La cooperativa agricola Sant'Orsola sta progettando la "serra trentina", una struttura resistente al cambiamento climatico con coperture verdi integrate nel paesaggio. Questa serra sarà adatta alla coltivazione di fragole e piccoli frutti, considerando le temperature elevate che hanno raggiunto i 45 gradi nei tunnel.
Il modello definitivo è previsto entro la fine del 2024, coinvolgendo ricercatori italiani e olandesi. Costruttori, tecnici del settore ed esperti in paesaggio hanno presentato i primi risultati di questo progetto agli oltre 600 soci della cooperativa. La serra sarà robusta, di forma ogivale, e progettata per resistere a venti forti, bombe d'acqua e grandinate. L'obiettivo è creare una struttura ecosostenibile che si integri bene con l'ambiente esterno.
Le ricerche mirano anche a sviluppare un nuovo microclima interno per mitigare le temperature elevate. La cooperativa ha collaborato con ricercatrici olandesi dell'università di Wageningen (Olanda) per sperimentare soluzioni come l'uso di teli retinati verdi e nebulizzazione dell'aria senza compromettere la qualità dei prodotti.
Il progetto è stato presentato nel corso di un incontro che si è svolto il 26 gennaio 2024 presso l'Auditorium del Villaggio Piccoli Frutti nel corso del quale Silvio Bertoldi, presidente della cooperativa, ha sottolineato l'importanza di investire in nuove strutture per affrontare il cambiamento climatico. Il direttore Matteo Bartolini ha evidenziato la necessità di una direzione tecnico-scientifica basata su ricerca ed esperienze di settore. L'architetto Marcello Lubian ha segnalato le sfide normative e la necessità di semplificarle per agevolare gli imprenditori.
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