Romualdo Riva è direttore generale di Berryway, una rete di produttori italiani e partner internazionali costituita nel 2018 per fornire berries al mercato italiano,
In questa intervista esclusiva a Italian Berry fa un bilancio dell'impatto dell'emergenza che ha colpito l'Italia negli ultimi due mesi e delinea criticità e opportunità della imminente campagna berries dal Piemonte.
Come sta reagendo il mercato italiano dei berries all'impatto del Covid-19?
A inizio marzo, durante le prime settimane della crisi, la reazione è stata negativa, con cali del fatturato che hanno toccato il 15-20%. In quei giorni era prevalente la richiesta di prodotti a bassa deperibilità e purtroppo i piccoli frutti non sono percepiti come tali dal consumatore, anche se i mirtilli si conservano molti giorni in frigorifero. Poi gradualmente il consumo si è stabilizzato e nelle ultime 2-3 settimane abbiamo registrato aumenti importanti negli ordini.
Qual è la situazione adesso nella GDO italiana?
Abbiamo registrato una differenza tra le diverse insegne della GDO italiana: su alcune l'impatto della crisi Covid-19 sui consumi è stato maggiore (con un brusco calo delle vendite e la rimozione di alcune referenze dall'assortimento), su altre più contenuto anche nella fase più acuta di marzo.
Dal punto di vista commerciale la situazione sta ora tornando alla normalità e gli scaffali si stanno ripopolando con l'intero assortimento dei berries e con una maggiore varietà dei formati oltre al classico 125g.
A cosa è dovuta questa differenza?
Le linee premium che sono centrali nella strategia di Berryway hanno mantenuto le promesse: la nostra strategia di selezione delle varietà e continuità nella disponibilità ha creato un forte legame con il consumatore che non si è interrotto neanche nelle settimane più difficili.
Quali sono le prospettive per la campagna estiva?
Le principali zone di produzione a partire dalla Spagna stanno scontando pesantemente la mancanza di manodopera per la raccolta. Sebbene il prodotto non manchi in campagna, c'è carenza di offerta: i produttori non riescono a raccogliere il prodotto e sono costretti ad abbandonare interi blocchi di produzione.
Come si riflette questa situazione nei prezzi?
I tre principali prodotti della categoria dei berries (fragole, mirtilli e lamponi) stanno attraversando una fase di mercato imprevista: mentre il calendario ci dice che dovremmo essere nel picco produttivo, i prezzi sono a livelli molto elevati, mai registrati in questo periodo.
I prezzi dei lamponi sono cresciuti molto nelle ultime settimane e i mirtilli hanno valori più che doppi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Come si presenta la situazione della produzione italiana?
In Piemonte il fabbisogno di manodopera per la raccolta di frutta estiva è di circa 10-12000 persone e questo rappresenta sicuramente una criticità per il settore dei piccoli frutti, che è particolarmente dipendente dal fattore umano nella raccolta.
Anche se l'azienda agricola media italiana e piemontese è più piccola rispetto a quelle spagnole e c'è una maggiore incidenza di aziende a conduzioni familiare, ci sono comunque nella nostra zona aziende che hanno bisogno di 40-50 persone per la raccolta.
Quali sono i principali problemi che vi preparate a fronteggiare per gestire la manodopera?
Oltre alla reperibilità di personale, si dovrà fare fronte ad altre complicazioni: ad esempio la gestione del distanziamento delle persone in campagna, la creazione di apposite aree per le pause, la gestione degli insediamenti dove il personale alloggia e dorme.
Non è possibile fare maggior utilizzo di personale locale?
Non credo. Ad esempio nella provincia di Cuneo il tasso di disoccupazione fisiologico è del 2.5%-3%: quelli che adesso sono temporaneamente disoccupati, appena possibile riprenderanno le attività originarie, ad esempio nella ristorazione e negli alberghi. Certamente non verranno a lavorare qualche giorno in campagna. E' per questo che 90% della manodopera agricola nel cuneese è di origine straniera.
Com'è la situazione in campo?
La fioritura dei mirtilli è stata buona e abbondante e ci aspettiamo un buon raccolto a partire dalla settimana 24, cioè dal 5-10 giugno,
I lamponi sono in uno stato vegetativo molto buono e la commercializzazione inizierà i primi di giugno.