Molari Soc. Agricola, una società italiana specializzata nel vivaismo e nello sviluppo varietale dei piccolil frutti, annuncia in esclusiva a Italian Berry una nuova partnership con Fall Creek per lo sviluppo dell’offerta italiana di mirtilli, offrendo ai produttori una selezione di varietà di nuova generazione e già molto diffuse in altre parti del mondo.
Sebastiano Molari negli anni 60 inizia in Romagna la produzione di fragole ma è negli anni 80 che il figlio Giuseppe attiva l’attività vivaistica assieme al giovane Gilberto. Negli anni 2000 Molari compie il grande salto nel breeding, sviluppando alcune varietà di lampone diffuse a livello globale. La nuova generazione, rappresentata da Luca e Matteo, ha preso i primi contatti con Fall Creek nel 2023, aprendo un dialogo tra il principale vivaio di mirtilli a livello globale e un leader italiano nel vivaismo dei piccoli frutti.
Due strategie convergenti
Racconta Andrea Pergher, responsabile tecnico Italia di Fall Creek: “Avevamo necessità di avere in Italia un sistema di distribuzione più capillare, per servire i clienti più piccoli e più locali, con una modalità che abbiamo già sperimentato con successo in Germania. L’obiettivo era di ottimizzare la logistica e il servizio al cliente, superando anche la barriera linguistica.
Anche la logistica è un aspetto importante per garantire un servizio puntuale e a misura di ogni cliente, con meno impatto ambientale e meno costi di trasporto grazie alla prossimità con il mercato italiano.”
“A questa esigenza di Fall Creek corrispondeva un nostro obiettivo strategico” afferma Monia Dall’Ara, responsabile commerciale di Molari Soc. Agricola. “Per i mirtilli puntavamo ad avere un pacchetto varietale completo, con varietà migliorative adatte a soddisfare le esigenze dei nostri clienti.
Nel nostro catalogo mancavano una parte importante dell’assortimento: sia per le varietà high chill (Draper sta iniziando a essere superata in favore di Top Shelf) che low chill (Ventura e altre varietà sempre di Fall Creek). C’era l’esigenza sia di coprire carenze nel catalogo e anche di migliorarlo.”
“Ci siamo resi conto contemporaneamente che Fall Creek aveva la necessità di un supporto globale per coprire le zone più periferiche oppure per quantità minori, con una conoscenza capillare del territorio, sia da agricoltori che da tecnici. Per Molari i produttori medi e piccoli sono clienti importanti e questo si integra perfettamente con l’attuale assetto commerciale di Fall Creek.
Anche i clienti attuali di Fall Creek possono fare riferimento a Molari per avere un servizio migliore e più puntuale” sottolinea Monia Dall’Ara.
L'accordo di partnership
In breve tempo Fall Creek e Molari hanno quindi firmato un accordo che prevede i diritti sul territorio italiano per Molari, con completa disponibilità delle varietà di tutti i mirtilli dell’Open Catalogue di Fall Creek.
Jacopo Giuliani, technical manager spiega a Italian Berry gli obiettivi tecnici della collaborazione: “Lo scopo è migliorare il panorama varietale italiano, portando gradualmente i produttori a varietà più nuove, che sono indubbiamente migliorative da tanti punti di vista."
"Alcune varietà tradizionali in Italia come Duke e Draper possono essere considerate di seconda generazione, mentre noi proponiamo mirtilli della terza generazione, forti dell’esperienza di Fall Creek che ormai ha sul mercato anche i mirtilli di quarta generazione che rappresentano la punta di diamante raggruppate nella Fall Creek Collection e nelle varietà Sekoya.”
“Il catalogo Fall Creek che distribuiremo in modo capillare sul territorio italiano comprende sia le tipologie high chill per i climi più freddi che quelle low chill per le regioni meridionali e insulari” continua Giuliani.
Varietà high-medium chill
Per le esigenze dei produttori nelle zone con climi più freddi sono disponibili cinque varietà che, con scalarità, coprono un calendario che va dai primi di giugno a fine agosto. In ordine di maturazione ci sono quindi:
Blue Ribbon
Varietà a maturazione medio precoce (+10 giorni rispetto a Duke) e di ottima produttività. È una varietà di buon calibro (large), mediamente superiore a Draper. La conservabilità buona e il frutto è duro, confrontabile a Draper.
Top Shelf
Varietà a maturazione intermedia (simile a Draper), pezzatura “Large”, buon sapore.
Valor
Maturazione intermedia (5 – 7 giorni dopo Top Shelf), si differenzia per la pezzatura extra large dei frutti e quindi per una elevata resa alla raccolta. Portamento eretto, molto rustica, facile da coltivare, e da potare. La varietà di riferimento è Blue Crop, per la quale Valor rappresenta la scelta migliorativa.
Cargo
Varietà a maturazione tardiva (sostitutiva di Liberty); caratteristica principale è l’elevata conservabilità e shelf life dei frutti.
Last Call
La più tardiva del pacchetto varietale, sostitutiva e migliorativa di Aurora. Presenta come Valor un’ottima resistenza al freddo. Raccolta tutto agosto.
Varietà low chill
Per le regioni più calde il catalogo di Fall Creek prevede un gruppo di varietà che permette di coprire una stagione di raccolta dai primi di marzo a tutto giugno.
Ventura
Caratterizzata dall'elevata precocità, si raccoglie dai primi di marzo fino a maggio. È consigliata per la produzione in serra, non in campo aperto siccome occorre proteggere le piante durante la fase delicata della fioritura. Ormai un varietà consolidata e ben conosciuta, rimane tra le principali varietà per il Sud Italia, ancora ricercata dai produttori, anche per rimpiazzare piante di Ventura che per vari motivi sono da sostituire.
Ventura eccelle principalmente per la sua precocità; ha un gusto e una consistenza media. Il fabbisogno di freddo è basso (circa 100 ore). Deve essere potata entro fine maggio per evitare il caldo eccessivo dell’estate che può mettere a rischio il raccolto dell’anno successivo.
La formazione dei produttori italiani
“Molari ha in programma un particolare impegno di formazione nei confronti degli agricoltori, che spesso hanno bassa propensione al rischio, per portarli a conoscere ed apprezzare queste nuove varietà” afferma Monia Dall’Ara con riferimento all’attività commerciale che li vedrà impegnati in questa prima stagione come vivaisti esclusivi di Fall Creek.
“Si tratta di vincere una naturale resistenza al cambiamento ed accompagnare i produttori in un percorso virtuoso di rinnovamento varietale. Crediamo fermamente che solo così la filiera produttiva potrà rimanere competitiva e offrire ai propri clienti e consumatori un prodotto all’altezza delle aspettative.”
Dalla micropropagazione al vaso
Jacopo Giuliani spiega nel dettaglio l’attività produttiva che Molari svolgerà in esclusiva per Fall Creek in Italia: “Per quanto riguarda la modalità di produzione delle piante, una volta completata l’attività di micropropagazione e radicazione che Fall Creek effettua da settembre, le piante alte circa 10 cm vengono confezionate in alveoli e spedite a Molari.
Nel vivaio italiano le piantine completano il processo di crescita dalla primavera fino all’autunno seguente, quando vengono trapiantate in vasi da 1,3 litri e consegnate ai clienti per il trapianto definitivo prima del riposo vegetativo, cioè in ottobre-novembre.”
Monia Dall’Ara (Molari) afferma di avere “già venduto un’importante quota delle piante che Fall Creek ha destinato all’Italia per questa stagione e le prenotazioni sono ancora aperte per la restante parte.
I nostri clienti sono invitati nella nostra struttura con un programma esclusivo di welcoming, in cui vengono accompagnati per conoscere tutte le potenzialità dei nostri programmi varietali e per un primo colloquio di consulenza agronomica personalizzata con il nostro team tecnico.”
Un'Italia con mirtilli migliori
Andrea Pergher (Fall Creek) conclude: “Grazie alla partnership con Molari contiamo di dare anche ai produttori italiani un accesso facilitato a varietà migliorative, contribuendo a costruire un mondo con mirtilli migliori, seguendo in modo capillare anche sul territorio italiano la nostra strategia globale, che ha portato Fall Creek a essere leader globale per diffusione e innovazione”.