13 mar 2023

Ucraina: nonostante le intemperie crescita mirtillo nel 2023

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L'industria del mirtillo in Ucraina ha affrontato molte sfide negli ultimi anni, tra cui il fattore guerra in corso nel 2022 e 2023.

Per fare il punto sulla situazione dell'Ucraina, Taras Bashtannyk della Ukrainian Horticultural Association (UHA) ha presentato una relazione alla 11 edizione del Blueberry Conference tenutasi in Polonia il 9-10 marzo.

Nel marzo 2022 c'era una totale incertezza sul futuro del settore e nel periodo tra aprile e maggio 2022 le catene di approvvigionamento interrotte e la mancanza di risorse essenziali come carburante, fitofarmaci, fertilizzanti e imballaggi erano i problemi principali. Nel periodo estivo, da giugno a agosto 2022, le code alle frontiere, i problemi con le esportazioni e la riduzione del mercato del consumo interno hanno ulteriormente aggravato le sfide. Nell'ottobre-dicembre 2022 l'industria ha dovuto affrontare anche problemi legati alla fornitura elettrica.

Guardando al futuro, l'unico problema significativo previsto per il 2023 è il ridotto consumo interno a fronte della crescita dei volumi di produzione.

Nonostante queste sfide, l'industria del mirtillo in Ucraina presenta diversi aspetti positivi che hanno il potenziale per favorirne lo sviluppo. L'Ucraina ha diverse zone climatiche che consentono di raccogliere i mirtilli da metà maggio (in tunnel di plastica) fino alla fine di settembre, e il Paese ha più di un milione di ettari di terreno adatti alla produzione di mirtilli in termini di acidità del suolo e accesso all'acqua.

L'Ucraina ha anche una logistica competitiva per il mercato dell'UE, con una distanza di 1.975 km tra Zhytomyr (nella parte centrale dell'Ucraina) e Rotterdam e 2.250 km tra Rotterdam e Huelva (nella parte sud-ovest Spagna). Inoltre, l'Ucraina dispone di abbondanti risorse di manodopera e l'assenza della Drosophila suzukii rappresenta un vantaggio significativo.

Tuttavia, diverse questioni chiave ostacolano uno sviluppo ancora più rapido della produzione di mirtilli in Ucraina. Una sfida significativa è la mancanza di conoscenza ed esperienza di molti nuovi operatori del settore, con conseguente bassa produttività e qualità. Mancano anche strutture di selezione e stoccaggio e molti produttori non hanno esperienza con la logistica e le esportazioni. Anche la carenza di materiale da piantare e di substrato di qualità (torba e segatura) rappresenta una sfida.

Ciononostante, le previsioni di sviluppo del settore dei mirtilli in Ucraina sono positive. Si prevede che la superficie coltivata cresca con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 15-20% all'anno.

Si prevede anche che l'Ucraina raccoglierà 2.000-2.500 tonnellate di mirtilli in più all'anno nei prossimi cinque anni, con esportazioni che potrebbero raggiungere le 10.000 tonnellate entro la fine del 2025. Nei prossimi cinque anni sono previsti nuovi progetti incentrati sulla produzione di mirtilli fuori stagione a maggio o settembre, nuovi progetti di coltivazione di mirtilli biologici e l'uso di stoccaggio in atmosfera controllata per estendere la stagione di approvvigionamento fino a novembre.

Produzione di mirtilli in Ucraina nel 2021.

A quanto detto si aggiungeranno anche nuove piantagioni con varietà moderne e costanti miglioramenti nei processi di post-raccolta. Inoltre, gli standard internazionali come GlobalGAP, GRASP e BRC diventeranno standard per tutti i produttori. È prevista anche la creazione di nuovi anelli della catena, come associazioni, cooperative e commercianti professionisti, e l'apertura di nuovi mercati, come il Medio Oriente, l'India e il Sud-Est asiatico.

In conclusione, l'industria del mirtillo in Ucraina si trova ad affrontare molte sfide, tra cui il fattore guerra, ancora in corso nel 2023, la mancanza di conoscenze ed esperienza tra molti nuovi arrivati e la carenza di materiale da piantare e di substrato di qualità. Tuttavia, l'industria ha anche diversi aspetti positivi, come la logistica competitiva verso il mercato dell'UE, le abbondanti risorse di manodopera e le diverse zone climatiche che consentono periodi di raccolta più lunghi.

Volgendo lo sguardo al futuro, si auspica una crescita significativa del settore, con nuovi progetti, miglioramenti nei processi di post-raccolta, assieme alla fondazione di enti e cooperative specializzate, per puntare poi sull'apertura di nuovi mercati a livello globale.


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