31 ott 2025

Ucraina: rallenta il calo produttivo, ma l'export di frutti di bosco accelera

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Nonostante le difficoltà legate alla guerra, alla carenza di manodopera e all'aumento dei costi, il settore dei piccoli frutti in Ucraina sta mostrando segnali di resilienza.

La produzione si sta stabilizzando grazie a una riorganizzazione interna, mentre l'export, spinto dalla domanda globale, segna numeri in forte crescita.

Produzione stabile nonostante le difficoltà

Negli ultimi anni, la produzione di piccoli frutti in Ucraina ha rallentato il proprio declino.

A incidere su questo risultato è stata una ristrutturazione delle quote produttive tra le diverse tipologie di bacche, che ha permesso di contenere le perdite nonostante la distruzione delle infrastrutture, la fuga di lavoratori agricoli e l'inflazione nei costi produttivi.

Export in crescita: il traino è la domanda globale

Nel 2024, le esportazioni di frutti di bosco freschi sono cresciute del 72% rispetto al 2022, mentre quelle di prodotto congelato hanno registrato un aumento del 24%.

Polonia (34%) e Paesi Bassi (28%) sono i principali acquirenti di frutta fresca, entrambi raddoppiando gli acquisti rispetto al 2022.

Crescono anche le quote di Georgia, Germania, Moldova e Romania.

Per i frutti congelati, i principali mercati di sbocco sono Polonia (35%), Germania (23%), Austria (10%) e Italia (8%).

Fragole: calo produttivo e crescita dell'import

Nel biennio 2023-2024, la produzione di fragole è scesa solo del 4% (2.000 tonnellate), rallentando il trend negativo del 2022 (-12%).

Tuttavia, la riduzione dell'offerta interna ha aumentato l'importazione di fragole fresche, provenienti per il 95% dalla Grecia.

Le esportazioni di fragole fresche sono in calo costante dal 2017, ma nel 2024 si registra una lieve ripresa (+30% rispetto al 2023), grazie alla domanda dalla Romania.

Le fragole congelate, invece, stanno guadagnando terreno: seppur inferiori del 20% rispetto ai livelli pre-bellici del 2022, hanno superato i volumi del 2023.

I principali mercati sono Polonia (60%) e Germania (10%).

Sul fronte import, spiccano le forniture dall'Egitto, triplicate rispetto al 2023.

Lamponi: boom per il congelato, soffre il fresco

La produzione totale di lamponi è scesa di 2.700 tonnellate (-7,5%).

Le esportazioni di lamponi freschi, più sensibili alle dinamiche di mercato, risultano penalizzate.

Polonia e Paesi Bassi restano i principali acquirenti.

L'import di lamponi freschi è limitato a varietà premium, soprattutto da Spagna e Marocco, ma risulta in calo.

Diversa la situazione per i lamponi congelati: le esportazioni aumentano stabilmente di 10.000 tonnellate ogni anno.

Germania (30%) ha triplicato le importazioni rispetto al 2022, mentre Polonia rimane il primo mercato (40%).

Crescono anche Belgio, Austria, Italia e Francia.

Ribes: produzione in calo, export verso la ripresa

Il ribes rosso registra un calo produttivo costante del 6-7% annuo.

Nonostante ciò, nel 2024 le esportazioni di prodotto fresco sono tornate ai livelli del 2022, trainate da prezzi più competitivi offerti dai mercati europei rispetto a quello interno.

La Polonia assorbe oltre il 90% dell'export ucraino, seguita da Moldova.

Quasi inesistente l'import.

Per il ribes congelato, le esportazioni restano inferiori del 40% rispetto al 2022, ma hanno raddoppiato i volumi sul 2023.

Polonia (40%) resta il mercato principale, seguita da Germania (15%), Francia (5%), Austria (5%) e Italia (4%).

Gli acquisti ucraini di ribes congelato si sono dimezzati rispetto al 2023, provenendo soprattutto da Germania e Paesi Bassi.

Mirtilli: cresce la produzione, vola l'export

Nonostante i dati ufficiali coprano solo una parte delle superfici coltivate, il trend di crescita dei mirtilli è evidente: la produzione è quasi raddoppiata dal 2022, grazie a nuovi impianti e all'aumento della produttività di quelli già esistenti.

Le esportazioni di mirtilli freschi aumentano di 2-3 mila tonnellate ogni anno.

I Paesi Bassi (40%) hanno raddoppiato le importazioni nel 2024, mentre la Polonia si attesta al 30%.

Seguono Georgia (6%), Moldova (5%) e Regno Unito (5%).

In calo l'import ucraino di mirtilli freschi, dimezzato rispetto al 2023; i principali fornitori restano Spagna, Perù e Marocco.

I mirtilli congelati stanno recuperando dopo i problemi logistici del 2023, raggiungendo i livelli del 2022.

Le principali destinazioni sono Polonia (30%), Germania (20%), Austria (15%) e Italia (20%).

L'import riguarda solo varietà premium, fornite da Polonia e Canada.

Sfide e opportunità per l’Ucraina 

Nonostante le sfide senza precedenti, l'Ucraina sta dimostrando una notevole capacità di adattamento nel settore dei piccoli frutti.

L'export in crescita rappresenta una valvola di sfogo cruciale per un comparto che punta sempre più all'integrazione nei mercati europei.

Le prospettive future dipenderanno dalla stabilità del contesto geopolitico e dalla capacità di innovare le infrastrutture produttive.

Fonte: uaberries.com


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