Dalla Romagna al mondo intero: questa, in pochissime parole, la storia di Infia, azienda specializzata in soluzioni di packaging plastico per l’ortofrutta che sarà presente alla Berry Area in occasione di Macfrut 2025.
Due gli stabilimenti produttivi, uno in Italia e uno in Spagna, dove sono impiegati in tutto oltre 400 dipendenti. Da qui i suoi prodotti, tra cui anche quelli dedicati ai berries, vengono distribuiti in oltre 80 Paesi. Oggi Infia è parte di KP, multinazionale presente in tutto il mondo.
Un network internazionale strategico
Uno dei punti di forza dell’azienda è proprio il network internazionale che è riuscita a realizzare nel corso dei decenni. “Riusciamo a garantire che vari articoli ortofrutticoli come mirtilli e lamponi provenienti da Cile, Perù, Messico, India, Sudafrica e Marocco arrivino alla Gdo europea all’interno dello stesso imballaggio. Questa capillarità permette inoltre di offrire un servizio di assoluto livello”, spiega il Sales Manager Matteo Camillini.
Nella storia di Infia, i berries hanno sempre avuto un posto di rilievo. L’azienda infatti è attiva nel settore fin dagli anni ’50. “Siamo certi di non peccare di presunzione se affermiamo che, nel comparto, siamo il riferimento. All’esperienza maturata negli anni, si aggiungono una vasta gamma di proposte e le innovazioni tecniche che abbiamo elaborato”.
Innovazione e sostenibilità
Tra queste, c’è, ad esempio, la ventilazione laterale che abbatte anche del 25% il tempo di pre-cooling con vantaggi sia economici che qualitativi.
Non mancano le novità di prodotto: sono infatti in arrivo sul mercato dei packaging oggi molto utilizzati nel continente americano, ma anche soluzioni pensate per il comparto degli snack, adatte a essere facilmente usate fuori casa per concedersi un salutare e comodo spuntino.
Nella sua storia, Infia ha testato vari materiali: dai primi cestini in legno all’attuale plastica riciclata e riutilizzabile. “Oggi gli imballaggi migliori in termini di minor impatto ambientale, salubrità, performance, automazione, sicurezza alimentare e costi sono ancora le vaschette in R-Pet”.
Impegno concreto per l’ambiente
La plastica riciclata dunque diventa per Infia strumento per garantire alti standard, ma anche riduzione dello spreco alimentare, considerato primo generatore di Co2 immessa in atmosfera.
È in quest’ottica che l’azienda ha portato avanti ricerche e studi di LifeCycle Assessment (Lca), una metodologia analitica e sistematica che valuta l'impronta ambientale di un prodotto lungo il suo intero ciclo di vita.
“Inoltre realizziamo EPD (Environmental Product Declaration) per spiegare che la scelta sull’imballaggio corretto va presa alla luce di dati scientifici e misurabili e non di atteggiamenti impulsivi”.
Sostenibilità dunque, non greenwashing: “Siamo da sempre, non solo in questi ultimi anni in cui si abusa del termine, attenti all'utilizzo efficiente e rispettoso delle risorse, delle materie prime e del lavoro umano, il tutto nell’ottica di preservare l’ambiente in cui viviamo”.
Il futuro del packaging
Infia ribadisce come oggi non ci sono all’orizzonte soluzioni più sostenibili della plastica riciclata. “In futuro, con i progressi tecnologici, qualcosa potrebbe cambiare. Infia è alla continua ricerca di soluzioni che portino a ridurre ulteriormente l’impatto del packaging, mantenendo come focus sia la sostenibilità economica che la conservazione del prodotto”.
Un aspetto fondamentale è la sana gestione del fine vita. “Per progettare un packaging ecosostenibile è fondamentale capire cosa succede nella fase di fine vita e d’inizio della nuova”, spiega Camillini.
Da qui l’introduzione di azioni mirate a abbattere l’impronta di Co2 attraverso il recupero delle vaschette usate da cui crearne di nuove.
Ne è un esempio il progetto di economia circolare Tray2Tray attraverso il quale si realizzano imballaggi pensati per essere riciclati. “Creare imballaggi – sottolinea - non può prescindere dalla conoscenza di come verranno utilizzati o di tutti i processi che devono subire, dalla produzione allo smaltimento, al riciclo”.
Strategie e mercato globale
Tra gli aspetti fondamentali nella strategia aziendale anche le questioni legate a shelf-life e sicurezza alimentare. “Sono due driver imprescindibili che incidono fortemente sulle nostre scelte tecniche, in fase di produzione, e strategiche, in fase di commercializzazione. Se pensiamo che, a seconda dei vari periodi, è possibile trovare sui nostri scaffali prodotti provenienti da ogni parte del mondo, capiamo facilmente come siano determinanti”.
Ma il packaging è anche un elemento decisivo in fatto di comunicazione. Come coniugare questa esigenza con la funzionalità? Per Infia, le possibilità sono varie: da quella di imprimere il logo sul coperchio o sul lato del cestino alla pre-applicazione, in fase di realizzazione delle vaschette o dei coperchi, delle etichette adesive o codici a barre. E ancora manichetti con sistema ad ultrasuoni che, in quanto mono-materiale, sono più facili da smaltire. “Unici nel settore a farlo, possiamo stampare direttamente sul lato con una definizione di stampa altissima senza limite di numero colori”.
Soddisfacenti i risultati ottenuti nel 2024 nonostante l’aumento dei costi delle materie prime, confermato anche in questi primi mesi del 2025. La volontà di accrescere le percentuali di riciclo, in certi casi, riduce la disponibilità di materiale, con il conseguente aumento dei prezzi. “Siamo tuttavia fiduciosi che, come in passato, riusciremo a gestire questi passaggi non sempre facili”.
Un ruolo importante nel presente, e sicuramente anche in futuro, è quello giocato dall’export che, da decenni, supera l’80% delle vendite. “Non ci fermeremo: vogliamo continuare a crescere cogliendo le opportunità e le sfide che il mercato globale dell’ortofrutta ci offre”.
Ufficio stampa Infia
Berry AreaQuesto articolo fa parte della rubrica dedicata al nostro nuovo progetto di comunicazione in collaborazione con Macfrut 2025. Questa rubrica è di supporto all'evento del 6-8 maggio 2025 (Rimini Expo Centre), dove la Berry Area si pone come punto di riferimento per tutti coloro che cercano soluzioni innovative per la coltivazione e la commercializzazione di fragole e piccoli frutti. 👉 Scopri di più a questo link |