Lì ha potuto seguire in prima persona l’evoluzione dell’industria cilena dei mirtilli, che negli seguenti avrebbe visto un vero boom.
A 28 anni, dopo avere iniziato la sua carriera come consulente indipendente, diventa direttore di un’azienda di produzione. In seguito allarga il suo raggio d’azione per includere i principali paesi produttori di mirtilli del Sudamerica (Argentina, Cile, Messico, Perù) collaborando con produttori e breeder.
A questo punto decide di aprire una propria società di consulenza che attualmente si occupa di colture di mirtilli in produzione su 14 mila ettari in 15 diversi paesi.