02 feb 2020

L'impatto di Drosophila Suzukii sulla coltura del mirtillo: uno studio USA

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La Drosophila suzukii è diventata una delle principali preoccupazioni dei coltivatori di bacche negli Stati Uniti. In questo studio, è stato valutato l'impatto economico di D. suzukii sul settore dei mirtilli selvatici del Maine da due prospettive.

La prima analisi ha stimato gli impatti economici a livello statale di D. suzukii sulla filiera dei mirtilli selvatici del Maine in assenza di controlli. Abbiamo scoperto che D. suzukii potrebbe comportare una drastica perdita di entrate per il settore, che potrebbe essere di oltre 6,8 milioni di dollari nel peggiore dei casi (ipotizzando una riduzione del 30% del rendimento).

Nella seconda analisi, è stata usata utilizzato la simulazione di Monte Carlo per confrontare i ricavi attesi nell'ambito di diverse strategie di gestione per un tipico allevamento di mirtilli selvatici del Maine. L'analisi si è concentrata su una settimana decisionale durante la stagione del raccolto, che il coltivatore può scegliere tra tre strategie di controllo: nessun controllo, raccolta precoce o applicazione di insetticidi.

I risultati hanno suggerito che le applicazioni di insetticidi non sono economicamente ottimali nella maggior parte degli scenari a basso rischio di infestazione. Inoltre, sebbene la strategia di raccolta precoce sia una delle strategie per evitare le infestazioni di D. suzukii per la produzione di mirtilli selvatici nel Maine, il compromesso è la perdita di reddito derivante dal raccolto immaturo.

Utilizzando i risultati della simulazione, sono stati riassunti i tempi ottimali di raccolta per quanto riguarda il livello di maturità dei frutti in diversi scenari di rischio di infestazione da D. suzukii, che possono ridurre al minimo la perdita di reddito derivante dall'adozione della strategia di gestione della raccolta precoce.

Leggi lo studio completo: The Economic Impacts and Management of Spotted Wing Drosophila (Drosophila Suzukii): The Case of Wild Blueberries in Maine

Foto: Matteo Maspero and Andrea Tantardini, Centro MiRT – Fondazione Minoprio (IT) – EPPO

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