I Frutti di Gil, joint venture nata circa un anno fa dalla partnership fra il gruppo Orsero e Cerchia Holding di Matteo e Luca Molari ha appena compiuto un anno e si prepara a vivere un 2025 ricco di novità, sotto i migliori auspici. Un nuovo magazzino nel veronese, specificamente dedicato ai berries, appena inaugurato, il via ufficiale al Naike Blueberry Club, 3 nuove selezioni di lamponi in test da quest’anno e poi ancora un nuovo packaging a secchiello per i mirtilli pronto al lancio durante la prossima edizione di Marcfrut, dal 6 all’8 maggio.
I Frutti di Gil e G-Berries, specialista in breeding e IP management, sono infatti coinvolti nella Berry Area che debutta nel 2025 a Macfrut, voluta da NCX in collaborazione con la fiera.
“Siamo un nuovo player in questo settore, ma con ambiziosi e quale occasione migliore della Berry Area a Macfrut per posizionarci in modo ancor più deciso? Riteniamo – ha detto Matteo Molari a Italian Berry - che un focus sulla categoria berries all’interno di Macfrut possa mettere in risalto il nostro approccio, il nostro prodotto e tutte le novità per questo nuovo anno. Infine, la nostra storia ha forti radici in Romagna e per noi Macfrut è sempre casa”.
Matteo e Luca Molari, proprio avvicinandosi la 42ma edizione della fiera romagnola, hanno condiviso con Italian Berry le maggiori novità dell’anno appena iniziato.
Mirtillo, avevate raccontato durante precedenti interviste di test con nuovo materiale nel Sud Italia. Quali le novità?
MM: Il mirtillo è sempre la referenza trainante della categoria e I Frutti di Gil che ora sono entrati a far parte del ‘Naike Blueberry Club’. È un nuovo modello esclusivo che comprende 5 aziende e gestito a livello globale da G-Berries. Include alcune varietà southern highbush, selezionate in Argentina.
Possiamo finalmente annunciare che nell’autunno di quest’anno si pianteranno i trial plot commerciali, in Italia. Stiamo ora selezionando alcuni progetti nelle regioni del Sud, soprattutto Sicilia, Calabria e Puglia. Si partirà con due varietà: Naike® e Tafì®. La prima punta su una produttività elevatissima, precocità importante che ci permetterà di anticipare ancor di più la finestra italiana e shelf-life.
La seconda ha un calibro premium e un sapore di alto livello. Possiamo già annunciare che per queste due varietà stiamo guardando a produttori anche in Spagna, Portogallo e Marocco.
Proprio in questi giorni cade l’anniversario del sodalizio con Orsero, un primo bilancio.
MM: In realtà il progetto ha già compiuto il suo primo anno di vita, questa sinergia sta dando ottimi risultati e siamo decisamente soddisfatti dell’andamento. La forza commerciale del Gruppo Orsero ci ha permesso, in poco tempo, di essere presenti su tutti i principali canali di vendita: mercati, grossisti e numerose insegne GDO.
Abbiamo già avviato i primi progetti di prodotto a marchio per alcune delle catene GDO più importanti del nostro Paese e ci stiamo affacciando con i primi progetti all’estero. Ma la cosa che ci rende più soddisfatti, e ci conferma il valore del nostro lavoro quotidiano, è che i nostri clienti, produttori e fornitori sono soddisfatti della relazione costruita.
A proposito di produttori, quali caratteristiche bisogna avere per poter aspirare a diventare produttori marchio I Frutti di Gil?
LM: Il numero di produttori che collaborano con noi sta crescendo in modo importante. Al momento lavoriamo su alcune regioni chiave, selezionate per le caratteristiche geografiche e climatiche: Sicilia, Calabria, Puglia, Emilia-Romagna, Marche, Veneto, Trentino Alto-Adige, Piemonte e Liguria. Il focus sull’areale del Sud Italia, che vede la crescita maggiore per estensioni, ci permette di anticipare le produzioni.
Ad esempio, in Sicilia stiamo lavorando prevalentemente sul mirtillo, mentre in Calabria sul lampone. Offriamo diverse soluzioni di business e questo ci permette di collaborare con i diversi produttori italiani e non solo, rispondendo al meglio alle necessità della filiera. In generale, possiamo dire che prediligiamo collaborazioni con produttori che abbiano la possibilità di avviare progetti scalabili e che ci possano garantire un alto livello qualitativo.
Fra gli obiettivi più volte dichiarati per mirtillo, mora e lampone c’è l’estensione del calendario della produzione italiana. A che punto siamo?
LM: L’idea ovviamente è quella di estendere al massimo la produzione nazionale sfruttando il nostro territorio, congiuntamente all’aspetto varietale e a diversi formati di pianta che ci permettono di coprire varie finestre di produzione. In generale, oggi riusciamo a coprire quasi l’intero anno, con una produzione nazionale, con spiccate differenze da specie a specie.
Se parliamo del mirtillo, ad esempio, si parte a fine febbraio a Sud per terminare a fine agosto. Il lampone invece, focalizza nelle regioni del Sud la produzione invernale e presenta il suo picco in estate ed autunno, con la produzione del Nord. Sulla mora, infine, lavoriamo molto con varietà rifiorenti, selezionate per estendere la produzione classica estiva all’autunno e all’inverno.
Mora e Lampone: ci sono nuove varietà di lamponi in test, a che punto siete con la selezione? E per la mora, cosa dobbiamo aspettarci dal ‘Blackberry Development Program’?
LM: Parlando di lampone: le due varietà di riferimento che stiamo piantando sono EasyRock ed EasyStar, ma non ci fermiamo mai. I Frutti di Gil è parte del network di miglioramento varietale Gil Program della società G-Berries. Proprio quest’anno partiremo testando 3 nuove selezioni presso un paio di agricoltori scelti con attenzione, sia a Nord che a Sud.
Sono selezioni che lavorano su due aspetti principali: shelf-life e produzione invernale, senza tralasciare il gusto. Siamo estremamente positivi a riguardo e non vediamo l’ora di vederle in campo. Per quanto riguarda la mora, anche in questo caso è un programma di breeding nato dalla collaborazione tra G-Berries e I Frutti di Gil.
Il progetto è all’inizio ma si cominciano già a vedere materiali interessanti. Sicuramente, crediamo fermamente nel miglioramento varietale della mora per dare ai nostri agricoltori materiale che possa fare la differenza in termini di rifiorenza, gusto e shelf-life del frutto. Al momento, comunque, lavoriamo con alcune varietà di assoluto livello come Danna® e Amanda® e sono in arrivo alcune altre super novità.
A fine 2024 era previsto che il magazzino specifico per la lavorazione dei berries a Verona sarebbe stato pronto, lo è? È avviato?
MM: Questa è una delle notizie più belle e attese dell’anno. Il magazzino è attivo, quindi i nostri ragazzi sono a tutti gli effetti nella nuova casa dei berries del Gruppo. Stiamo ancora ultimando gli ultimi dettagli ma possiamo dire di essere davvero soddisfatti di ciò che sta nascendo. Il magazzino si estende su uno spazio di circa 1500 mq, ai quali si andrà ad aggiungere un’ulteriore area dedicata alla conservazione, che verrà ultimata a breve.
Possiamo contare su tutti i macchinari di ultima generazione: dalla linea completa di selezione e calibrazione del mirtillo, che ci permetterà di offrire una qualità ancor più elevata, fino alla macchina termosaldatrice. Siamo infatti certi che rappresenterà il prossimo futuro anche nel nostro Paese. Abbiamo poi celle dedicate e linee di lavorazione per il lampone e la mora.
Quali sono le Regioni particolarmente promettenti per i berries in Italia, avete a disposizione nuovi magazzini in Sicilia?
LM: Una delle caratteristiche uniche del nostro progetto è lavorare quanto più possibile in prossimità, non solo in Sicilia. Per questo siamo già operativi con la selezione e il confezionamento del lampone e della mora nei magazzini del Gruppo di Molfetta (BA) e Cagliari, fondamentali per il progetto. In Sicilia il magazzino di Ispica è il nostro hub per poter iniziare a distribuire il mirtillo, verso fine febbraio.
Questa capillarità rende il nostro progetto unico nel panorama nazionale, con un servizio AxA in areali complessi.
Che futuro vedete per i formati di distribuzione? Quali le tendenze?
MM: Sicuramente vi è una tendenza a una grammatura sempre maggiore, con la crescita dei formati da 250gr, e dei secchielli fino ai 500gr, per il mirtillo. Come I Frutti di Gil vogliamo porre l’attenzione su alcune novità in arrivo: i formati termosaldati, che reputiamo essere più sostenibili e in grado di dare più valore al prodotto. Avremo a disposizione anche un nuovo formato, in cartone, sempre termosaldabile e una grande novità sui secchielli per la referenza mirtillo che non vediamo l’ora di farvi vedere, a Macfrut.
Barbara Righini