22 nov 2024

Presentata la "serra trentina" di Sant'Orsola per il futuro di ambiente e produttori

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Verde e mimetizzata nel paesaggio, ombreggiata, ventilata, abbatte le alte temperature interne, aiuta i lavoratori, le piante, i frutti e gli insetti utili. Serra come frutto della ricerca applicata, la cooperativa Sant'Orsola continua ad alimentare la catena della conoscenza a favore dei soci.

Dopo due anni di studi e sperimentazioni compiute in Valsugana ed in Olanda, la cooperativa Sant'Orsola ha presentato la ieri sera ai suoi soci nell'auditorum del Villaggio ed a chi era collegato in remoto. Una novità assoluta.

È tempo di rinnovare le serre

Serra coperta da particolari teli verdi, mimetizzata nel paesaggio circostante, ombreggiata. Adatta a contrastare le temperature crescenti. Trentina perchè la cooperativa ha origini storiche locali, ma a disposizione dei soci produttori dal Nord al Sud della Penisola e di chi intende entrare nel settore frutticolo.

Ma perché una nuova serra in sostituzione ai tunnel attuali?

Matteo Bortolini, dopo il saluto iniziale del presidente Silvio Bertoldi - la nuova serra che proponiamo è frutto della ricerca applicata, ci dà un risultato subito utilizzabile dai produttori, operativo. E' tempo di rinnovare il nostro parco serre che mediamente conta trent'anni d'età. Inoltre abbiamo anche trovato il modo di aiutare i soci a sostenere l'onere finanziario necessario ad investire nei nuovi impianti>.

Gianluca Savini (dx) e Kevin Kooper

Nel merito è entrato Michele Plancher, responsabile dell'area amministrativa e finanziaria della cooperativa, spiegando modalità di accesso al credito bancario. Vantaggiose per i soci che hanno visione di prospettiva e vogliano migliorare la produttività e la redditività aziendale, mitigando gli effetti del cambiamento climatico investendo nelle nuove serre.

Abbattimento di temperatura e uso di acqua

Sotto i tunnel tradizionali la temperatura estiva in Trentino ha raggiunto i 43 gradi (è maggiore altrove), rendendo più faticoso il lavoro degli addetti e incidendo sulla salute degli insetti utili introdotti per la lotta biologica e sulle piante stesse. Dal 2022 i ricercatori del Campo sperimentale della Sant'Orsola e dell'università olandese di Wageningen, polo d'eccellenza internazionale in agricoltura avanzata, hanno unito le forze e testato l'esito delle loro analisi e delle prove nell'azienda di Paolo Pintarelli, socio della cooperativa, coltivatore a Campiello di Levico. Nei suoi campi, nuove serre verdi per le sperimentazioni affiancate a quelle bianche tradizionali con funzione di controllo.

Ieri sera Gianluca Savini, responabile dell'area ricerca, sperimentazione e sviluppo della Sant'Orsola e Kevin Koper della Wageningen University and Research hanno illustrato i risultati del loro lavoro, volto ad abbattere il caldo nelle serre ed a migliorare la qualità e la produzione di fragole e piccoli frutti.

Aumento della superficie e della ventilazione

Nel dettaglio, la serra trentina proposta ai soci aumenta le dimensioni rispetto ai tunnel oggi disseminati sul territorio, è lunga 40 metri, il doppio dell'attuale standard, alta poco meno di 5 e larga sette e mezzo. La notevole dimensione, il particolare ancoraggio al suolo ed un cupolino posto sulla sommità consentono una ventilazione interna oggi impensabile. La tecnologia introdotta, inoltre, consente di disporre e conservare i teli di copertura in modo agile sulla sommità dell'impianto.

La copertura con teli verdi permette di abbassare la temperatura media annua di 3 gradi (poco solo in apparenza) e produce un ombreggiamento che toglie il 12 per cento di luce solare all'interno ed il 30 per cento di luce sulle foglie. Il risparmio nell'uso dell'acqua è pari al 14 per cento. Le analisi condotte hanno dimostrato che l'ombreggiatura non altera la qualità della frutta, il gusto rimane quello attuale, che le capacità produttive aumentano e gli spazi inutilizzati sono annullati.

Aumento delle rese

A conti fatti, la resa per metro quadrato cresce fino al 20 per cento rispetto ai tunnel attuali. L'investimento necessario trasforma i soci della Sant''Orsola da tradizionali produttori in moderni imprenditori agricoli.

Le coperture sono in grado di resistere a venti impetuosi, alle bombe d'acqua, alla grandine grossa battente ed al peso della neve fino a 30 centimetri di altezza.

A sostegno della necessità di cambiamento è intervenuto nel corso della serata anche Nicola Leonardi, il responsabile dell'area commerciale della cooperativa.

Ha sostenuto che la nuova serra consentirà di aumentare le performances della Sant'Orsola sul mercato nazionale. Crescere è indispensabile, ha ricordato ai soci, perché la concorrenza è sempre più agguerrita. Sta accadendo, tra l'altro, che grandi produttori internazionali di marchi assai noti vendano i loro frutti direttamente nei mercati più importanti d'Italia e ciò rappresenta una novità cui è necessario far fronte.

Fonte: S. Orsola


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